lunedì 31 ottobre 2016

Dolori d'un werther qualunque

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Dolori di un Werther qualunque Antologia di amori precari e dubbi Iannozzi Giuseppe DOLORI D'UN WERTHER QUALUNQUE Tu non m’ami più Solitario nel traffico delle strade il mattino i suoi occhi … [...]

Autore: kinglear | Categoria: Cultura e Spettacoli | Voti: 1 - Commenti: 0


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Referendum, Mario Monti: "Riforma dagli effetti imprevedibili, governabilità già garantita"

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Dopo l''intervista rilasciata alcune settimane fa in cui annunciava il suo no al referendum costituzionale, l'ex premier torna sulla questione e motiva la sua scelta con un intervento sul Corriere della Sera.Il primo rilevo sollevato da Monti riguarda la natura del nuovo bicameralismo. Per superare il bicameralismo paritario, non si è optato per una seconda Camera di riflessione e orientamento, co [...]

Autore: votAntonio | Categoria: Politica | Voti: 3 - Commenti: 0


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Virginia Raggi salva ancora Raffaele Marra e lo sposta al Commercio in Campidoglio

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Da vice capo di gabinetto a capo del Personale e ora capo del Commercio in Campidoglio. Raffaele Marra, fedelissimo di Virginia Raggi ma non stimato sia dai vertici che dai consiglieri M5S, sarà spostato al dipartimento Sviluppo economico-attività produttive del Comune. Il suo mandato è in scadenza. Spiega Andrea Arzilli per il Corriere della Sera: Perché la sua posizione è quella particolarmente [...]

Autore: Giornalettista | Categoria: Cronaca | Voti: 1 - Commenti: 0


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Torino, no ai dividendi dell’acqua per sanare bilancio: Appendino sconfitta

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Per Chiara Appendino, la Giovanna d’Arco che ha preso il posto di Piero Fassino, che così la chiamò, è una brutta sconfitta. Il Comune di Torino non potrà ottenere dalla Smat, società delle reti idriche della provincia, quei cinque milioni di euro necessari a sanare gli squilibri scoperti a luglio dopo l’insediamento della nuova amministrazione … [...]

Autore: voxpopuli | Categoria: Politica | Voti: 3 - Commenti: 0


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Mix dell’orrore in vinile: lo scherzetto di Halloween firmato Dj Aladyn

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Per Halloween Dj Aladyn vi ha fatto un regalo: un mix da più di 40 minuti per accompagnare le vostre feste nella notte delle streghe. Un viaggio attraverso i classici dell’horror che hanno f [...]

Autore: Digei | Categoria: Cultura e Spettacoli | Voti: 1 - Commenti: 0


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Francia, Hollande promette accoglienza: "Mai più luoghi come la giungla di Calais"

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Sulla giungla di Calais Hollande promette: "Non tollereremo altri campi così". [...]

Autore: Articolo3 | Categoria: Politica | Voti: 4 - Commenti: 0


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Buona Dominika

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Tranne forse che in Slovacchia non esiste un solo appassionato generico di sport in grado di riconoscere per strada Dominika Cibulkova, forse la più inaspettata delle trionfatrici nella storia delle WTA Finals. Ma per fortuna ci ci sono anche gli appassionati di tennis, che rimane una delle poche attività umane in cui vince soltanto chi merita, con minimi condizionamenti di arbitri, pubblico, stat [...]

Autore: zonacesarini | Categoria: Sport | Voti: 1 - Commenti: 0


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Giachetti come Magritte: "Questa non è una canna (ma legalizziamola)"

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Il vicepresidente della Camera criticato dopo un selfie postato su Facebook. Lui: "Era un sigaro, ma se aiuta il dibattito sulla legalizzazione fate finta che sia una canna!" [...]

Autore: Giusy | Categoria: Politica | Voti: 3 - Commenti: 0


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La suggestiva tomba di Jule Verne (FOTO)

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Visitando il cimitero de la Madeleine ad Amiensi in Francia, non potrete fare a meno di soffermarmi in una tomba molto stravagante, quella di Jule Verne, il famoso autore di Ventimila leghe sotto i mari e tantissimi altri romanzi di fantascienza. [...]

Autore: MadreNatura | Categoria: Cultura e Spettacoli | Voti: 1 - Commenti: 0


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“Grandi Magazzini”, la commedia cult di Castellano e Pipolo compie 30 anni

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La spassosissima commedia corale di Castellano e Pipolo usciva il 31 ottobre 1986 e deve il suo enorme successo alla presenza di tantissimi personaggi del cinema e della televisione e al mix di nostalgia e risate che fa sempre un gran bene. [...]

Autore: HarleyQuinn | Categoria: Cultura e Spettacoli | Voti: 1 - Commenti: 0


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Roma, arriva l'epoca dei thè vittoriani

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Da Babingtons si potrà degustare un vero thè regale [...]

Autore: bossanova | Categoria: Cronaca | Voti: 1 - Commenti: 0


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Matteo Renzi a Piazza del Popolo: il premier chiede aiuto al segretario

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Matteo Renzi doveva parlare intorno alle 17.30 alla manifestazione del Pd in piazza del Popolo a Roma. Ma pur essendo fine ottobre, a sorpresa, c’è un sole che spacca le pietre. E allora lui non resiste. Chiama l’organizzatore Massimo Gramigni, amico fiorentino espertissimo organizzatore di eventi e concerti. Gli chiede di parlare prima. “Matteo vuole parlare col sole: mi ha pure chiesto di trovar [...]

Autore: HuffPo | Categoria: Politica | Voti: 6 - Commenti: 0


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Dimas morto di Frida Kahlo: analisi completa dell’opera

Dimas morto di Frida Kahlo: analisi completa dell’opera
ArteWorld.

Frida Kahlo è stata una delle pittrici più attive del Novecento, facendo in modo che nella realtà contemporanea, diventasse una delle artiste più studiate ed apprezzate. Nella sua carriera artistica, Frida ha realizzato un gran numero di opere, e tra quelle appartenenti alla sua ultima fase artistica, abbiamo già visto l’Autoritratto con Stalin, un lavoro che presenta anche dei significati politici. Oggi, andremo a conoscere un altro suo lavoro, intitolato Dimas morto.

