giovedì 9 febbraio 2017

Superbike Kawasaki 2017: svelata la nuova Ninja ZX-10RR di Rea e Sykes [FOTO]

Superbike Kawasaki 2017: svelata la nuova Ninja ZX-10RR di Rea e Sykes [FOTO]

Dopo la presentazione ufficiale della nuova Honda CBR1000RR Fireblade SP2, della Yamaha YZF-R1 e della Ducati Panigale 1199 R, oggi 9 febbraio a Barcellona è stata svelata anche la nuova Kawasaki Ninja ZX-10RR con la quale i due piloti Jonathan Rea (campione nel 2015 e 2016) e Tom Sykes (campione nel 2013), non vedono l’ora di scendere in pista per la prossima stagione del campionato mondiale di Superbike 2017. Il team campione nel mondo è stato anche l’ultimo a concludere i test invernali per ultimo, sfruttando al massimo tutti il tempo necessario per lavorare ai minimi dettagli.

Jonathan Rea e Tom Sykes hanno espresso le loro considerazioni durante la presentazione della nuova Kawasaki Ninja ZX-10RR. Queste le parole dei due piloti: “Sono davvero contento del lavoro svolto nel periodo invernale ha detto Rea -, siamo già competitivi e pronti ad iniziare nel migliore dei modi la stagione”. “Ho lavorato duramente nei test invernaliha aggiunto Sykesperché era molto importante modificare un po’ il mio stile di guida per adattarlo alle caratteristiche della moto. Adesso non vedo l’ora di arrivare in Australia per gli ultimi test e la prima gara”.

Ora come ora questo è il team più temuto, quello da battere e quello che per la prossima stagione del mondiale di Superbike 2017 dovrà difendere il titolo iridato.

L'articolo Superbike Kawasaki 2017: svelata la nuova Ninja ZX-10RR di Rea e Sykes [FOTO] sembra essere il primo su UrbanPost.



Fonte: http://urbanpost.it/superbike-kawasaki-2017-svelata-la-nuova-ninja-zx-10rr-rea-sykes-foto/

Una rivoluzione nel MONDO DEL RINGIOVANIMENTO #M2Hn0






Acqua di fonte incredibilmente pura e ingredienti dinamici di origine vegetale forniscono un'intensiva cura anti-age che dona giovinezza alla pelle.

Io la chiamo il mio barattolo di giovinezza.

In un paio di settimane, Hydrofacer ha cancellato tutte le rughe che anche i prodotti delle marche più rinomate non sono riusciti ad eliminare. Grazie a questa crema, la mattina ho iniziato a guardare il mio riflesso con piacere: una pelle luminosa e idratata, un accenno di rosa e una delicata fragranza floreale.



Per saperne di più ... clicca qui



Mercenari sauditi eliminati dalle forze yemenite

Le forze popolari yemenite e quelle dell'Esercito yemenita hanno ucciso il Martedì decine di mercenari sauditi e distrutto 11 mezzi blindati sauditi nella città portuale di Al-Moja. Nello scontro registratosi nella città sul Mar Rosso, le forze yemenite, appoggiate dal movimento Anzarollah, sono riuscite a respingere l'attacco lanciato dai mercenari sauditi, secondo le informazioni dell'agenzia Al Masirah. Fra le vittime rimaste sul terreno si trovavano combattenti che facevano parte dell'ISIS e dei gruppi terroristi di Al Qaeda, oltre a militari sudanesi. Questa nuova vittoria delle forze yemente si è registrata nonostante che queste forze erano appoggiate dall'aviazione e da unità navali saudite e dei loro alleati. In precedenza si era saputo che l'Arabia Saudita aveva fatto trasferire via mare folti gruppi di miliziani dell'ISIS (Daesh in arabo) dalla Siria allo Yemen, per avere truppe di appoggio nella guerra di aggressione che Rijad conduce da oltre un anno e mezzo contro lo Yemen e che si sta rivelando un completo rovescio militare per i sauditi. Non piu' tardi di pochi giorni fa, una fregata saudita che navigava al largo delle coste dello Yemen è stata colpita e gravemente danneggiata da un barchino suicida yemenita. Anche alcune basi militari saudite sono state colpite da missili sparati dal territorio yemenita. Le forze saudite sono appoggiate dagli USA e dalla Gran Bretagna che forniscono a Rijad armamenti e sostegno logistico e di intelligence. Fonte: Hispan Tv Traduzione e sintesi L.Lago


Fonte: http://www.controinformazione.info/mercenari-sauditi-eliminati-dalle-forze-yemenite/

Situazione Samsung Galaxy S7 sull’aggiornamento Nougat all’8 febbraio

Come stanno le cose per il Samsung Galaxy S7 ed il Samsung Galaxy S7 Edge? La questione relativa all’uscita dell’aggiornamento Android Nougat pare sia in una fase di stand-by, al punto che dopo le prime novità riguardanti l’Italia ora bisogna prendere atto che nessuno ha ricevuto l’aggiornamento in questione.

Cosa ne pensa Samsung Italia? Qui di seguito possiamo mostrarvi uno degli ultimi feedback ufficiali che è stato rilasciato direttamente sulla pagina Facebook dell’azienda:

“Ciao Lorenzo, l’aggiornamento è sottoposto alle ultime fasi di test. Non appena in release riceverai una notifica via OTA o verifica in tempo reale con Smart Switch da PC. Ti ricordiamo che puoi sempre seguire le discussioni sulla nostra Community qui https://eu.community.samsung.com/?category.id=it…
Grazie per averci scritto, buona giornata!”.

Insomma dovremo attendere ancora un po’ prima di toccare con mano l’aggiornamento del sistema operativo Android Nougat per Samsung Galaxy S7 e Samsung Galaxy S7 Edge, stando alle ultime notizie emerse sui social.

L'articolo Situazione Samsung Galaxy S7 sull’aggiornamento Nougat all’8 febbraio sembra essere il primo su Geekissimo.



Fonte: http://www.geekissimo.com/2017/02/08/situazione-samsung-galaxy-s7-sullaggiornamento-nougat-all8-febbraio/

Sgonfiare la Pancia ed eliminare la cellulite. BB-Dren Funziona !! #niJnZ






Problemi di pancia gonfia?

Vorresti dimagrire e cerchi il miglior drenante per sgonfiare e depurare il tuo organismo?

BB-Dren, è un integratore consigliato per il dimagrimento e la depurazione dell’organismo.

Risultati immagini per BB-Dren

Usare BB Dren è semplicissimo: basta sciogliere 15 ml di prodotto in mezzo litro d’acqua e berlo durante la giornata, in questo modo potrai disintossicare il tuo organismo ed eliminare le scorie e le tossine che il nostro organismo assume per colpa di uno stile di vita sbagliato, della alimentazione scorretta, dello stress e del consumo di cibi estremamente raffinati.

BB Dren è un prodotto veramente di qualità e funziona !! Provalo !!



Per saperne di più ... clicca qui



Gelateria australiana serve fiori di gelato

il gelato a forma di fiore - da facebook
In questi mesi, in Australia è piena estate, e come ci si può aspettare per combattere il caldo in molti decidono di gustarsi un buon gelato. Una gelateria artigianale di Sidney ha deciso di fare un passo in più rispetto al “semplice” gusto, per soddisfare anche l’occhio, grazie a bellissimi gelati a forma di fiore. Servire […]


Fonte: http://notizie.delmondo.info/2017/02/09/gelateria-australiana-serve-fiori-di-gelato/

