venerdì 21 ottobre 2016

USA, massiccio attacco DDoS: disagi e disservizi per Twitter, Spotify e Amazon

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Sono decine i servizi che hanno riscontrato problemi dopo l'attacco al provider DNS Dyn. [...]

Autore: qwerty | Categoria: Scienza e Tecnologia | Voti: 1 - Commenti: 0


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Epic Games conferma che Unreal Engine 4 supporterà Nintendo Switch

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Anche Unreal Engine 4 sarà al servizio di Nintendo Switch. Dopo l'annuncio delle terze parti che supporteranno Nintendo Switch, Epic Games ha confermato ufficialmente che Unreal Engine 4 supporter... [...]

Autore: SanAndreas | Categoria: Scienza e Tecnologia | Voti: 1 - Commenti: 0


Fonte: http://www.blog-news.it/metapost/epic-games-conferma-che-unreal-engine-supporter-nintendo-switch

Sondaggi PD, è boom per il partito di Renzi, +1,6% in una settimana per SWG

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Sondaggi PD, il partito di Renzi sale del 1,6% in una sola settimana, in calo sia Movimento 5 Stelle, che Forza Italia e Lega Nord [...]

Autore: votAntonio | Categoria: Politica | Voti: 6 - Commenti: 0


Fonte: http://www.blog-news.it/metapost/sondaggi-boom-per-partito-renzi-una-settimana-per-swg

Prendere Mosul può aiutare Hillary Clinton. Rinunciando ad Aleppo

di Alfredo Mantici

 

Il 19 e 20 ottobre due successive tregue, la prima di dodici ore e la seconda di tre giorni, proclamate rispettivamente dai russi e dalle forze di Bashar Al Assad, hanno consentito l’apertura di corridoi umanitari nella parte nord-orientale della città assediata di Aleppo, tuttora sotto il controllo delle milizie islamiste del Fronte Jabhat Al Nusra (che ha recentemente cambiato nome in Jabhat Fateh Al Islam), dove sono rimasti intrappolati 275.000 abitanti della città.

 

La televisione di stato siriana ha mandato in onda le immagini di decine di autobus in attesa presso i due varchi aperti, pronti ad accogliere sia i civili che i miliziani disposti ad arrendersi. L’esercito di Damasco accusa i ribelli di bloccare il trasferimento dei civili verso le aree controllate dai lealisti, preferendo usarli come scudi umani. L’accusa è stata indirettamente confermata da un portavoce degli jihadisti, citato dall’agenzia Reuters, che nella giornata del 20 ottobre ha dichiarato che le forze ribelli si oppongono al passaggio dei civili verso le zone sicure perché se le aree sotto attacco vengono svuotate dei civili, Mosca e Assad potrebbero completare la conquista della città, rendendo molto chiaro che le formazioni armate ribelli contano proprio sulla presenza dei civili nelle aree da loro controllate, per fermare l’offensiva delle forze governative.

 

Siria_Russia(Mosca, 19 ottobre 2016: il briefing del generale russo Rudskoy sulle operazioni in Siria)

 

 

La tregua impossibile ad Aleppo

Nelle vicinanze dei corridoi umanitari, come risulta dalle immagini diffuse dall’emittente televisiva siriana Mayadeen, camion militari siriani dotati di altoparlanti diffondono appelli ad approfittare della tregua con questo tenore: “Garantiamo un passaggio sicuro. Approfittate di questa opportunità e salvate le vostre famiglie… Noi garantiamo un rifugio, pasti caldi e assistenza medica per tutti. I ribelli abbandonino le armi. Ripetiamo, questa è l’ultima opportunità”.

 

Dal fronte anti-Assad la risposta è stata però negativa: non soltanto gli incroci dove sostavano gli autobus pronti per l’evacuazione dei civili sono stati bombardati a colpi di mortaio provenienti dalla parte assediata della città, ma il portavoce di Al Nusra Abu Obeida Al Ansari, ha dichiarato bellicosamente alla Reuters: “Stiamo aspettando il segnale per dare avvio alla battaglia decisiva che sorprenderà sia il regime sia il suo esercito”.