Qui potrete leggere la data di realizzazione, le dimensioni, il luogo di conservazione e la descrizione di questo quadro di Frida Kahlo.

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“Dimas morto” Frida Kahlo

Data di realizzazione: 1937

Dimensioni: 31 x 48 cm

Dove si trova: Museo Dolores Olmedo, Città del Messico

Il protagonista di questo lavoro di Frida Kahlo è Dimas Rosas, figlio della domestica di Frida. L’artista era molto affezionata al bambino, il quale, purtroppo è morto molto giovane.

Il protagonista, viene ritratto ormai privo di vita, sdraiato e con lo sguardo spento.

Le vesti che indossa, ricordano un’antica tradizione messicana, secondo cui, i morti venivano adornati con delle tuniche, che in base al loro colore e decorazioni, ricordavano gli attributi dei santi o delle vergini cristiane.

Questa tradizione era molto popolare, soprattutto quando i defunti erano dei bambini, i quali venivano considerati al pari di piccoli angeli, privi di peccato.

In questo caso, Dimas Rosas, indossa un vestito giallo, coperto in parte da un mantello verde e blu, che lascia grande spazio al fiocco rosa che si nota poco sotto le sue mani.

L’abbigliamento e la corona indossati dal piccolo Dimas, ricordano da vicino i tradizionali abiti di san Giuseppe.

Il bambino, ha le mani intrecciate sul petto, e trattiene un fiore, la gladiola; inoltre, è sdraiato su una sorta di materasso realizzato con foglie di palma, mentre la sua testa è appoggiata su un cuscino di pizzo ricamato.

Alla sinistra del volto di Dimas, si scorge una carta religiosa con su ritratto Cristo legato alla colonna.

Innumerevoli fiori circondano il protagonista, tra cui si scorge anche la calendula messicana, chiamata anche cempoalxóchitl, il quale è il fiore dei morti.

I colori utilizzati sono molto vividi, brillanti e caldi, in netto contrasto con il tema “freddo” dell’opera; inoltre, il chiaroscuro è quasi del tutto assente.

Dimas morto di Frida Kahlo: analisi completa dell’opera
ArteWorld.



Fonte: http://www.arteworld.it/dimas-morto-frida-kahlo-analisi/

Menù di Halloween: gustose ricette a base di zucca

zucche

L’autunno è, per eccellenza, la stagione della zucca.
Lo sapevate che la zucca aiuta ad allenare la memoria, a mantenere l’abbronzatura che avete preso quest’estate e a combattere i parassiti intestinali?

Questo incredibile ortaggio molto utilizzato sin dall’antichità è ricco di proprietà benefiche, contiene pochissime calorie ed è indicato anche per i soggetti diabetici.

Della zucca, poi, non si butta via niente: la polpa può diventare la base di moltissimi piatti e anche i semi si possono cucinare. La buccia, poi, con un bel cappello a punta, diventa una cattivissima testa di strega.

Questo meraviglioso ortaggio, oltre a colorare la vostra tavola e la casa, fa anche parte di un’antica tradizione celtica molto cara oltreoceano: Halloween si avvicina, perché quindi non prepararsi e studiare un bel menù con questo gustoso prodotto di stagione?

Vi proponiamo un Menù di Halloween con 9 piatti a base di zucca, dall’antipasto al dolce.

Aperitivo
Semi di zucca

Antipasti
Quiche con crema di zucca e cannella
Frittelle ai fiori di zucca

Primi piatti
Vellutata di funghi e zucca
Gnocchi di zucca senza glutine

Secondi piatti
Burger di zucca e lupini
Zucca in saor

Dolci
Cookies alla zucca e cioccolato
Torta di zucca con crema speziata

 

Buon Appetito e Buon Halloween!

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Bulgaria verso le elezioni presidenziali

di Luigi Rossiello

“Io non voto per nessuno”. È questa la più grande novità che potrebbe influenzare le prossime elezioni presidenziali in Bulgaria. Nella consultazione del 6 novembre per le elezioni presidenziali, i cittadini bulgari potranno infatti disporre per la prima volta di questa opzione, dopo l’introduzione di un nuovo emendamento alla legge elettorale che prevede l’obbligatorietà del voto anche nel caso in cui l’elettore non intenda esprimere la propria preferenza per nessuno dei candidati.

 

Come c’era da attendersi, le polemiche relative a questo emendamento, che definire confuso è poco, non potevano mancare. La maggiore controversia riguarda il valore che verrà attribuito alle schede in cui verrà barrata l’opzione “Io non voto per nessuno”. Se in un primo momento si voleva attribuire un valore a tale voto solo in termini di affluenza, sembra adesso che le schede con tale opzione verranno conteggiate nei risultati finali. Perché, secondo chi è contrario a questo meccanismo, chi porrà il segno sull’opzione “Io non voto per nessuno” finirà per dare un vantaggio al candidato che ha le maggiori possibilità di vittoria. Le polemiche politiche tra favorevoli e contrari a questo nuovo meccanismo gravano ora sulla Commissione Elettorale Centrale e sulla Corte Costituzionale, alla quale diversi partiti si sono già appellati chiedendo che vengano applicate le norme costituzionali.

 

Chi sono i candidati in gara

In Bulgaria per essere eletto presidente della Repubblica al primo turno un candidato deve ottenere la maggioranza assoluta dei voti, con un’affluenza del 50% più 1 degli aventi diritto. Un eventuale secondo turno è previsto per il 13 novembre. Attualmente, considerando i sondaggi più recenti, Tsetska Tsacheva, candidata del partito di centro-destra Gerb (Cittadini per lo sviluppo europeo della Bulgaria) del premier Boyko Borisov, sembra essere la favorita. La sua principale sfidante è Rumen Radev, ex comandante dell’aeronautica nominato dal Partito Socialista Bulgaro (BSP).