Stadio Roma: caos M5S. Possibile taglio delle cubature


La questione Stadio Roma tiene banco nell'ambiente capitolino. Queste le dichiarazioni dei diretti interessati Stadio Roma: possibile taglio delle cubature - 9 febbraio, ore 21.19 Nuovi aggiornamenti sul fronte Stadio della Roma. Oltre al caos interno del Movimento Cinque Stelle, da segnalare la riunione tecnica andata in scena quest’oggi tra i proponenti e il Campidoglio:secondo quanto riporta l’Ansa, le parti hanno cercato di individuare una proposta che metta d’accordo ambo le parti, da portare così la prossima settimana al tavolo politico. Possibile il taglio delle cubature del 20%. Stadio Roma: il caos M5S - 9 febbraio, ore 9.07 Lo stadio della Roma passa anche, e soprattutto, dal caos del Comune di Roma. Paolo Berdini, assessore all'urbanistica contrario all'impianto, ha cercato di smentire delle dure critiche al sindaco Virginia Raggi ma senza successo. Berdini ha quindi rimesso il mandato ma le dimissioni sono state respinte con riserva da Raggi, aprendo così un altro capitolo di cui la Roma avrebbe fatto volentieri a meno. Il sindaco potrebbe aver detto no all'addio di Berdini perché in questo momento sono in ballo decisioni importanti per Roma Capitale (tra cui, ovviamente, lo stadio giallorosso) e quindi sarebbe un rischio lasciar andare l'assessore. Secondo Il Corriere dello Sport però la buona notizia per la Roma è il depotenziamento di Berdini che verrà fuori da questa vicenda, perché ora a dare l'ok sulla fattibilità del progetto sarà il sindaco con l'avallo di Beppe Grillo. Stadio Roma: da domani al lavoro per l’accordo col Comune - 8 febbraio, 17.35 Da domani i tecnici si metteranno all’opera per modificare il progetto dello Stadio della Roma, stando attenti a non stravolgere il progetto originario, come riportato dal Corriere dello Sport, che svela anche un incontro - riunione fissato per la settimana prossima in cui saranno presenti il dg giallorosso, Mauro Baldissoni, il costruttore Luca Parnasi, l’assessore all’urbanistica Berdini, il vice-sindaco Luca Bergamo, David Ginsberg, responsabile del progetto, il presidente dell’assemblea capitolina Marcello De Vito, l’ingegnere Simone Contasta, la consigliera comunale Cristina Grancio, il capogruppo M5S in Comune, Paolo Ferrara, e un avvocato in rappresentanza dei vertici nazionali del Movimento 5 Stelle, Luca Lanzalone. Stadio Roma: il tavolo tecnico - 8 febbraio, ore 7.15 Domani si insedierà il tavolo tecnico convocato da mesi per parlare dello stadio della Roma. Esiste dunque una trattativa sulla riduzione delle volumetrie, ma le correzioni messe in discussione sono le stesse di fine novembre e riguardano il venti per cento in meno delle cubature. Questo vorrebbe dire ridimensionare i grattacieli trasformandoli in palazzine e tagliare il ponte verso la Roma - Fiumicino, che in soldoni sarebbe una rinuncia a duecentomila metri cubi e un risparmio di cinquantacinque milioni di euro di opere pubbliche, scrive La Gazzetta dello Sport. Alla riunione tecnica di domani parteciperà anche l'avvocato genovese del M5S Luca Lanzalone e resta un'impresa difficile trovare la quadra in nemmeno ventiquattr'ore di tempo. Se il parere dovesse essere positivo allora la Giunta Raggi dovrebbe dare un nuovo responso, quello definitivo, entro la prossima settimana, ovverosia a quindici giorni dalla Conferenza dei Servizi. La Roma deve sperare che il sindaco Raggi metta in minoranza la corrente Berdini, la cui volontà è quella di utilizzare solo 112mila metri quadri del piano regolatore e rinunciare al centro direzionale (fulcro finanziario dell'opera). Stadio Roma, le dichiarazioni di Francesco Totti - 7 febbraio, ore 23.53 Al termine di Roma - Fiorentina arriva la risposta di capitan Francesco Totti all'invito del sindaco di Roma Virginia Raggi. Ecco le parole del 'Pupone' su Facebook: «Rispondo alla Sindaca solo ora, ero concentrato sull'importante partita di stasera, fondamentale da vincere: missione compiuta. Ringrazio Virginia Raggi per l'invito, sarò felice di incontrarla, magari proprio per brindare al definitivo via libera per lo stadio che, ne sono certo, arriverà al più presto. L'iter però lo seguono i nostri dirigenti, che sono preparatissimi e sicuramente più qualificati di me per entrare nel merito della questione. Personalmente, spero solo che lo stadio si faccia e al più presto per il bene della Roma e dell'intera città. #FamoStoStadio». Stadio Roma, le dichiarazioni di Mauro Baldissoni - 7 febbraio, ore 17.08 Quest'oggi c'è stato il summit tra Mauro Baldissoni e i rappresentanti del Comune capitolino. Al termine dello stesso, il direttore generale giallorosso ha commentato così ai cronisti presenti: «Noi vogliamo costruire il nuovo stadio. Lo vogliamo fare insieme al Comune stesso, il prima possibile». Dichiarazioni di apertura anche del vice sindaco Bergamo: «Riunione? E' stata costruttiva, c'è soddisfazione e nei prossimi giorni ci saranno dei tavoli di lavoro. Ci rincontreremo la prossima settimana». Stadio Roma, il commento di Tavecchio - 7 febbraio, ore 14.40 Il presidente della FIGC, Carlo Tavecchio, è intervenuto sulla questione dello Stadio della Roma: «Mi auguro che dalla riunione odierna escano notizie positive e che si possa procedere spediti verso la realizzazione del progetto. E' un grande investimento della società di Pallotta che può arricchire tutto il calcio italiano» Stadio Roma, il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti: «No del Comune sgarbo al sistema, sono colpito e preoccupato». Le ultime e le reazioni del mondo politico al No per l'impianto «Sapete benissimo che lo stadio lo voglio fare, evitate di dire bugie» ha detto l'assessore Berdini, nel mirino delle critiche per una presunta frase pronunciata in merito alle ultime complicazioni emerse per il nuovo stadio della Roma («Roma bisogna rispettarla. Come sullo stadio, l’hanno presa sui denti»). Virginia Raggi, sindaco di Roma, ha commentato su Twitter le ultime vicende replicando al tweet di Totti («Vogliamo il nostro colosseo moderno») con l'hastag lanciato da Spalletti, #famostostadio: «Caro Francesco Totti ci stiamo lavorando. #FamoStoStadio nel rispetto delle regole. Ti aspettiamo in Campidoglio per parlarne». Stadio Roma, Sindaco Raggi: «Caro Totti, ti aspettiamo in Campidoglio per parlarne» - 6 febbraio 14.40 Arriva tramite Twitter la replica del Sindaco di Roma Virginia Raggi all'hashtag lanciato ieri in diretta su Sky Sport da Luciano Spalletti #famostostadio. Il primo cittadino romano ha convocato Francesco Totti in Campidoglio così: Caro Francesco @Totti ci stiamo lavorando. #Famostostadio nel rispetto delle regole. Ti aspettiamo in Campidoglio per parlarne. — Virginia Raggi (@virginiaraggi) 6 febbraio 2017 Stadio Roma, Spalletti: «Va fatto» - 5 febbraio, 16.22 Luciano Spalletti, tecnico della Roma, è intervenuto ai microfoni di Sky Sport, dicendo la sua sulla questione stadio: «L'argomento di oggi? A Roma va fatto lo stadio, ma non solo a Roma, bensì in tutte le città. Questo è l'argomento del giorno». Stadio Roma: le reazioni di Malagò e Di Biase - 4 febbraio, ore 8.22 Il presidente del CONI Malagò ha detto la sua sullo stadio giallorosso: «Tifiamo affinché si possa fare lo stadio della Roma, ma anche quello della Lazio. La cosa pareva tramontata, ma mi sembra che ci sia ancora una partita da giocare. Speriamo non ci siano similitudini con le Olimpiadi». La soluzione potrebbe arrivare dalle parole di Fabio Fucci, vice sindaco M5S della Città metropolitana di Roma: «Abbiamo trovato altre cinque aree sulle quali lavorare per superare le criticità». Ma a Tor di Valle non ci stanno e lanciano una raccolta firme in favore del progetto. Intanto però per martedì 7 gennaio è fissato un incontro in Campidoglio tra Roma Capitale e AS Roma, ma le condizioni per arrivare a un accordo non sono ottimali. «A queste condizioni è possibile che lo stadio non si faccia» ha detto Michela Di Biase (PD), stando a La Gazzetta dello Sport. Stadio Roma, Zingaretti commenta Si complica il progetto della Roma per la costruzione di un nuovo stadio di proprietà. Dopo il no del Comune arrivato ieri, il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti ha così commentato la questione: «Sono colpito e purtroppo anche preoccupato da quello che si può anche raccontare come uno sgarbo - riporta l'ANSA - non istituzionale ma al sistema: chiedere la proroga di 30 giorni della conferenza dei servizi e la mattina dopo dare parere negativo al progetto. Quando sono aperte le Conferenze dei servizi le parole e le conferenze stampa contano poco. Quando si protocollano giudizi di quel tipo - spiega Zingaretti - e in maniera del tutto inaspettata data la richiesta di sospensione, è evidente che siamo in un campo in cui mi riesce difficile comprendere ciò che sta avvenendo. La Conferenza dei servizi ora dovrà acquisire tutti i pareri, allo stato attuale il giudizio del Comune è negativo. Ora la Conferenza acquisirà tutti i pareri - conclude - non sulla base delle intenzioni o degli auspici, ma sulla base degli atti amministrativi».
Leggi su Calcionews24.com