 

Putin(Il presidente russo Vladimir Putin)

 

Insomma, sembra che la sorte dei civili di Aleppo interessi soltanto all’inviato speciale delle Nazioni Unite, Staffan De Mistura, il quale da settimane tenta invano di trovare una via d’uscita a quella che si annuncia come una prossima, certa, catastrofe umanitaria. Solo nelle tre settimane trascorse dall’ultima tregua fallita, nell’area nord-orientale di Aleppo sono morti 370 civili e oltre 1.200 sono rimasti feriti, in gran parte rimasti privi di assistenza sanitaria.

 

Lo strabismo USA che guarda solo a Mosul

La diplomazia americana sembra da qualche giorno stranamente silenziosa sulla sorte della città siriana, mentre gli sforzi militari USA sembrano polarizzati esclusivamente sull’offensiva che il governo iracheno ha lanciato nei giorni scorsi per liberare Mosul, la seconda città per importanza dell’Iraq, occupata fin dall’estate del 2014 dalle truppe del Califfato. Secondo il sito israeliano Debka File, generalmente ritenuto bene informato in quanto “vicino” ai servizi segreti di Tel Aviv, “la retorica bellicosa di Washington sulla situazione della disgraziata città di Aleppo non esprime alcuna intenzione da parte dell’amministrazione Obama di intervenire per fermare le stragi: Obama ha la mente rivolta altrove”.

 

Obama_Clinton(Obama e Hillary Clinton alla convention democratrica di Philadelphia, 26 luglio 2016)

 

 

L’analisi di Debka sostiene che, dopo il fallimento dei colloqui di pace in Siria tra il segretario di Stato John Kerry e il suo omologo russo, Sergei Lavrov, il presidente Obama avrebbe deciso il totale disimpegno americano dal teatro siriano, per concentrare tutti gli sforzi sull’Iraq e sulla liberazione di Mosul. Questa, nelle intenzioni del presidente americano uscente, dovrebbe realizzarsi entro le prossime settimane, giusto in tempo per dimostrare agli americani l’impegno diretto e risolutivo dell’amministrazione Obama nella lotta contro l’ISIS, aiutando così la corsa elettorale di Hillary Clinton con un successo militare in Iraq e mettendo i bastoni tra le ruote della campagna presidenziale di Donald Trump (uno dei cavalli di battaglia del tycoon è proprio l’inerzia fin qui dimostrata dalla Casa Bianca nella guerra al Califfato).

 

La lotta all’ISIS in chiave elettorale

In sostanza, Barack Obama – forse memore di quando, durante la guerra di secessione, la conquista della roccaforte confederata di Atlanta da parte delle forze nordiste nell’autunno del 1864 assicurò la rielezione ad Abraham Lincoln – mira a conseguire a Mosul un successo militare spendibile durante le ultime battute della campagna elettorale dal candidato del suo partito, lasciando ai russi campo libero ad Aleppo. É un’ipotesi suggestiva e abbastanza fondata, visto che la posta in campo non è mai stata la Siria ma la Casa Bianca.

 

SIRIA_mappa

 

Un’ipotesi alla quale forse crede anche Vladimir Putin, che non a caso ha dato ordine alla flotta russa del Baltico, compresa la portaerei Admiral Kuznetzov, di trasferirsi a tutta velocità nel Mediterraneo per prendere parte alle operazioni in Siria. Mosul e Aleppo diventano così due tappe non tanto della lotta contro l’ISIS, quanto piuttosto del grande gioco” tra Mosca e Washington e, quel che è peggio, due carte da giocare nella campagna elettorale americana. Con tanti saluti alle popolazioni assediate e agli appelli “umanitari” dell’ONU.

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Fonte: http://www.lookoutnews.it/siria-aleppo-scontro-usa-russia/

Cambia qualcosa se Trump non ammette la sconfitta?

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Da alcuni giorni ormai il candidato Repubblicano alla presidenza americana Donald Trump dice che potrebbe non accettare il risultato delle elezioni dell’8 novembre perché secondo lui saranno “truccate” dai media e dai Democratici, e ci saranno irregolarità nelle procedure di voto. Lo ha detto durante il terzo dibattito con Hillary Clinton, la candidata Democratica, e senza portare prove concrete a [...]