 Tsetska Tsacheva(Tsetska Tsacheva, candidata del partito di centro-destra Gerb)

 

I due candidati principali, nella serata di mercoledì 19 ottobre, hanno dato vita a un dibattito televisivo in stile americano. Durante la trasmissione, tra reciproci attacchi e sfoggio di retorica, il candidato del Gerb e quello del BSP si sono confrontati soprattutto su questioni riguardanti la politica estera e le sanzioni nei confronti della Russia. Al netto del fatto che il voto del 6 novembre è una corsa tra i due, non vanno comunque dimenticati gli altri candidati in competizione. Sono ben 21 tra cui musicisti, showmen, un ex galeotto, un deputato nazionalista accusato di pedofilia e Plamen Oresharski, conosciuto per essere stato il meno popolare primo ministro nella storia del Paese. È il numero più alto di candidati alla presidenza dal 1992, anno delle prime presidenziali democratiche in Bulgaria.

 Rumen Radev(Rumen Radev, candidato del Partito Socialista Bulgaro, foto Novinite.com)

 

Parlando di numeri, da segnalare è il record di 34mila bulgari che hanno fatto richiesta di votare dall’estero. Le quote maggiori si sono registrate in Regno Unito con 7.106 richieste, in Turchia (6.587), Germania (3.508) e negli Stati Uniti (2.933). Sempre il 6 novembre, gli elettori sono anche chiamati a esprimersi attraverso un referendum circa l’adozione del sistema maggioritario per le elezioni dei parlamentari, sull’obbligatorietà del voto (nonostante l’emendamento sia già stato approvato) e sulla riduzione del sussidio di Stato per ogni voto valido ottenuto dai partiti e dalle coalizioni alle elezioni parlamentari.

 

Bulgaria, tra Europa e Russia

Se è pur vero che le elezioni presidenziali bulgare non stanno avendo grosso appeal mediatico, né possono essere considerate un rilevante evento politico rispetto ad altri in corso a livello internazionale (in primis le elezioni americane dell’8 novembre), a destare maggior interesse è piuttosto il contesto generale nel quale si tengono queste consultazioni.

 

La Bulgaria, infatti, può essere considerata una terra di confine tra l’Unione Europea e le sue frontiere a est. L’affaccio sul Mar Nero la pone anche come baluardo in uno scacchiere più ampio in cui i due blocchi, Ovest ed Est, stanno tornando a confrontarsi in modo sempre più critico.

 

Sulla posizione della Bulgaria, a metà strada tra i due blocchi si è espresso chiaramente l’ambasciatore statunitense a Sofia Eric Rubin. A suo dire è assolutamente sbagliato pensare che il Paese non possa avere buoni rapporti con la Russia solo perchè è membro della NATO e dell’UE. Il suo intervento non è stato però casuale, poiché è arrivato proprio nel momento di maggiore presenza russa in terrirorio bulgaro. E per contrastare mediaticamente questa presenza, l’ambasciatore Rubin ha ricordato i cospicui investimenti targati USA effettuati negli ultimi tre anni in Bulgaria in settori come l’agricoltura, la tecnologia, la ricerca e lo sviluppo.

 Rosen Plevneliev(Il presidente della Bulgaria Rosen Plevneliev)

 

Paese dell’Europa sudorientale, membro della NATO dal 2004 e dell’Unione europea dal 2007, la Bulgaria garantisce, ormai da tempo, una certa affidabilità ai partner occidentali. Allo stesso tempo, però, Sofia non può permettersi di compromettere totalmente il dialogo con Mosca. Il presidente uscente Rosen Plevneliev ha di recente dovuto precisare di non avere un atteggiamento aggressivo nei confronti della Russia, nonostante dal 2014 sia uno dei più convinti critici di Vladimir Putin in merito all’annessione della Crimea alla Federazione Russa e alla situazione in Ucraina orientale. Tale presa di posizione ha più volte portato Plevneliev a uno scontro con il primo ministro bulgaro Borisov, il quale lo ha accusato di non contribuire al buon andamento delle relazioni bilaterali tra i due Paesi.

 

È innegabile, inoltre, che le sanzioni occidentali applicate nei confronti della Russia abbiano evidenziato come la Bulgaria sia fortemente dipendente da Mosca per quanto riguarda l’energia, le entrate relative al turismo e per parte delle esportazioni. Le difficoltà economiche della Bulgaria hanno dunque un peso specifico nei rapporti tra i due Paesi. Nonostante l’agenzia Moody’s abbia di recente confermato il suo rating a un livello Baa2 (grado di protezione medio) con una previsione stabile, rilevato come diversi indicatori sul lungo periodo siano relativamente favorevoli e previsto che il consolidamento fiscale continuerà anche per il prossimo anno, le difficoltà del Paese più povero dell’Unione Europea sono innegabili. Motivo per cui c’è da attendersi che, a prescindere da chi sarà il nuovo presidente, tanto il Cremlino quanto l’Occidente continueranno a fare leva su queste debolezze per attirare nella loro orbita la Bulgaria.

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L'evoluzione di Lady Gaga nell'album Joanne

Le evoluzioni sono necessarie anche quando segnano il distacco da quello che eravamo prima. Sembra proprio questo l'intento della cantante, dare un immagine nuova e più fresca, senza rimanere attaccata al vecchio cliché di bad girl che negli anni si è costruita. [...]

Autore: StefanoZulian | Categoria: Cultura e Spettacoli | Voti: 1 - Commenti: 0


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Sondaggi referendum, il no in vantaggio

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Il sondaggio realizzato da Demos PI per Repubblica pubblicato oggi dal quotidiano segnala che il no a un mese dal voto mantiene un vantaggio di quattro punti e cresce nel consenso mentre il sì scende rispetto a settembre e calano progressivamente gli indecisi. Nell’analisi firmata da Ilvio Diamanti si aggiunge che le stime di voto, come nella rilevazione precedente, delineano un sostanziale equili [...]

Autore: votAntonio | Categoria: Politica | Voti: 3 - Commenti: 0


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Sole e vita di Frida Kahlo: analisi completa dell’opera

Sole e vita di Frida Kahlo: analisi completa dell’opera
ArteWorld.

Frida Kahlo è stata una delle più grandi e carismatiche pittrici del Novecento. Quest’artista, per mezzo delle proprie opere, è riuscita ad imporsi come una delle figure femminili più importanti della storia dell’arte contemporanea, e tra i suoi dipinti più famosi, abbiamo avuto possibilità di studiare il Dimas morto e l’Autoritratto con Stalin. Oggi, continueremo a studiare Frida Kahlo, andando ad approfondire tutto ciò che riguarda l’opera intitolata Sole e vita, conosciuta anche come Sun and Life.