Fonte: http://www.calcionews24.com/stadio-roma-zingaretti-malago-raggi-comune-m5s

RIVOLUZIONARIO SIERO ANTI-INVECCHIAMENTO ALLA BAVA DI LUMACA. #gPsZT






É assolutamente possibile dimostrare 10 anni in meno e anche di più. Infatti al giorno d'oggi, gli esperti di bellezza e benessere possono tranquillamente confermare questa affermazione.

La spiegazione a tutto ciò é da ricercare nei più recenti sviluppi della cosmesi, grazie ai quali le donne di tutto il mondo hanno rifiutato i servizi di chirurghi plastici a favore del natural ringiovanimento.

L'INVECCHIAMENTO DELLA PELLE VIENE CANCELLATO

Oggi un solo rimedio può sostituire l'effetto di molte procedure cosmetiche - LeRéel siero anti-invecchiamento, che ripristina la gioventù della vostra pelle e ferma totalmente l'invecchiamento e l’appassimento.

Si tratta di una vera alternativa per coloro che erano pronti ad andare sotto i ferri del chirurgo plastico alla ricerca di un modo per sbarazzarsi delle rughe. È possibile notare i risultati dopo la prima settimana di utilizzo.

Una sperimentazione su 20.000 donne ha dimostrato che l'uso del siero LeRéel migliora i processi di rigenerazione della pelle dell'87%, riduce la comparsa di rughe del 93%, migliora il contorno facciale e la qualità della pelle del 97%. Oggi, gli esperti di bellezza di tutto il mondo hanno riconosciuto questo siero come il più efficace nella lotta contro le imperfezioni della pelle e l'invecchiamento.

LA PIÙ POTENTE FORMULA ANTI-INVECCHIAMENTO È STATA TROVATA

Perché questo siero è diverse volte più forte rispetto ad altri prodotti anti-invecchiamento presenti sul mercato? Il segreto è nelle sue componenti. LeRéel contiene un innovativo complesso di componenti naturali, il più attivo dei quali è l'estratto di lumaca.

È una infiltrazione di muco di lumaca- la secrezione di lumacache che è nota per essere la più efficace sostanza anti-aging negli ultimi anni. Esso contiene tutti i nutrienti essenziali che giovano alla pelle in pochi minuti: il collagene e l'elastina, allantoina, vitamine A, C, E, acido glicolico, che è una potente protezione contro il sole.

Insieme con gli altri componenti del siero, l'estratto di lumaca può portare grossi benefici contro i problemi della pelle.

Come funziona LeRéel?


1. AUMENTA LA PRODUZIONE DI COLLAGENE NATURALE

Con l'invecchiamento, la pelle contiene meno collagene e quindi perde la sua elasticità, favorendo così la formazione delle rughe. L'aumento della concentrazione della sostanza aiuta a rallentare, e in futuro a ad INTERROMPERE completamente il processo di INVECCHIAMENTO.

 

 

 

 

 

 

2. RIGENERA TUTTI GLI STRATI DELLA PELLE

Grazie alla combinazione di D-pantenolo, acido ialuronico, oli e vitamine, c'è un più rapido ripristino delle aree danneggiate dell'epidermide. I componenti penetrano negli strati più profondi della pelle, ripristinandola, sia all'interno che all'esterno.

3. PREVIENE LA RI-COMPARSA DELLE RUGHE

Contiene un complesso attivo di componenti per rivitalizzare e ringiovanire la pelle. Essi neutralizzano i raggi UV e resistono alla formazione di radicali liberi che causano l'invecchiamento precoce delle cellule.

ESPERTI A PROPOSITO DI LeRéel:

Gli studi clinici hanno dimostrato la formula anti-invecchiamento di Le Réel è l'unico strumento in grado di fermare il processo di invecchiamento e riavviare il processo di produzione naturale di collagene nella pelle. Esso fornisce un potente effetto rigenerante e ringiovanente del siero..

Il trattamento ha mostrato una significativa riduzione delle rughe osservate dopo una settimana di utilizzo.

Prima di andare dai chirurghi plastici o avere "colpi di bellezza", vi consiglio un trattamento di 30 giorni di LeRéel. Sono sicura che il risultato supererà tutte le vostre piú rosee aspettative ".

Il siero di bellezza LeRéel, che si basa sulla secrezione di lumaca, è perfetto per tutte le età. Questo è un eccellente trattamento per il ringiovanimento e il trattamento intensivo dei problemi della pelle come l'acne / post acne, pigmentazione, cicatrici.

Il siero LeRéel ha superato diversi test e certificazioni. Non contenendo elementi dannosi, e non provocando allergie o altri effetti collaterali, ha ottenuto gli elogi e la stima da parte dei cosmetologi di tutto il mondo.

 



Per saperne di più ... clicca qui



La gente deve sapere queste cose a proposito di immigrazione



Fonte: http://www.youtube.com/watch?v=gVIVhUOWwKs

Tutta la plastica prodotta dall’uomo esiste ancora

Se Leonardo Da Vinci, dipingendo il celebre quadro della Monna Lisa, si fosse dissetato bevendo da una bottiglietta di plastica, quel rifiuto oggi esisterebbe ancora.
Infatti, possono occorrere anche 500 anni perché un oggetto di questo materiale abbandonato in natura si disintegri completamente.
«Questo significa che tutta la plastica prodotta dall’uomo e non riciclata in maniera adeguata è ancora sul nostro Pianeta – ha detto Diego Gonzaga di Greenpeace Usa –. Gli oggetti in materiale plastico ci accompagnano in ogni momento della giornata. Forse non ci rendiamo ancora conto della gravità del fenomeno, ma ne siamo letteralmente invasi, tanto che gli uccellini hanno iniziato a fare il nido con oggetti di plastica».
Già, perché tra le vittime maggiori di questo tipo di inquinamento ci sono proprio gli animali. Come la balena trovata spiaggiata negli scorsi giorni sulle coste dell’isola di Sotra, in Norvegia. Dagli esami è emerso che il cetaceo, nello stomaco, aveva diverse decine di sacchetti di plastica, con scritte sia in inglese che in norvegese. Il più lungo di questi sacchetti misurava ben due metri.

Il boom della plastica, surrogato dell’avorio

Ma quando la plastica, da soluzione, si è trasformata in problema? «La produzione di materie plastiche è quadruplicata dal 1939 al 1945 – ha spiegato Gonzanga –. Era così economica che tutti potevano permettersela. Dai giochi ai materiali dell’industria bellica, tutto era fatto di plastica. Uno dei primi impieghi di questo materiale è stato come surrogato dell’avorio. Le palle da biliardo, i bottoni e i pettini hanno iniziato ad essere prodotti con la plastica, e da lì l’espansione di questo materiale tanto economico quanto inquinante è stata inarrestabile».
Per difendersi in un mondo di plastica la soluzione è una sola: il consumo consapevole. «Dobbiamo essere consci che questa ha dei tempi di permanenza in Natura davvero lunghissimi – ha concluso Gonzaga –. Per questo, dobbiamo impegnarci a limitarne l’impiego e a ridurne lo spreco».

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA
La riproduzione è consentita esclusivamente con la seguente citazione: Fonte rivistanatura.com

L'articolo Tutta la plastica prodotta dall’uomo esiste ancora sembra essere il primo su .