Autore: ilPostino | Categoria: Esteri | Voti: 1 - Commenti: 0


Fonte: http://www.blog-news.it/metapost/cambia-qualcosa-trump-non-ammette-sconfitta

Le telecamere negli asili non sono la soluzione, ma hanno lo scopo di velocizzare le indagini

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I comportamenti aggressivi e violenti, specialmente quando si rivolgono a soggetti fragili come i bambini, i disabili e gli anziani, come registrano purtroppo alcuni episodi di cronaca che talvolta leggiamo, ci indignano profondamente e ci spingono a chiedere di intervenire con l'occhio della videocamera per sentirci più tranquilli. Sentiamo necessario estromettere quella emotività incontrollata e [...]

Autore: HuffPo | Categoria: Politica | Voti: 3 - Commenti: 0


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Nord Iraq, lo Stato Islamico reagisce: Kirkuk sotto attacco

Kirkuk, considerata la roccaforte del Kurdistan iracheno insieme alla de facto capitale Erbil, è stata attaccata all’alba di stamani da un numero imprecisato di miliziani dello Stato Islamico. Se inizialmente sembrava un attentato kamikaze sul modello di quanto visto in Turchia nei mesi scorsi, con il passare delle ore ci si è resi conto che invece la portata di quest’azione dimostrativa è ben più ampia del previsto.

 

Sarebbero cinquanta i jihadisti che stamattina sono entrati in azione in centro, attaccando vari edifici governativi dove almeno sei agenti di polizia sono morti, e occupando una centrale elettrica a Dibis, dove a morire sarebbero stati per il momento 16 dipendenti. Gli uomini di Al Baghdadi hanno usato divise e auto della polizia per ingannare i controlli.

 

Il capo della polizia Sarhad Qadir ha riferito alla BBC che un kamikaze e altri combattenti hanno attaccato edifici della polizia e la sede di un partito politico: “Tutti i militanti che hanno attaccato l’edificio di emergenza della polizia e il vecchio edificio della direzione della polizia di Kirkuk sono stati uccisi, ma un certo numero di militanti è ancora nel distretto di Dumez” ha riferito Qadir.

 

Poche ore dopo l’assalto iniziale, testimoni hanno riferito che i militanti stavano camminando apertamente per le strade della città, e secondo i primi rapporti avrebbero ucciso qui altri 16 civili. L’attacco separato dell’ISIS a Dibis, governatorato di Kirkuk, è stato un attentato suicida contro una centrale elettrica iraniana in costruzione.

 

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Dopo gli attacchi di stamattina, Kirkuk è stata completamente isolata: le forze Peshmerga non consentono l’ingresso a nessuno ai check point d’ingresso nella città irachena, e affermano di aver decretato il coprifuoco. Centinaia di camion sono stati bloccati fuori della città e ora formano una coda di 5 chilometri, mentre vengono lasciati entrare solo mezzi militari.

 

Diversi veicoli carichi di civili armati, secondo fonti dell’ANSA, starebbero entrando a Kirkuk al seguito delle forze Peshmerga, per stanare gli ultimi jihadisti rimasti in città. Da Erbil verso Kirkuk sono confluiti blindati e pick-up curdi armati di mitragliatrici pesanti.

 

Kirkuk

 

L’assalto dello Stato Islamico a Kirkuk è chiaramente una mossa pensata per alleggerire la pressione sul fronte di Mosul, dove i Peshmerga conducono la battaglia per la riconquista della città sunnita (insieme alle forze irachene) premendo da nordest, e dove hanno già conquistato l’avamposto di Bartella. L’azione dell’ISIS contro Kirkuk è tesa ad aumentare il morale dei combattenti del Califfato, che oggi sono sotto pressione come mai prima d’ora nei territori da loro conquistati nel 2014.

 

Il governatore di Kirkuk, Najm al-Din Karim ha affermato che la situazione sarebbe tornata sotto controllo, mentre altri testimoni affermano che la battaglia in città è ancora in corso di svolgimento.