Qui potrete leggere tutte le informazioni fondamentali su questo lavoro di Frida, quali data di realizzazione, dimensioni, luogo di conservazione ed anche l’analisi stilistica dell’opera.

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“Sole e vita” Frida Kahlo

Data di realizzazione: 1947

Dimensioni: 50 x 40 cm

Dove si trova: Collezione di Manuel Perusquia, Galleria Arvil, Città del Messico

Questo dipinto, così come tanti altri lavori di Frida, sono strettamente collegati a dei fatti della sua vita.

Frida Kahlo, quando aveva diciotto anni, rimase coinvolta in un gravissimo incidente d’autobus, che cambiò radicalmente la sua vita; a causa di questo fatto e dei danni riportati al proprio corpo, Frida, divenne completamente sterile.

Da quel momento in poi, il tema della fertilità divenne sempre più frequente nella pittura di Frida Kahlo, e Sole e Vita ne è un esempio.

In questa tela, conservata in Città del Messico, il protagonista è un sole rosso, il quale, sta donando forza e vitalità alle grandissime piante ce lo circondano.

La forma delle piante ricorda il membro maschile, mentre il sole, caratterizzato anche dalla particolare presenza di un terzo occhio (che sta piangendo), ricorda un feto.

Il gran numero delle piante presenti nell’opera, sembrano quasi voler abbracciare, o meglio, proteggere il feto che sta crescendo all’interno del sole.

Il fatto che il sole stia piangendo, probabilmente non è altro che un simbolo della tristezza di Frida riguardo l’impossibilità di poter avere un bambino.

Sole e vita di Frida Kahlo: analisi completa dell’opera
ArteWorld.



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Holbox, l’isola dei Colibrì nella penisola dello Yucatan, Messico

holbox

Holbox è un’isola che si trova nello Stato di Quintana Roo – a nord della penisola dello Yucatan – dove le tiepide acque del Golfo del Messico si mescolano con quelle azzurre e cristalline del Mare dei Caraibi. In questo lembo di terra senza tempo – un paradiso naturalistico lungo 42 km e largo 8 km, dove non circolano le auto – si trova una distesa di 36 km di sabbia bianca bagnata da acque cristalline, con paesaggi naturali incontaminati e spiagge caraibiche di indiscutibile bellezza.

L’isola di Holbox è inclusa nella splendida riserva naturale di Yum Balam, che ospita specie rare di uccelli, in particolare colibrì, pellicani e fenicotteri rosa, ed è destinazione turistica famosa soprattutto per gli squali balena che si possono avvicinare – e con cui si può nuotare – al largo dell’isola.

Nell’isola di Holbox, in passato paradiso degli hippies ed ora destinazione eco-chic apprezzata dagli amanti della natura e della tranquillità, si trovano diversi eco resort che danno direttamente sulla spiaggia bianca e polverosa, dove si può trascorrere qualche giorno in completo relax in un’atmosfera paradisiaca e fuori dai ritmi scanditi dalla routine quotidiana.

Ci si muove tranquillamente a piedi, in bicicletta (si possono noleggiare nei resort oppure direttamente in spiaggia), oppure, per spostarsi a piacere da un’estremità all’altra dell’isola, si può prendere a noleggio un “carrito“, che altro non è che un simpatico golf-kart.

Durante le giornate trascorse in spiaggia si possono osservare i pescatori al rientro, adagiandosi su un’amaca, e gustare dei deliziosi piatti a base di pesce freschissimo nei piccoli chioschi o nei ristorantini; si possono effettuare delle escursioni accordandosi con le agenzie locali o direttamente con i pescatori, per visitare le tre isole circostanti (in una delle quali c’è un cenote – sorgente d’acqua dolce – dove fare un bagno rinfrescante), oppure si può andare al largo con una lancia per nuotare con gli squali balena. Per queste escursioni più impegnative, al largo dell’isola, meglio però affidarsi a persone qualificate in grado di garantire la sicurezza dei passeggeri a bordo degli scafi e durante le immersioni.

Il piccolo centro abitato è grazioso e vivace, colorato ed autentico, con un mercato di prodotti locali ed artigianali. Vi si trovano degli ottimi ristoranti a prezzi ragionevoli con menù a base di pesce, ma ci sono anche le pizzerie, quelle dove la pizza è fatta dagli italiani che da tempo si sono trasferiti lì. Il Restaurante del Colibrì è uno dei primi e più conosciuti, un piccolo grazioso locale molto pittoresco ed a conduzione familiare, con cucina tipica messicana e dove servono delle ricchissime colazioni con frutta, smoothies ed omelettes deliziose.
C’è da dire che generalmente in tutto il Messico si mangia molto bene, i menu sono semplici e a volte ripetitivi ma la qualità del cibo ed il sapore dei piatti è notevole.

L’isola di Holbox è molto tranquilla dal punto di vista della sicurezza, si può raggiungere in due ore circa con un’auto a noleggio o con i bus di linea. Una volta giunti a Chiquilà si lascia il mezzo in uno dei parcheggi custoditi (ed a basso prezzo), si prende uno dei battelli di linea (ce n’è uno ogni mezz’ora circa dall’alba al tramonto) ed in venti minuti di navigazione si sbarca sull’isola dei colibrì. Ad aspettarvi ci saranno i taxi-kart che vi porteranno nell’hotel prescelto.
La stagione migliore per visitare l’isola è da novembre a maggio, che coincide con la stagione secca, ma in realtà non c’è un mese veramente sconsigliato per una breve sosta in questo paradiso.

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Fonte: http://www.veraclasse.it/viaggi/holbox-lisola-dei-colibri-nella-penisola-dello-yucatan-messico_38971/

Splendor XX, plasmare all'infinito l'immagine reale dell'attore

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Splendor XX, plasmare all'infinito l'immagine reale dell'attore. Nicolas Vaporidis e Michela Cescon parlano delle loro esperienze sul palcoscenico e sul grande schermo. Intervengono anche Diane Fleri, Livia Cannella e la cantante Nathalie. [...]