Fonte: http://www.rivistanatura.com/tutta-la-plastica-prodotta-dalluomo-esiste-ancora/

In poco tempo rafforzerai i capelli, fermerai la loro caduta e li infoltirai in maniera totamente naturale! #94xXZ






Qualcosa di veramente straordinario Formula 100% naturale Arresto della caduta Immediata ricrescita e rinfoltimento Facile da usare.

Senza controindicazioni Krestina è un prodotto facilissimo da usare, che non necessita di visite o terapie specialistiche e che potrai applicare da solo, a casa tua, senza l'aiuto di nessuno.

Potrai portare a termine l'applicazione in pochi minuti al mattino e alla sera: Versa qualche goccia di prodotto nel palmo della tua mano Cospargi per bene entrambe le mani con il prodotto, accarezzandole dolcemente.

Comincia a massaggiare il cuoio capelluto con delicatezza, fino a quando il gel non sarà completamente assorbito Un'operazione che non ti porterà via che 10 minuti al giorno, permettendoti di recuperare sin da subito un aspetto più giovane e bello, senza più temere l'avanzare della calvizie e delle stempiature.

L’efficace formulazione di Krestina è stata oggetto di studi scientifici svolti scrupolosamente dai ricercatori dei laboratori Bioness che ne garantiscono la sicurezza e l’efficacia, sviluppando due trattamenti specifici per soddisfare le esigenze di uomo e donna: tutti i principi attivi contenuti sono stati accuratamente selezionati appositamente per combattere la calvizie maschile e femminile, il diradamento e le infezioni cutanee.

 



Per saperne di più ... clicca qui



Lunedì 13 Febbraio il CNR fa il punto su “ricerca pubblica italiana: risultati, obiettivi e risorse”

Lunedì 13 febbraio, presso la sede del Consiglio Nazionale delle Ricerche – Roma, piazzale Aldo Moro 7 (Aula Marconi) – alle ore 11, il Prof. Massimo Inguscio, in qualità di Presidente della Consulta dei Presidenti degli Enti Pubblici di Ricerca, e il Prof. Gaetano Manfredi, Presidente della Conferenza dei Rettori delle Università Italiane, terranno una conferenza stampa per fare il punto su “La ricerca pubblica italiana: risultati, obiettivi e risorse”. In questa sede verranno presentati tutti i dati utili per fare chiarezza e rappresentare correttamente risorse, risultati, impegni di Enti Pubblici di Ricerca e Università Italiane. L’incontro sarà l’occasione per presentare le strategie e gli obiettivi che gli Enti di Ricerca e le Università intendono perseguire a servizio del Paese, della sua crescita economica, sociale e culturale, anche attraverso una sempre più solida collaborazione tra enti e atenei.

L'articolo Lunedì 13 Febbraio il CNR fa il punto su “ricerca pubblica italiana: risultati, obiettivi e risorse” sembra essere il primo su Meteo Web.



Fonte: http://www.meteoweb.eu/2017/02/lunedi-13-febbraio-cnr-punto-ricerca-pubblica-italiana-risultati-obiettivi-risorse/852301/

Sanremo 2017 scaletta terza serata giovedì 9 febbraio 2017: ecco cosa succederà

sanremo 2017 vestiti, sanremo 2017 abiti, sanremo 2017 outfit,, sanremo 2017 look,

Sanremo 2017 scaletta terza serata giovedì 9 febbraio 2017: ecco cosa succederà sul palco

Ad aprire Sanremo 2107 secondo la scaletta della terza serata di giovedì 9 febbraio 2017 vi sarà un medley dei successi dello Zecchino d’Oro. Il Piccolo Coro Mariele Ventre, che festeggia i 60 anni, interpreterà le canzoni più belle e più famose dell’Antoniano facendo ballare tutti i telespettatori a casa e cantare il pubblico presente in studio. Il Sanremo dei piccoli approderà quindi all’interno del Teatro Ariston per la propria consacrazione. Successivamente, come ospiti, vi saranno, invece, Mika, Alessandro Gassmann e Marco Giallini ma anche l’orchestra dei Reciclados de Cateura, testimonial Unicef, che suoneranno con strumenti musicali realizzati in discarica, Annabelle Belmondo e Anouchka Delon, e Luca e Paolo. Il duo comico tornerà così a Sanremo dopo essere stato uno dei mattatori del Festival condotto da Gianni Morandi.

>>> TUTTO SU SANREMO 2107

Sanremo 2017 scaletta terza serata giovedì 9 febbraio 2017: i Big e le cover

I sedici Big rimasti in gara a Sanremo 2017 in questa terza serata proporranno una rilettura delle hit della musica italiana. Il repertorio? Fra le cover scelte vi sono canzoni di Battisti e  Celentano, ma anche di Cocciante, De Gregori, Mina e Patty Pravo. Ecco le canzoni e gli interpreti:
Al Bano canterà Pregherò di Adriano Celentano,
Alessio Bernabei  canterà Un giorno credi,
Chiara, invece, si esibirà sulle note di Diamante,
Elodie, ex concorrente di Amici, canterà, Quando finisce un amore,
Ermal Meta canterà, invece, Amara terra mia,
Fabrizio Moro canterà La leva calcistica della classe ’68’,
Fiorella Mannoia  si esibirà con Sempre e per sempre,
Francesco Gabbani, che tanto ha entusiasmato con la sua performance di ieri sera, canterà Susanna,
Gigi D’Alessio canterà L’immensità,
Lodovica Comello, invece, ha scelto Mina e Le mille bolle blu,
Marco Masini canterà Signor tenente, di Giorgio Faletti,
Michele Bravi si esibirà sulle note de La stagione dell’amore,
Michele Zarrillo  canterà Se tu non torni,
Paola Turci  si esibirà con Un’emozione da poco
Samuel  canterà Ho difeso il mio amore ed infine
Sergio Sylvestre, insieme ai vincitori di X Factor 2016, canterà Vorrei la pelle nera.

Sanremo 2107 scaletta terza serata giovedì 9 febbraio 2107: eliminazioni e giovani

Sul palco dell’Ariston si esibiranno, infine, i sei Big rischio eliminazione. Senza cantare la cover scelta, però, i cantanti si giocheranno la permanenza in gara riproponendo le canzoni che hanno portato a Sanremo 2017. Alla fine della serata due di loro dovranno abbandonare la kermesse canora. Prima della decisione del vincitore del girone delle cover a sfidarsi saranno anche altri quattro Giovani fra cui vi sono: Maldestro, Tommaso Pini, Valeria Farinacci e Lele. Solo due di loro si aggiungeranno ai colleghi promosso durante la seconda serata di Sanremo 2017 condotta da Carlo Conti e Maria De Filippi.

L'articolo Sanremo 2017 scaletta terza serata giovedì 9 febbraio 2017: ecco cosa succederà sembra essere il primo su UrbanPost.



Fonte: http://urbanpost.it/sanremo-2017-scaletta-terza-serata-giovedi-9-febbraio-2017-cosa-succedera/

BACCHE DI GOJI fanno benissimo #wPlG7






Le Goji Original influenzano il corpo in modo tale che non ci sarà bisogno di fare sport per perdere i chili di troppo e stare bene!

 

 

1. Riduce il peso in eccesso

2. Combatte la Cellulite

3. Migliora il tono cutaneo

4. Accellera il metabolismo

 

Quali sono i benefici delle Goji Original?

 

Contengono 20 minerali che:

  • controllano il livello di glucosio nel sangue;
  • abbassano il colesterolo.

Contengono 18 amminoacidi, che:

  • sopprimono il senso di fame;
  • rafforzano il sistema immunitario;
  • aumentano la sopportazione dello stress.

 

PERDERE PESO CON GOJI

38 minerali e amminoacidi in ogni bacca

  • Elimina la causa del peso in eccesso, normalizzando i processi metabolici del corpo
  • Prodotto rivoluzionario per la perdita di peso.

Queste bacche dalle proprietà uniche vengono coltivate in Cina da migliaia di anni e vengono usate per tutta una serie di scopi medicinali. Ora stanno giustamente diventando sempre più popolari in tutto il mondo.

Goji è un potente bruciatore di grasso, che previene l'accumulo di altro grasso trasformando quello in eccesso in energia. Queste bacche sono ricche di vitamine, antiossidanti e micronutrienti, e quindi hanno numerosi effetti benefici sul corpo umano: rallentano il processo di invecchiamento, rafforzano il sistema immunitario, migliorano la digestione e eliminano i problemi di pressione alta.

