mercoledì 18 gennaio 2017

Bocciate Amazon e Netflix: non investono abbastanza nelle rinnovabili ​

I colossi del web non investono ancora a sufficienza nelle energie rinnovabili. È questo quanto sostiene Greenpeace nel suo rapporto “Clicking Clean: Who is Winning the Race to Build a Green Internet?”, che ha preso in analisi la percentuale di energia pulita con la quale le grandi compagnie alimentano il proprio business.

Graphics to accompany Greenpeace's report “Clicking Clean: Who is Winning the Race to Build a Green Internet?"
La svolta verso le rinnovabili è una necessità, dal momento che nel 2012 il settore dell’Information Technology ha utilizzato il 7% della elettricità globale. Si tratta di una quota destinata ad aumentare, che va di pari passo con l’incremento del traffico internet globale. Secondo le stime, si prevede, infatti, che nel 2017 la percentuale di energia impiegata dal comparto IT supererà addirittura il 12%.
Per quanto riguarda le percentuali, nel 2015 lo streaming video ha pesato per il 63% sul traffico totale del web, cifra questa che secondo le previsioni 2016 di Cisco Network Traffic dovrebbe raggiungere l’80% entro il 2020.

Male Amazon e Netflix​

Tra le imprese che hanno fatto registrare i risultati peggiori ci sono il colosso dell’E-Commerce Amazon, Samsung e Netflix.
«Nonostante gli annunci in fatto di rinnovabili, Amazon continua a mantenere i suoi clienti all’oscuro riguardo alle proprie decisioni energetiche – ha commentato a riguardo Luca Iacoboni, responsabile campagna Clima ed Energia di Greenpeace Italia –. Si tratta di un comportamento alquanto preoccupante, soprattutto se teniamo conto che l’azienda sta allargando le proprie attività in aree geografiche in cui sono utilizzate prevalentemente energie sporche».

Graphics to accompany Greenpeace's report “Clicking Clean: Who is Winning the Race to Build a Green Internet?"

Tra le maglie nere della classifica c’è anche Netflix, azienda che opera nella distribuzione via Internet di film. Secondo i dati di Cisco Network Traffic, nel 2015 lo streaming di video ha pesato per il 63% sul traffico totale del web, percentuale destinata a raggiungere l’80% entro il 2020.

Proprio nel 2015, Netflix aveva espresso la propria intenzione di controbilanciare completamente le proprie emissioni di CO2. Tuttavia, a seguito di un’analisi più attenta, è stato in seguito appurato come l’azienda stesse solamente comprando crediti di compensazione delle emissioni, senza tuttavia aumentare gli investimenti in energie rinnovabili.
«Netflix è uno dei più grandi attori della galassia di Internet e gioca un ruolo chiave nel decidere con quale energia questo settore vada alimentato – ha concluso Iacoboni –. Per questo deve riuscire a giocare un ruolo di primo piano e garantire che la sua crescita sia alimentata da energia green, non da combustibili fossili».

Le compagnie virtuose

Non mancano però gli esempi virtuosi, come quelli di Apple, Google, Facebook e Switch (quest’ultima azienda leader a livello mondiale nel settore dei data center) che stanno compiendo grandi passi in avanti verso l’obiettivo di alimentarsi al 100% con energia green.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
La riproduzione è consentita esclusivamente con la seguente citazione: Fonte rivistanatura.com

L'articolo Bocciate Amazon e Netflix: non investono abbastanza nelle rinnovabili ​ sembra essere il primo su .



Fonte: http://www.rivistanatura.com/amazon-e-netflix-non-investono-rinnovabili-%E2%80%8B/

Nessun commento:

Posta un commento