Autore: Bem68 | Categoria: Cultura e Spettacoli | Voti: 1 - Commenti: 0


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Referendum costituzionale, sondaggio: 'No' in vantaggio di 4 punti percentuali

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Stando ai dati rilevati da un sondaggio effettuato dall'istituto demoscopico Demos di Ilvo Diamanti, il fronte del "No", a un mese dal referendum costituzionale del prossimo 4 dicembre, registra un vantaggio del 4% sul "Sì". [...]

Autore: votAntonio | Categoria: Politica | Voti: 3 - Commenti: 0


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domenica 30 ottobre 2016

Ritratto di Alejandro Gómez Arias di Frida Kahlo: analisi completa dell’opera

Ritratto di Alejandro Gómez Arias di Frida Kahlo: analisi completa dell’opera
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Andiamo a conoscere un ritratto realizzato da Frida Kahlo, importantissima artista del Novecento, i cui lavori si sono imposti con grande vigore nel mondo dell’arte contemporanea. Molte delle opere di Frida, contengono dei riferimenti autobiografici, proprio come abbiamo visto in Sole e Vita, ed anche l’opera che andremo a conoscere oggi, è strettamente legata alla vita dell’artista. Il quadro di cui parlerò, è intitolato Ritratto di Alejandro Gómez Arias.

Qui potai leggere tutte le informazioni relative a questo importante ritratto realizzato da Frida Kahlo: troverai data di realizzazione dell’opera, le dimensioni, il luogo in cui è conservato, una contestualizzazione di tale lavoro nella vita di Frida e successivamente, l’analisi stilistica.

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“Ritratto di Alejandro Gómez Arias” Frida Kahlo

Data di realizzazione: 1928

Dimensioni: 41 x 61 cm

Dove si trova: Collezione privata, Messico

Il ragazzo protagonista di questo ritratto è Alejandro Arias. Frida incontra Alejandro nel 1922, quando entrambi erano studenti alla National Prep School di Città del Messico.

I due ragazzi si innamorano, e fino al 1925, diventano inseparabili. Proprio in quell’anno, Frida ed Alejandro rimangono coinvolti in uno spaventoso incidente mentre sono a bordo di un autobus: Alejandro se la cava solo con alcune ferite superficiali, mentre Frida è rimane ferita in modo grave.

La ragazza viene portata rapidamente all’ospedale, ma i dottori, dopo innumerevoli sforzi, vogliono abbandonare qualsiasi intervento perché pensano che Frida non abbia più alcuna speranza di salvezza.

Alejandro cerca di convincere i dottori a non abbandonare Frida, e, fortunatamente, qualche tempo dopo, quest’ultima si riprende.

Nel lungo periodo di degenza in ospedale, Frida invia innumerevoli lettere ad Alejandro, interrogandosi sul proprio futuro, cercando di immaginare quale sarà la propria condizione quando avrà trent’anni, dopo l’incidente che le ha cambiato la vita.

Questo ritratto realizzato da Frida è sostanzialmente differente dagli altri della sua produzione: infatti è un ritratto dipinto in modo convenzionale e ben lontano dalla caratteristica arte naif che contraddistingue le sue opere d’arte.

Lo sfondo è costituito da una tinta unita che mette in risalto il protagonista, girato di tre quarti, mentre rivolge il proprio sguardo verso l’osservatore.

Alejandro, chiamato affettuosamente Alex da Frida, indossa una camicia camicia bianca (da cui spicca una cravatta scura) ed una giacca grigia.

In alto a destra, Frida aggiunge una nota personale, che recita “Alex, ho dipinto il tuo ritratto con affetto, che è uno dei miei compagni per sempre. Frida Kahlo, 30 anni dopo”.

 

Ritratto di Alejandro Gómez Arias di Frida Kahlo: analisi completa dell’opera
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Fonte: http://www.arteworld.it/ritratto-di-alejandro-gomez-arias-frida-kahlo-analisi/

L’isola di Gorée, tra viuzze color pastello e la Casa degli Schiavi

Patrimonio dell’UNESCO dal 1978, l’Isola di Gorée è situata a soli 3km da Dakar – la capitale del Senegal – e, con la sua triste storia da raccontare, detiene il primato di sito più visitato dell’Africa Occidentale.

Per raggiungere l’Isola di Gorée è necessario prendere uno dei traghetti che, giornalmente e periodicamente, partono dal porto di Dakar.
Essi non sono soltanto un mezzo di spostamento turistico ma sono utilizzati anche dai senegalesi che, come pendolari, raggiungono ogni mattina l’isola dove gestiscono numerose attività commerciali

Gorée gode di un’atmosfera particolare: lunga 1 chilometro e larga appena 300 metri, è la custode di un passato di violenze e soprusi in quanto sede della Maison Des Eclaves, la Casa degli Schiavi, protagonista della terribile tratta degli schiavi.
Essa, conclusasi nel 1848, ha visto approdare su queste coste milioni di schiavi neri che, qui, venivano rinchiusi e poi venduti come bestiame.

Le prigioni si trovano sul lato più impervio dell’isola, in una costruzione color geranio a picco sul mare, circondata da scogli alti e aguzzi che rendevano impossibile la fuga dei detenuti.
Esse sono costituite da diverse celle, differenziate per uomini, donne e giovani ragazzine. Ci sono anche delle stanzette ancor più piccole, basse e buie, che venivano usate per rinchiudervi i recalcitranti, coloro che fino all’ultimo cercavano di ribellarsi alla prigionia.
Tra quelle tristi gabbie si snoda uno strettissimo corridoio chiamato “La porta del non ritorno” in quanto, proprio da lì, passavano gli schiavi prima di essere imbarcati verso le Americhe.
Al centro di Gorée, una statua commemorativa celebra la definitiva liberazione dalla schiavitù.

L’isola però non è soltanto questo!
Edifici arcobaleno costeggiano le viuzze sterrate lungo le quali si susseguono bancarelle e negozi di souvenir in cui è possibile fare shopping tra gli schiamazzi dei bambini che giocano nelle vicinanze.
Ci sono anche diverse botteghe artigiane, dove si può assistere alla creazione di vari manufatti come i tipici quadretti di sabbia colorata: un’ottima idea regalo!
Poco distante dal porto sorge un ristorante in cui fermarsi per un buon pranzo, magari a base di pesce fresco e tè alla mente, la tradizionale conclusione di un pasto senegalese.