Per perdere peso e mantenere i risultati, basta mangiare 30 bacche al giorno per 3 mesi, e vi dimenticherete del peso in eccesso.

Davvero uniche ed eccezionali !

 



Per saperne di più ... clicca qui



Macron, l’uomo dei Rothschild, non fermerà Marine Le Pen

Tra un po’ salterà fuori la verità sul finto “rottamatore” Emmanuel Macron, ex banchiere della Rothschild & Compagnie. E il 7 maggio, «Marine Le Pen avrà gioco facile a battere al secondo turno “le candidat du fric”, il candidato dei soldi», profetizza Federico Dezzani: «Come insegna la parabola di Matteo Renzi, il primo contatto di questi leader di cartapesta con l’elettorato in rivolta è spesso anche l’ultimo». Si surriscalda il clima politico in Europa, in attesa delle tornate elettorali che decideranno il futuro della moneta unica. Il punto di svolta saranno le presidenziali che si apriranno il 23 aprile in un paese «sempre meno “motore” dell’Unione Europea e sempre più europeriferia». L’elettorato è in rivolta, come già dimostrato dalle primarie del partito repubblicano vinte dal candidato “outsider”, il “filo-russo” François Fillon. «Per scongiurare un ballottaggio tra Fillon e la populista Marine le Pen, l’establishment è corso ai ripari, azzoppando il repubblicano con uno scandalo mediatico» e lanciando verso il ballottaggio il giovane Macron. Ma «la manovra si basa su un calcolo politico clamorosamente sbagliato», dato che Macron proviene dal gruppo Rothschild: i francesi non si lasceranno incantare. Mentre i falchi tedeschi attaccano Mario Draghi e il governatore della Bce ricorda “l’irrevocabilità” della moneta unica, ammettendo però implicitamente che la sua dissoluzione è nell’ordine delle cose, Angela Merkel ipotizza un’Europa a due velocità per liberarsi dal fardello dell’europeriferia. E il governo italiano («forse bluffando, forse alienato dalla realtà») plaude alle proposte di Berlino, come se l’euro-marco non avesse già relegato l’Italia ai margini dell’Europa. La situazione si fa incandescente, scrive Dezzani nel suo blog: «Messa di fronte al fallimento dell’euro come strumento politico per strappare gli Stati Uniti d’Europa (“nein” tedesco agli eurobond, all’unione bancaria, alla transfer-union), l’oligarchia euro-atlantica ha scelto di arroccarsi, difendendo strenuamente le posizioni dall’avanzata dei “populisti”, ossia dei partititi che catalizzano il malessere della società accumulato in sette anni di eurocrisi». [caption id="attachment_22582" align="alignleft" width="300"] Marine Le Pen Front National[/caption] L’apice della tensione sarà certamente toccato nelle elezioni transalpine, dove Marine Le Pen – vicinissima alla vittoria – potrà innescare la dissoluzione dell’Ue. La Francia è un paese-cardine dell’Unione, «è la seconda economia della moneta unica, nonché parte integrante del famigerato “motore franco-tedesco” (da tempo sbiellato)». Il successo dei “populisti” alle prossime presidenziali, dice Dezzani, sancirebbe automaticamente la fine dell’euro e delle istituzioni di Bruxelles, con buona pace delle pretese di irrevocabilità dell’euro ed i sogni di Angela Merkel di un’Europa a più velocità. «Il giorno dopo la vittoria dei populisti francesi, l’Unione Europea arriverebbe al capolinea, imboccando la strada della disgregazione, forse concordata, ma più probabilmente caotica». Da tempo la situazione sta precipitando, con «un capo dello Stato, François Hollande, tra i più impopolari della Quinta Repubblica», poi «un debito pubblico che è lievitato dal 60% al 100% del Pil da quando è stato adottato l’euro», nonché «una bilancia commerciale in cronico disavanzo e una disoccupazione record, pari al 10% della forza lavoro». Perché la Francia possa rimanere agganciata all’euro, «andrebbe anch’essa sottoposta alle dure ricette dell’austerità e della svalutazione interna». Ma la Francia non è l’Italia: «I cugini d’Oltralpe vantano una lunga storia di rivoluzioni e sono naturalmente inclini a ribellarsi se giudicano lo Stato troppo vessatorio. Lo hanno ricordato il piano di esuberi ad Air France, che per poco non è degenerato in un linciaggio dei dirigenti, e le proteste contro il “Jobs Act” francese», il pacchetto Loi Travail, che ha generato «mobilitazioni di massa di lavoratori e sindacati che hanno portato il paese ad un passo dalla paralisi». Dezzani spiega così l’offensiva terroristica (targata Isis) di cui è stata vittima la Francia: una vera e propria «strategia della tensione», nel tentativo di «sedare l’elettorato e soffocare le pulsioni populiste», rafforzando i «partiti di sistema». Dezzani sottolinea la progressione degli eventi: nell’autunno 2013 Hollande inanella un nuovo record di impopolarità; nella primavera 2014 Manuel Valls è nominato primo ministro; nel gennaio 2015 è inaugurata, con la strage di Charlie Hebdo, la lunga scia di attentati «gestita dalla Dgse», l’intelligence francese, «e dai servizi segreti atlantici (Mossad, Cia, Mi6)». Seguono la carneficina del Bataclan, la strage di Nizza e uno stillicidio di attentati minori con cadenza mensile: «Circa 200 persone muoiono nell’arco di due anni, ed è facile attendersi ancora qualche colpo di coda prima delle presidenziali». Sull’onda della strage di Parigi, è dichiarato lo stato d’emergenza (novembre 2015) e la serie quasi interrotta di attentati permette di protrarlo ad ogni scadenza: «Per la prima volta dalla guerra in Algeria, i francesi voteranno quindi in un contesto di limitazioni alle libertà personali». Ma se gli attentati servano a mobilitare 10.000 riservisti, a ripetere il mantra “la Francia è in guerra” e ad iniettare «effimere dosi di popolarità alla presidenza di Hollande», in realtà i consensi dei principali partiti d’establishment «si squagliano come neve al sole», se è vero che «a distanza di un mese dalla carneficina del Bataclan il Front National si impone come prima forza politica alle regionali del dicembre 2015 e si rafforza la certezza che il Fn conquisterà il ballottaggio alle presidenziali del 2017». Se nel 2002 finì al ballottaggio il fascistoide impresentabile Jean-Marie Le Pen, cosa che spinse anche i socialisti a votare per Jacques Chirac, oggi il Front National è però rappresentato dall’accattivante volto della figlia, Marine Le Pen. E, «complice la grande debolezza dei repubblicani (ancora convalescenti dalla presidenza di Nicolas Sarkozy) e la liquefazione dei socialisti, il partito è ben posizionato per raccogliere voti a destra (sicurezza, lotta all’immigrazione, gaullismo anti-Nato) ed a sinistra (difesa dell’industria nazionale, contrasto all’impoverimento post-euro, attacco ai soliti notabili parigini). Le probabilità di una vittoria del Front National aumentano settimana dopo settimana, concretizzando i peggiori incubi dell’establishment euro-atlantico: dopo Donald Trump alla Casa Bianca, Marine Le Pen all’Eliseo». Marine Le Pen sarebbe «favorevole all’Europa della Nazioni, all’uscita dall’euro ed al ritorno al franco, allo svincolamento della Francia dalla Nato (con il probabile avvallo di Donald Trump) ed a rapporti solidi e proficui con la Russia (da cui ha sinora ricevuto finanziamenti per la campagna elettorale)». Dopo Brexit e Trump, la vittoria di Marine sarebbe «il colpo di grazia alla già traballante impalcatura Cee-Ue/Nato su cui basa da 70 anni il dominio angloamericano sul Vecchio Continente». Il potere è già corso ai ripari. Ma, puntando su Macron, secondo Dezzani sta sbagliando i suoi conti. Nell’arco di soli tre mesi, «l’oligarchia euro-atlantica ha mutato la strategia in base all’esito delle primarie, passando dall’iniziale scenario “Alain Juppé versus Marine Le Pen” a quello “Emmanuel Macron versus Marine Le Pen”, sacrificando nel mezzo il repubblicano François Fillon, reo di essere troppo filo-russo ed euro-tiepido: è stata una scelta non solo azzardata, ma quasi certamente anche errata, perché le probabilità di vittoria di Marine Le Pen, anziché diminuire come sperato, sono invece paradossalmente aumentate». Ebbene sì, madame Le Pen avrà l’onore di abbattere il Muro di Bruxelles. Convinzione che Dezzani ricava dalla ricostruzione delle manovre in corso in Francia per tentare di fermare la first lady del Front National. Punto di partenza, «l’impopolarità record di François Hollande e il conclamato sfaldamento del partito socialista», condannato all’esclusione dal ballottaggio. L’establishment punta dapprima sul navigato Alain Juppé, più volte ministro, europeista convinto, ostile a Putin. Ma ci sono ostacoli: «Il primo è Nicolas Sarkozy, la cui eliminazione politica è relativamente facile: è sufficiente rivangare i finanziamenti illeciti ricevuti durante la campagna elettorale del 2012 e l’ex-presidente è neutralizzato». Il secondo ostacolo è François Fillon, ultra-liberista ma indigesto all’élite: contrario al Trattato di Maastricht, critico sull’Ue e sulle sanzioni alla Russia. Ma i sondaggi (quelli veri) rivelano che nessuno di questi candidati può farcela, contro Marine Le Pen. Serve un nuovo personaggio, che sembri un outsider: Emmanuel Macron, 38 anni, già ministro dell’economia, fresco di dimissioni. Le probabilità di vittoria, scrive inizialmente “Le Monde”, sono esigue, perché Macron ha intenzione di correre senza l’appoggio di alcun partito tradizionale: il suo progetto è quello di “superare la sinistra e la destra”. «Già, però “Le Monde” dimentica che Macron dispone di qualche solida amicizia nel mondo della finanza: la banca Rothschild, dalle cui fila uscì a suo tempo il presidente Georges Pompidou». A testimonianza della ribellione che serpeggia tra l’elettorato, le primarie del centrodestra incoronano Fillon, che si impone su Juppé. «Considerato che i socialisti sono matematicamente estromessi dal ballottaggio, si figura quindi un singolare duello tra “les amis de Vladimir Poutine”, Fillon e Len Pen. Il colpo incassato dall’oligarchia euro-atlantica è molto duro, forse anche un po’ troppo, considerata la sua successiva mossa che sembra davvero poco lucida: segare le gambe a François Fillon, per portare al ballottaggio il suo “protégé” Emmanuel Macron». Contro Fillon «è scatenato il solito scandalo mediatico-giudiziario, incentrato sui compensi ricevuti dalla moglie, assunta come assistente parlamentare». Fillon denuncia pubblicamente il “colpo di Stato istituzionale” ai suoi danni, ma il battage della stampa martella senza sosta: «Benché non ci sia nulla d’illegale nella condotta di Fillon, sono forti le pressioni perché si ritiri dalla campagna elettorale. L’ex-primo ministro ha recentemente asserito di non voler gettare la spugna, ma è chiaro che la sua corsa verso l’Eliseo è stata gravemente compromessa, a vantaggio dell’astro nascente di queste ultime settimane, l’ex-banchiere Emmanuel Macron». Tra il 2008 ed 20126, Macron, «già pupillo di quel Jacques Attali che contribuì a scrivere il Trattato di Maastricht», ha lavorato infatti presso la Rothischild & Compagnie. «E ci sono pochi dubbi che dietro la sua fulminea ascesa si nasconda la solita oligarchia finanziaria liberal: quella che tira i fili dell’Unione Europea, quella che sogna il cambio di regime in Russia, quella che aveva scommesso tutto su Hillary Clinton, quella che ha portato Bergoglio al soglio pontificio». È così evidente il nesso tra Macron ed i circoli dell’alta finanza, continua Dezzani, che «gli osservatori, specie se italiani, non possono che sorridere, notando le incredibili analogie tra Macron e l’ex-premier Matteo Renzi, a sua volta espressione di Jp Morgan. Entrambi “rottamatori”, entrambi per il superamento della sinistra e della destra (vedi Partito della Nazione), entrambi “ultimo argine” contro i populismi, entrami “europeisti”, entrambi creati artificialmente in laboratorio, con l’auspicio che l’elettore voti Jacques Attali“la novità” come compera un detersivo pubblicizzato in televisione. Il motto scelto da Macron per la campagna elettorale, “En marche!”, è addirittura quasi la traduzione de “l’Italia riparte” usato dallo sfortunato Renzi». Basta un mese scarso di campagna elettorale perché si imponga, sui media, il “fenomeno Macron”, «il giovane rottamatore che conquista i cuori e le menti degli elettori grazie ai social network, al sorriso accattivante, al superamento delle ideologie e alla retorica liberal». A cronometro, ai primi di febbraio, «escono (dietro suggerimento dei soliti noti) sondaggi sorprendenti. il sorpasso è avvenuto!». Sicché, il ballottaggio del 7 maggio non vedrà più fronteggiarsi i due filo-russi Fillon e Le Pen, ma l’europeista Macron e la populista Le Pen. E poi, perché fermarsi al ballottaggio? “Francia, sondaggio: Macron 65% al ballottaggio contro Le Pen. Fillon si scusa ma va avanti”, titola il “Sole 24 Ore” il 6 febbraio. «L’ex-banchiere della Rothschild & Compagnie ha già vinto, 65% contro 35! Et voilà! Il voto della prossima primavera è solo una formalità: anche la più grande minaccia per l’impalcatura euro-atlantica è stata scongiurata e l’establishment può tirare un sospiro di sollievo. Ma è davvero così?». Dezzani scommette di no: «Supponiamo che i sondaggi siano effettivamente corretti ed il “rottamatore” Macron conquisti il ballottaggio a discapito di François Fillon, dimezzato dagli scandali. La domanda da porsi è: la banca Rothschild, così facendo, ha ridotto le probabilità di una vittoria finale della populista Le Pen? La risposta è no». Anzi, le chance di una vittoria di Marine Le Pen al ballottaggio sono virtualmente in aumento. Per Dezzani, la strategia dell’oligarchia euro-atlantica sta sbagliando tutto, «ennesimo sintomo dell’incapacità delle élite di leggere la realtà: la stessa incapacità già riscontrata in Italia, dove l’enorme capitale politico di Matteo Renzi è stato dilapidato in soli tre anni, fino all’esaurimento totale con la sconfitta referendaria del 4 dicembre». In un ballottaggio tra François Fillon e Marine Len, giocato tutto alla destra dell’arena politica, il candidato repubblicano aveva (e forse ha) qualche possibilità di successo, perché «in grado di intercettare i voti dei socialisti e del centro, sommandoli a quelli dell’Ump/repubblicani». Con Fillon, «l’opinione pubblica avrebbe percepito il ballottaggio come una sfida tra due “outsider”, rendendo più difficile al Front National catalizzare il voto anti-sistema, divenuto sempre più importante in termini numerici». In un ballottaggio tra Macron e Marine Le Pen, invece, «tutto il bacino della destra francese, repubblicana, gollista e nazionalista (in sostanza i due principali partiti politici), confluisce verso il Front National, aprendo le porte dell’Eliseo a Marine Le Pen con una facilità persino maggiore che in duello con Fillon». Non solo: quel ballottaggio «si configurerebbe anche come una sfida tra “le candidat du fric” (il candidato dei soldi) e la populista, tra l’ex-banchiere dei Rothschild e la candidata che raccoglie i voti nelle periferie, tra i notabili di Parigi ed il resto della Francia. Poteva chiedere di meglio il Front National?». Aggiunge Dezzani: «Azzoppando Fillon e scommettendo tutto su Macron, la banca Rothschild & Compagnie ha in sostanza commesso un clamoroso errore politico, frutto di una valutazione completamente distorta della realtà: non c’era modo migliore che aprire le porte dell’Eliseo a Marine Le Pen che schierarle contro un ex-banchiere d’affari, discepolo di Jacques Attali, ministro dell’economia sotto la presidenza Hollande ed espressione del grande capitale internazionale». In più, «circolano voci di imminenti rivelazioni su Emmanuel Macron, compromettenti notizie sui suoi legami con l’alta finanza e/o con la lobby omosessuale: sarebbe, secondo alcune ricostruzioni, un tentativo della Russia di soccorrere il “proprio candidato”, quella Marine Le Pen che promette di liberare la Francia dal giogo dell’euro e della Nato». Morale: «Il Front National vincerà con alte probabilità le elezioni presidenziali, ma non dovrà sdebitarsi col Cremlino», perché «l’assist più prezioso» le è stato involontariamente fornito dai Rothschild e dal loro “candidat du fric”». Fonte: Libre Idee


Fonte: http://www.controinformazione.info/macron-luomo-dei-rothschild-non-fermera-marine-le-pen/

Situazione Samsung Galaxy S7 sull’aggiornamento Nougat all’8 febbraio

Come stanno le cose per il Samsung Galaxy S7 ed il Samsung Galaxy S7 Edge? La questione relativa all’uscita dell’aggiornamento Android Nougat pare sia in una fase di stand-by, al punto che dopo le prime novità riguardanti l’Italia ora bisogna prendere atto che nessuno ha ricevuto l’aggiornamento in questione.