Da non dimenticare, infine, la vista da “Le castel”, il punto più alto dell’Isola di Gorée.
Una terrazza panoramica che si raggiungere attraverso una lunga scalinata, forse faticosa da percorrere sotto il caldo sole africano ma assolutamente imperdibile per scattare delle foto mozzafiato ai tetti dell’isola, da un lato, e alle coste di Dakar in lontananza, dall’altro.

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La canzone di Pinocchio con testo da fare ascoltare ai bambini

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Ecco la canzone di Pinocchio da ascoltare insieme ai bambini seguendo il testo [...]

Autore: WhatsUp | Categoria: Salute e Alimentazione | Voti: 1 - Commenti: 0


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Senatrice M5s Blundo grida al complotto: 'Terremoto declassato a 6.1 per non risarcire i danni'. Ma è una bufala

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L'assurda polemica della senatrice del MoVimento 5 Stelle Enza Blundo, che rilancia una bufala sul terremoto per attaccare i media e il Governo. [...]

Autore: Pennybags | Categoria: Politica | Voti: 3 - Commenti: 0


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La sposa che si spaventa nel vedere la vita aperta di Frida Kahlo: analisi completa dell’opera

La sposa che si spaventa nel vedere la vita aperta di Frida Kahlo: analisi completa dell’opera
ArteWorld.

Andiamo a conoscere un importante lavoro di Frida Kahlo, fondamentale artista del Novecento, creatrice di tante opere, che al giorno d’oggi sono considerate dei veri e propri capolavori. Abbiamo già parlato di alcuni lavori di questa artista, come il Ritratto di Alejandro Gómez Arisìas, una composizione con soggetto, un compagno della stessa artista. Il quadro di Frida, di cui parleremo oggi è intitolato La sposa che si spaventa nel vedere la vita aperta.

Qui potrete leggere tutti i dettagli relativi a questo importante quadro di Frida Kahlo, studiando alcune informazioni come data di realizzazione, dimensioni, luogo di conservazione e descrizione della composizione.

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“La sposa che si spaventa nel vedere la vita aperta” Frida Kahlo

Data di realizzazione: 1943

Dimensioni: 81,5 x 63 cm

Dove si trova: Collezione di Jacques e Natasha Gelman, Città del Messico

Nonostante l’opera sia stata completata nel 1943, Frida cominciò a disegnare questa composizione nel 1939, mentre si trovava a Parigi.

Nel 1939, questo quadro era una semplice natura morta, ma durante il suo soggiorno francese, comprò una piccola bambola rappresentante una sposa, che in seguito, introdusse nella sua composizione.

Dopo l’aggiunta della sposa, Frida aggiunse anche il titolo dell’opera nella parte bassa della composizione ed altri elementi.

La scena è dominata da un gran numero di frutti: cocomeri, banane, ananas, papaia e tanti altri. Nell’angolo in alto a sinistra, si trova la bambola a forma di sposa già citata precedentemente, la quale, spaventata, guarda il gruppo di frutti presenti sulla tavola.

Le banane alludono all’organo riproduttivo maschile, mentre la papaia aperta nella zona centrale del quadro, ricorda l’organo riproduttivo femminile.

I frutti, disposti in questo modo, sembrano quasi suggerire un andamento circolare, che potrebbe simboleggiare il cerchio continuo dello yin e dello yang.

La sposa, spaventata, scruta l’intera scena nascondendosi dietro ad un cocomero; la bambola ha questa espressione poiché ha paura di perdere la propria verginità (in relazione ai simboli rappresentati dai vari frutti).

Nella grande composizione, trova spazio anche un gufo, il quale probabilmente era una civetta che viveva nel patio di Frida.

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“La sposa che si spaventa nel vedere la vita aperta” (1939) Frida Kahlo

Nel 1939, l’opera era priva di alcuni elementi: come già detto, la sposa non c’era; anche la papaia venne aperta in u secondo momento, mentre il gufo, era già presente nella composizione.

I colori utilizzati nella versione definitiva dell’opera, indicano l’influenza della pittura d’avanguardia europea nello stile di Frida.

La sposa che si spaventa nel vedere la vita aperta di Frida Kahlo: analisi completa dell’opera
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Milano: Halloween sui tetti coi gatti e una pizza alla zucca

12 gatti

Nel cuore di Milano un ristorante-pizzeria sotto le guglie onora i gatti della Galleria Vittorio Emanuele II: “I dodici gatti in galleria” è l’unico locale che si affaccia sui tetti della galleria da cui è possibile ammirare Milano dall’alto.

Con Halloween alle porte è stata realizzata una pizza dedicata a questa festa, con il suo ingrediente per eccellenza, la zucca.
La pizza è realizzata con guanciale e pecorino, con aggiunta di fiordilatte, zucca al forno, semi di zucca tostati, pesto di prezzemolo ed olio extravergine di oliva, sempre con lievito madre.

Le pizze, cotte nel forno a legna, sono preparate con un mix di una farina semi-integrale e farina biologica macinata a pietra, per una maggiore digeribilità.
Oltre alle pizze, il menu offre anche un assortimento di carne alla griglia e varie opzioni di pasta e vino.

Col bel tempo è possibile pranzare sulla terrazza esterna e godersi Milano dall’alto nella notte più spaventosa dell’anno!

Info e prenotazioni

I Dodici Gatti – Grill & Pizza in Galleria
Galleria Vittorio Emanuele II, 11/12 – Milano
Aperto tutti i giorni 12-15 e 19-23
02.36594689
info@idodicigatti.com

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Solitario – i migliori giochi disponibili per android

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Appassionati del classico e intramontabile SOLITARIO? Ecco i migliori giochi disponibili per i vostri smartphone Android! [...]

Autore: xantarmob | Categoria: Scienza e Tecnologia | Voti: 1 - Commenti: 0


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Bicameralismo, vizi e virtù

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Di Tortuga* Nella campagna referendaria si discute molto di velocità di approvazione delle leggi. Il confronto con altri paesi mostra che in media il nostro Parlamento non impiega più tempo per varare una legge. Ma c’è una grande differenza tra decreti del governo e norme di iniziativa parlamentare. I tempi di tre parlamenti Uno dei temi principali della campagna referendaria è la velocità dell’az [...]

Autore: ilFattoQuotidiano | Categoria: Politica | Voti: 3 - Commenti: 0


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Natura morta con pappagallo e frutta di Frida Kahlo: analisi completa dell’opera

Natura morta con pappagallo e frutta di Frida Kahlo: analisi completa dell’opera
ArteWorld.

Scopriamo un importante dipinto dell’artista Frida Kahlo, figura fondamentale dell’arte contemporanea. Frida, attraverso le sue opere, con il passare degli anni, è diventata una personalità sempre più centrale nel mondo dell’arte; tra i suoi lavori più importanti, abbiamo già visto la complessa opera intitolata La sposa che si spaventa nel vedere la vita aperta, ed oggi proseguiremo nello studio di questa artista, andando ad analizzare la Natura morta con pappagallo e frutta.

Qui potrete leggere tutto ciò che riguarda questa natura morta, come data di produzione, storia dell’opera, dimensioni, luogo di conservazione ed analisi stilistica dell’opera.

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“Natura morta con pappagallo e frutta” Frida Kahlo

Data di realizzazione: 1951

Dimensioni: 28,9 x 25,4 cm

Dove si trova: University of Texas, Austin, Texas, U.S.A.

Questo lavoro è stato realizzato da Frida Kahlo all’inizio degli anni Cinquanta, poco prima che le sue condizioni fisiche peggiorassero ulteriormente, portandola ad avere sempre maggiore bisogno di cure mediche.

Il suo compagno, Diego Rivera, cercava di fare del proprio meglio per pagare le spese mediche necessarie per curare Frida, e quest’ultima, per non essere di peso, cercava di realizzare quante più opere possibili, al fine di venderle successivamente e così da ricavare qualche soldo in più.

Terminato questo lavoro, Frida lo spedì immediatamente alla galleria per poter essere venduto, ma quando Nickolas Muray (un celebre fotografo di quegli anni) con la sua famiglia, andarono a trovarla, quest’ultima decise di riprendersi la natura morta dalla galleria e donarla a Muray.

Nell’ultimo periodo della carriera artistica di Frida, le nature morte divennero un tema sempre più costante, poiché secondo lei, erano molto più facili e rapide da realizzare rispetto agli autoritratti che aveva dipinto fino a qualche tempo prima.

La grande dipendenza da antidolorifici da parte di Frida si riversò sulle sue abilità pittoriche, portandola a dipingere innumerevoli opere (dopo questa natura morta di cui ci stiamo occupando) ricche di errori e con colori poco vividi.

Questa natura morta con pappagallo e frutta è stata dipinta da Frida Kahlo utilizzando dei colori molto accesi e decisi ed i frutti sono ricchi di dettagli e realistici.

Questa accuratezza per i dettagli ed il sapiente utilizzo dei colori, testimonia una grande abilità ed accortezza di Frida nella realizzazione dell’opera, in netto contrasto con le opere della successiva, che vedrà un rapido declino della qualità dei suoi quadri.

Natura morta con pappagallo e frutta di Frida Kahlo: analisi completa dell’opera
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Matera: la Città dei Sassi Capitale Europea della Cultura 2019

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Matera, seconda città della Basilicata, preserva nel suo centro storico un complesso nucleo urbano formato dai famosi Sassi di Matera: un paesaggio incantato unico al mondo, dichiarato Patrimonio Mondiale dell’UNESCO e Capitale Europea della Cultura 2019.

La storia dei Sassi di Matera è curiosa e a tratti controversa: i Sassi che fino a fine 1700 costituivano l’esempio perfetto di integrazione tra uomo e ambiente, subiscono nei due secoli successivi un netto degrado segnato da rivolte sanguinose e un brigantaggio diffuso.

Gli abitanti di quello che era diventato una sorta di ghetto contadino, segnati dalle condizioni sociali sempre più difficili, hanno continuato ad abitare nelle grotte nonostante il progresso: nel 1948 Togliatti, seguito da De Gasperi, definisce Matera “vergogna nazionale” e vengono stanziati dei fondi per la costruzione di nuovi quartieri residenziali che avrebbero costituito la città nuova.

La città vecchia si svuota e i Sassi di Matera diventano il simbolo nazionale dell’arretratezza e del sottosviluppo del meridione: proprio in un periodo in cui una gran parte dei centri storici italiani venivano snaturati e compromessi nei loro equilibri, l’abbandono di questa città si rivela nel tempo un fermo immagine prezioso. Solo negli anni Ottanta ci si rende conto dell’incredibile testimonianza storica, artistica e antropologica celata sotto questi Sassi, e dopo oltre trent’anni di degrado viene finanziato il recupero degli antichi rioni materani, riconosciuti Patrimonio Mondiale UNESCO.

Sono stati il primo sito iscritto dell’Italia meridionale, in quanto “ecosistema urbano straordinario, capace di perpetuare dal più lontano passato preistorico i modi di abitare nelle caverne fino alla modernità”, esempio eccezionale di accurata utilizzazione delle risorse naturali, acqua, suolo, energia.

I Sassi di Matera costituiscono la terza città più antica al mondo, in cui il tempo sembra essersi fermato: il complesso nucleo urbano della città antica, definito a ragione “paesaggio culturale” costituisce uno scenario apparentemente caotico in realtà costruito con molti accorgimenti.

Il Sasso Barisano, fulcro della città vecchia, e il Sasso Caveoso, disposto ad anfiteatro romano con le case-grotte che scendono a gradoni, sono separati al centro dalla Civita, uno sperone roccioso sulla cui sommità si trova la Cattedrale; la quinta naturale di questo scenario è l’altopiano della Murgia, con le sue numerose chiese rupestri lungo i pendii.

Difficile descrivere la sensazione magica che questi Sassi regalano, con i loro colori sub desertici d’estate, e d’inverno di un grigio che si mimetizza con il cielo: il paesaggio ricorda geologicamente l’antica Gerusalemme e la Cappadocia, anche per questo Matera si è rivelata la location ideale per girare molti film, come quel capolavoro di Mel Gibson “The Passion”.