Cosa ne pensa Samsung Italia? Qui di seguito possiamo mostrarvi uno degli ultimi feedback ufficiali che è stato rilasciato direttamente sulla pagina Facebook dell’azienda:

“Ciao Lorenzo, l’aggiornamento è sottoposto alle ultime fasi di test. Non appena in release riceverai una notifica via OTA o verifica in tempo reale con Smart Switch da PC. Ti ricordiamo che puoi sempre seguire le discussioni sulla nostra Community qui https://eu.community.samsung.com/?category.id=it…
Grazie per averci scritto, buona giornata!”.

Insomma dovremo attendere ancora un po’ prima di toccare con mano l’aggiornamento del sistema operativo Android Nougat per Samsung Galaxy S7 e Samsung Galaxy S7 Edge, stando alle ultime notizie emerse sui social.

L'articolo Situazione Samsung Galaxy S7 sull’aggiornamento Nougat all’8 febbraio sembra essere il primo su Geekissimo.



Fonte: http://www.geekissimo.com/2017/02/08/situazione-samsung-galaxy-s7-sullaggiornamento-nougat-all8-febbraio/

ROYAL BLACK MASK: MIRACOLO CONTRO I PUNTI NERI? LA VERITÀ DEFINITIVA: COSA (E COME) FUNZIONA DAVVERO! #YxR0W






Ne avevamo già parlato, ma ultimamente il mondo sembra letteralmente impazzito per le black mask: le maschere nere, di solito del tipo peel off, che si professano un vero e proprio miracolo contro i punti neri.

Le foto, orripilanti, di maschere piene di filamenti sebacei che promettono di purificare la pelle meglio di qualunque altra cosa sia mai stata usata sulla terra, riempiono il web. Ma la domanda che fanno tutti è: funzionano davvero? Come sono fatte? Perché sono apparentemente così efficaci e, nel caso, quali è meglio comprare?

Scopriamo la ROYAL BLACK MASK, tutto quello che c'è da sapere sulla maschera che toglie i punti neri e rende la pelle luminosa e priva di impurità. Conosciamo da vicino questo efficace trattamento di bellezza, scoprendo le migliori maschere in commercio.

 



Per saperne di più ... clicca qui



Gelateria australiana serve fiori di gelato

il gelato a forma di fiore - da facebook
In questi mesi, in Australia è piena estate, e come ci si può aspettare per combattere il caldo in molti decidono di gustarsi un buon gelato. Una gelateria artigianale di Sidney ha deciso di fare un passo in più rispetto al “semplice” gusto, per soddisfare anche l’occhio, grazie a bellissimi gelati a forma di fiore. Servire […]


Fonte: http://notizie.delmondo.info/2017/02/09/gelateria-australiana-serve-fiori-di-gelato/

La gente deve sapere queste cose a proposito di immigrazione



Fonte: http://www.youtube.com/watch?v=gVIVhUOWwKs

Liberarsi del problema dell'ACNE per sempre con BLACK MASK #7ZCaf






Black Mask ha dimostrato un'efficacia notevole nella battaglia contro l'acne e la pelle problematica.

Nella nostra cosmetica si utilizzano solo componenti naturali di classe premium.

La nostra azienda usa metodi moderni e innovativi per realizzare linee di successo nell'ambito della cura della pelle del viso.

Prima di lanciare la vendita, la nostra cosmetica supera un controllo dermatologico e test clinici.

 



Per saperne di più ... clicca qui



Insetti nel naso: cosa c’è di vero nei casi più bizzarri

Tempo fa si parlò di una pianta nata e cresciuta nel polmone di un paziente. Poi si rivelò una bufala, legata al fatto che una pianta non può crescere al buio, perché non è in grado di effettuare la fotosintesi clorofilliana. Ora, però, un’altra notizia desta un certo scalpore e in molti si chiedono quanto possa essere veritiera; ma in questo caso la notizia è fondata, perché affiancata da un video che ne attesta l’autenticità. Il riferimento è a uno strano mal di testa patito da una donna in India, una 42enne di nome Selvi. La signora incolpa lo stress, l’umidità, una temporanea mancanza di liquidi; ma dopo una notte insonne decide di raggiungere una clinica locale dove compiono l’incredibile scoperta: nella sua cavità nasale sta gironzolando uno scarafaggio che le causa, appunto, lo strano dolore al capo.
«Ho sentito inizialmente un formicolio, e poi un forte bruciore agli occhi», rivela la paziente su The New Indian Express, «ma non passava, e alla fine mi sono dovuta rivolgere a dei medici». La donna viene sottoposta a test e radiografie, da cui emerge la presenza di un corpo estraneo nella regione frontale della testa. Entra in azione una sonda che va a perlustrare l’anatomia compresa fra la cavità nasale e la zona sopraorbitale; ed è con grande meraviglia che i fotogrammi analizzati mostrano la presenza di un insetto che pare stare molto bene nel caldo anfratto che si è creato. Gli esperti si interrogano su come sia potuto giungere fin lì e non trovano altra spiegazione se non quella relativa all’ipotesi che l’animale possa essersi introdotto nel corpo di Selvi attraverso le narici; da cui poi avrebbe trovato una strada per addentrarsi ulteriormente nell’organismo della donna.
Per risolvere il problema, i medici sono dovuti intervenire con le pinze chirurgiche e un aspiratore; così hanno rimosso lo scarafaggio restituendo il benessere a Selvi. Congedandosi dalla paziente hanno infine ammesso di non avere mai vissuto un caso simile. Eppure la cronaca riporta più casi di persone finite al pronto soccorso per rimuovere ragni, larve di mosca, o piccole farfalle annidatesi dentro un orecchio. Un celebre caso riguarda anche il mondo dell’arte. Chaim Soutine, infatti, fra i più grandi pittori del Novecento, visse in una condizione di estrema indigenza e in una delle ultime visite che fece per risolvere il perenne problema della gastrite, gli trovarono nascosto nel canale uditivo un nido di cimici.

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA
La riproduzione è consentita esclusivamente con la seguente citazione: Fonte rivistanatura.com

L'articolo Insetti nel naso: cosa c’è di vero nei casi più bizzarri sembra essere il primo su .



Fonte: http://www.rivistanatura.com/insetti-nel-naso-cosa-ce-di-vero-nei-casi-piu-bizzarri/

Allarme valanghe in Abruzzo: rischio “Forte 4” sul Gran Sasso Nord Orientale

Emesso il Bollettino Meteomont relativo al pericolo valanghe sui principali massici della regione Abruzzo. Il bollettino mette in risalto come le precipitazioni attualmente in atto e quelle previste per le prossime 24 ore, nevose sin dalle quote medie, potranno raggiungere forte intensità sul versante nord orientale del gruppo Gran Sasso con cumulate di 60/100 cm a 2000 metri, determinando in questa area un aumento localizzato del grado di pericolo sino a ‘Forte 4’. In presenza di tale situazione, caratterizzata da avverse condizioni metereologiche in atto, le attività al di fuori delle piste battute e segnalate sono sconsigliate.

Il bollettino ricorda a chi esce dalle aree attrezzate dei bacini sciistici regionali, che è sempre necessario dotarsi di attrezzatura per l’auto soccorso (apparecchio Artva, pala e sonda), consultare il bollettino meteorologico, effettuare un’attenta valutazione sul posto prima e durante l’escursione, perché vari fattori creano e o aumentano il pericolo (quantità di neve fresca, vento, pendenza pendio e variazioni di temperatura). Il bollettino ricorda che e’ sempre opportuno non effettuare escursioni al di fuori delle piste battute da soli e neppure in gruppi troppo numerosi. E’ sempre preferibile per un maggior grado di sicurezza, affidarsi ai professionisti della montagna, ossia guide alpine e maestri di sci.

L'articolo Allarme valanghe in Abruzzo: rischio “Forte 4” sul Gran Sasso Nord Orientale sembra essere il primo su Meteo Web.



Fonte: http://www.meteoweb.eu/2017/02/allarme-valanghe-in-abruzzo-rischio-forte-4-sul-gran-sasso-nord-orientale/852181/

Varikostan: Sostanza Rimedio e Trattamento Per Vene Varicose? #oteQ8






Varikostan: Rimedio e Trattamento Per Vene Varicose? – Ci siamo già occupati dell’argomento vene varicose nell’articolo Varicastan: Crema Per Vene Varicose (Prezzo e Opinioni), oggi parliamo dell’evoluzione di questo prodotto, il nuovo Varikostan Crema per vene varicose, un prodotto migliorato ed ancora più efficace. Sul sito ufficiale, www.varikostanitalia.it, viene messo subito in evidenza, oltre la possibilità di comprare questa crema per vene varicose con uno sconto del 24%, quelle che sono le principali proprietà ed i benefici che si ottengono con un utilizzo frequente e regolare di questa crema, ovvero: Un effetto curativo per le ulcere varicose Un ripristino naturale del flusso sanguigno Un rafforzamento delle pareti venose Una riduzione concreta del dolore alle gambe Una riduzione del rischio di formazione di trombi Un miglioramento della funzione delle valvole venose Una riduzione del lieve gonfiore dei tessuti.



Per saperne di più ... clicca qui



Roberta Ragusa news: resti umani femminili di fronte all’isola D’Elba, indagini in corso

resti umani di donna livorno

Roberta Ragusa news: una clamorosa novità, che potrebbe rivelarsi collegata alla misteriosa scomparsa della donna di San Giuliano Terme (Pisa), rivelata dalla trasmissione Chi l’ha visto?, riaccende le speranze che il corpo (o ciò che rimane di esso) della Ragusa possa ancora essere ritrovato.

Il mare avrebbe restituito in queste ore dei resti umani appartenenti ad una donna sulla spiaggia di San Vincenzo, in provincia di Livorno, di fronte all’isola D’Elba. A chi appartengono quei resti? La redazione della trasmissione condotta dalla Sciarelli ha inoltre informato che sarebbero in corso degli approfondimenti investigativi in merito e delle ricerche nelle acque del mare di Livorno.

Intanto c’è attesa per la decisione del tribunale del Riesame, chiamato a pronunciarsi in merito a una spinosa questione: revocare l’obbligo di dimora ad Antonio Logli (condannato in primo grado a 20 anni di carcere per l’omicidio della moglie) oppure inasprire la condanna e ordinare per lui il carcere immediato?

Resta aggiornato in tempo reale!Clicca sui contenuti che più ti interessano:
Breaking News

L'articolo Roberta Ragusa news: resti umani femminili di fronte all’isola D’Elba, indagini in corso sembra essere il primo su UrbanPost.



Fonte: http://urbanpost.it/roberta-ragusa-news-resti-umani-femminili-di-fronte-allisola-delba-indagini-in-corso/

Siria, la Russia ha scaricato a Tartous 50 missili SS-21 Tochka

Mosca non conferma né smentisce. Si tratterebbe della più grande fornitura missilistica mai avvenuta tra Siria e Russia Secondo fonti locali , i missili sarebbero arrivati nel porto di Tartus due giorni fa, ove sono stati scaricati ed avviati al loro posizionamento. Difficile individuare quale sia la versione del sistema d’arma a corto raggio arrivato in Siria. Fino ad ora non ci sono state conferme da parte del Ministero della Difesa di Mosca e del suo portavoce. No comment – ha dichiarato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov – non dispongo di queste informazioni. Il missile a corto raggio SS-21 Tochka, designazione Nato Scarab, è il successore del sistema 9K52 Luna-M/Frog-7. Entrato in servizio nel 1975, il missile 9K79 Tochka utilizza un sistema di navigazione inerziale che corregge la traiettoria del razzo grazie a giroscopi interni e sensori di movimento. La seconda versione Tochka-U/ Scarab-B, entrata in servizio nel 1989, è in grado di colpire bersagli ad una distanza massima di 120 chilometri con una Cep, o probabilità di errore circolare di 90 metri. Implementa un sistema di guida GPS e radar nella fase terminale. L’ultima versione, Scarab-C, dovrebbe avere un’autonomia di 170 chilometri con una Cep di 70 metri. Pronto al lancio in quindici minuti, ne richiede altri venti per la fase di ricarica. Teoricamente, un missile Tochka è equipaggiato con una testata convenzionale da 264 chili di esplosivo ad alto potenziale o fino a 50 munizioni a grappolo. L’SS-21 può essere riconfigurato per ospitare una testata nucleare tattica AA-60, con potenza scalare compresa tra i dieci ed i sessanta kilotoni e chimica. Tutte le brigate missilistiche russe equipaggiate con il Tochka, saranno riconvertite con il più moderno e preciso Iskander-M. Reggimenti missilistici Iskander sono stati schierati a Kaliningrad, enclave russa tra Polonia e Lituania con accesso diretto al mar Baltico, in risposta all’espansione della NATO ed all’imminente entrata in servizio dello scudo di difesa missilistica degli Stati Uniti in Europa. I missili Iskander-M in Siria I sistemi balistici ad alta precisione con capacità nucleare ed ottimizzati per l’utilizzo a distanza ravvicinata, sono schierati nella base aerea di Hmeimim, in Siria. Lo scorso dicembre, sono stati identificati due lanciatori e fino a sei missili sotto le reti mimetiche. I due missili possono essere lanciati in 16 minuti ed in quattro minuti in caso di prontezza operativa. Il secondo missile può essere lanciato in meno di 50 secondi. È quasi impossibile anticipare il lancio di un missile Iskander-M a causa della mobilità del sistema. La prima indiscrezione sulla presenza Iskander risale al 20 marzo scorso, quando i satelliti della Airbus Defence and Space identificarono i sistemi d’arma. Una settimana dopo, il canale russo Zvezda TV effettuò uno speciale dalla base di Hmeimim: sullo sfondo erano chiaramente visibili due TEL (transporter erector launcher). La versione interna o M ha una gittata massima dichiarata di 480 km, in fase di test la possibilità di estendere il raggio ben oltre i 500 km, con una Cep di dieci metri. Il sistema di navigazione indipendente non è influenzato dalle condizioni climatiche avverse. Capace di una velocità massima di 7mila km/h, l’Iskander nella fase terminale del volo si affida ad una guida optoelettronica, compiendo brusche manovre per eludere le difese aeree e rilasciando esche per ingannare i radar nemici. La notizia dell'arrivo in Siria di questi missili è stata diffusa dal network televisivo di R.Murdoch, FOX News, con dichiarazione di un ufficiale dell'Esercito Usa. La Russia ha considerato la possibilità di fornire i missili Iskander alle truppe regolari siriane, ma si è astenuta dal procedere a causa delle preoccupazioni di Israele. E’ impossibile stabilire la variante Iskander schierata che potrebbe essere sia balistica che da crociera. Tutti i sistemi Iskander in Siria sono gestiti dal personale russo. Sicuramente questo costituisce un forte potenziamento delle difese siriane di fronte alla possibilità di aggressioni da parte di terzi, certamente non da parte dell'ISIS o dei gruppi terroristici che non hanno queste capacità tattiche. Gli equilibri di forze nell'area sono decisamente mutati da quando le forze militari russe  sono  intervenute  in Siria. Fonti varie


Fonte: http://www.controinformazione.info/siria-la-russia-ha-scaricato-a-tartous-50-missili-ss-21-tochka/