La nomina a Capitale europea della Cultura 2019 ha rappresentato dunque un vero e proprio riscatto: viene premiata la tendenza e lo sforzo a rimuovere le barriere di accesso alla cultura attraverso nuove tecnologie, a rendere sostenibile un modello in cui la produzione culturale è diffusa, orizzontale, partecipata.

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Samsung Galaxy S8 before Christmas: il lancio per Natale?

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Samsung Galaxy S8 in arrivo a Natale: solo un'indiscrezione che, se trova conferma, aprirebbe a strada ad una serie di considerazioni da fare [...]

Autore: FedeVit | Categoria: Scienza e Tecnologia | Voti: 1 - Commenti: 0


Fonte: http://www.blog-news.it/metapost/samsung-galaxy-before-christmas-lancio-per-natale-1

Referendum, Renzi: ‘Il partito del No va da Travaglio a Grillo e vuole bloccare l’Italia’

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Matteo Renzi a Piazza del Popolo a Roma per dire Sì al Referendum Costituzionale, insieme alla maggioranza del Partito Democratico. Assente infatti la minoranza Pd (tranne Gianni Cuperlo). Fischi a Massimo D’Alema, attacchi ai partiti che sostengono il No, Movimento 5 Stelle in testa. Sono loro, ha tuonato il premier dal palco, a formare il vero partito della nazione. COME SI VOTA PER IL REFERENDU [...]

Autore: voxpopuli | Categoria: Politica | Voti: 3 - Commenti: 0


Fonte: http://www.blog-news.it/metapost/referendum-renzi-lsquo-partito-del-travaglio-grillo-vuole-bloccare-rsquo-italia-rsquo

Artemisia Gentileschi, le opere della pittrice caravaggesca in mostra a Roma

Artemisia Gentileschi, le opere della pittrice caravaggesca in mostra a Roma
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Ester e Assuero Artemisia Gentileschi analisi

“Ester e Assuero” Artemisia Gentileschi

Qui potrai leggere tutte le informazioni che stai cercando riguardo l’appuntamento a Roma, con una delle più grandi artiste della storia dell’arte moderna.

Sono più che certo che questa esposizione, insieme a quella di Hokusai a Milano ed anche quella di Helmut Newton a Genova, sarà uno degli appuntamenti artistici più importanti e di successo del 2016.

L’evento di cui ti andrò a parlare oggi vede protagonista Artemisia Gentileschi. Hai mai sentito o letto questo nome su qualche libro? Se la risposta è no, ci penso io a darti qualche dritta su questa grande artista.

Artemisia Gentileschi è stata una grande pittrice italiana del Seicento, le cui opere sono passate alla storia, soprattutto, per lo stile che ricordava molto quello delle opere di Caravaggio.

A rendere ancor più speciale e caratteristica la sua pittura, è stata l’aggiunta di effetti teatrali nelle sue composizioni, che pian piano è diventata una prerogativa di tutta la sua produzione.

Dopo questa breve infarinatura sulla celebre pittrice, sei pronto a conoscere tutte le informazioni su Artemisia Gentileschi a Roma? Cominciamo!

Le spettacolari opere di Artemisia Gentileschi a Roma

Voglio dirti fin da subito cosa apprenderai leggendo questo articolo:

  1. Il costo del biglietto.
  2. Gli orari ed i giorni in cui si può visitare la mostra, e di conseguenza, organizzare con largo anticipo la tua visita a questo straordinario evento.
  3. Molte ESCLUSIVE curiosità e piccoli approfondimenti, con cui potrai arrivare a questa mostra romana preparatissimo su ogni opera esposta di Artemisia.

Solo una piccola cosa, prima di andare avanti. Ho speso davvero molte energie e tempo per poter raccogliere tutte queste informazioni all’interno di questo articolo. Ti andrebbe di aiutarmi cliccando sul pulsante qui sotto? È facile e soprattutto GRATIS. Grazie mille in anticipo!

Quali famose opere potrò vedere a questa mostra?

I lavori presenti in questo appuntamento romano con Artemisia Gentileschi sono più di novanta, provenienti dalle più prestigiose istituzioni museali di tutto il mondo.

Tra le opere più popolari di questa artista, ti consiglio di tenere d’occhio queste: Giuditta che decapita Oloferne che arriva direttamente dal Museo di Capodimonte o anche l’Autoritratto come suonatrice di liuto e Ester e Assuero.

Giuditta che decapita Oloferne Artemisia Gentileschi Napoli analisi

“Giuditta che decapita Oloferne” (versione Napoli) Artemisia Gentileschi

Molti di questi quadri sono presenti alla mostra, costituendo, di fatto un’occasione unica per scoprire dal vivo alcuni dei più grandi capolavori della Gentileschi.

Quando è aperta al pubblico questa mostra?

La mostra è aperta al pubblico dal 30 Novembre 2016 all’8 Maggio 2017, presso il Museo di Roma.

Puoi andare a visitare questa esposizione da Martedì a Domenica dalle 10:00 alle 19:00.

Quanto costa il biglietto?

Il costo del biglietto per questa mostra su Artemisia Gentileschi è di 11€.

È un prezzo davvero eccezionale se pensi che le opere esposte sono tra le più importanti in assoluto della storia dell’arte moderna.

Conclusioni

Artemisia Gentileschi è stata una delle più importanti figure femminili dell’arte moderna, e questo appuntamento romano si propone come un’occasione imperdibile se già sei appassionato, o ti prepari a conoscere per la prima volta lo stile di questa artista, che ricorda moltissimo quello di Caravaggio.

Ah, un’ultima cosa: se vuoi saperne di più su Artemisia Gentileschi ed i suoi lavori, ma soprattutto, cerchi un libro che sia troppo complesso ma scorrevole e piacevole da leggere, clicca sul pulsante rosso qui sotto, e troverai il libro (a meno di due euro!) che ho scelto appositamente per te!

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Fammi sapere cosa ne pensi di questa mostra lasciando un commento qui sotto, oppure condividi l’articolo con i tuoi amici e portali a visitare questa splendida esposizione.

 

Artemisia Gentileschi, le opere della pittrice caravaggesca in mostra a Roma
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Fonte: http://www.arteworld.it/mostra-artemisia-gentileschi-roma-novembre-2016/