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Fonte: http://www.lookoutnews.it/iraq-kirkuk-isis-attacco/

E-Cig Diary per Android – l’app per gli amanti delle sigarette elettroniche

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E-Cig Diary è l'applicazione più completa sulle sigarette elettroniche disponibile attualmente sul Google Play. INFO + DOWNLOAD [...]

Autore: xantarmob | Categoria: Scienza e Tecnologia | Voti: 1 - Commenti: 0


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La clericalata della settimana, 42: il Governo

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La clericalata della settimana è dei deputati leghisti Simonetti, Fedriga, Allasia, Busin, Castiello, Grimoldi, Guidesi, Pini, Saltamartini che hanno avanzato una proposta di legge per imporre il crocifisso negli uffici pubblici. [...]

Autore: suffragette | Categoria: Politica | Voti: 6 - Commenti: 0


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Come fare Screenshot su Google Pixel & Google Pixel XL

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Come fare Screenshot su Google Pixel & Google Pixel XL, se siete i proprietari del Google Pixel & Google Pixel XL, questa guida vi mostrerà come si può fare uno screenshot con esso. Lo screenshot è diventato una delle più utilizzate funzionalità integrate di Android. [...]

Autore: supermorgana | Categoria: Scienza e Tecnologia | Voti: 1 - Commenti: 0


Fonte: http://www.blog-news.it/metapost/come-fare-screenshot-google-pixel-google-pixel-1

La Camera deve decidere se dimezzare lo stipendio dei parlamentari

La prossima settimana arriva in Aula una proposta di legge per alleggerire la busta paga degli eletti. La relatrice è la 5 Stelle Lombardi. Previsto un taglio netto dell’indennità e la pubblicazione online di tutte le spese rimborsate. «Ci saranno maggiori risparmi rispetto alla riforma di Renzi» [...]

Autore: voxpopuli | Categoria: Politica | Voti: 5 - Commenti: 0


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Amedeo Minghi, nuovo album “La bussola e il cuore”: Audio e Tracklist

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Anticipato dal singolo Com’è bello il mondo, arriva nei negozi di dischi e in digital download dal 14 Ottobre, il nuovo disco di Amedeo Minghi intitolato La bussola e il cuore. Il cofanetto, volto a celebrare i cinquant’anni di carriera del cantautore romano, comprende 3 CD: La bussola che contiene dieci brani inediti, Il cuore con i suoi più grandi successi rivisitati ed, infine, Mappe con venti [...]

Autore: Asia84 | Categoria: Cultura e Spettacoli | Voti: 1 - Commenti: 0


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Emma Bonino a Nemo: "Il tumore? Credo che se ne sia andato"

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Le parole di Emma Bonino a Nemo. Intervistata da Enrico Lucci, sul tumore dice: "Credo che se ne sia andato" [...]

Autore: Articolo3 | Categoria: Politica | Voti: 7 - Commenti: 0


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Roma, Anac: “Retribuzione Romeo legittima”. Ma Cantone invita alla “ragionevolezza” negli stipendi

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Secondo il parere dell’Anac, la retribuzione del capo della segreteria di Virginia Raggi Salvatore Romeo è legittima. Ma al tempo stesso si invita alla “ragionevolezza” negli stipendi. L’agenzia Adnkronos ha pubblicato stralci del documento con cui l’Anticorruzione si è espressa sulla nomina più volte contestata nelle scorse settimane, documento che non è mai stato diffuso … [...]

Autore: votAntonio | Categoria: Politica | Voti: 1 - Commenti: 0


Fonte: http://www.blog-news.it/metapost/roma-anac-ldquo-retribuzione-romeo-legittima-rdquo-cantone-invita-alla-ldquo-ragionevolezza-rdquo-negli-stipendi

Roma, Anac: “Retribuzione Romeo legittima”. Ma Cantone invita alla “ragionevolezza” negli stipendi

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Secondo il parere dell’Anac, la retribuzione del capo della segreteria di Virginia Raggi Salvatore Romeo è legittima. Ma al tempo stesso si invita alla “ragionevolezza” negli stipendi. L’agenzia Adnkronos ha pubblicato stralci del documento con cui l’Anticorruzione si è espressa sulla nomina più volte contestata nelle scorse settimane, documento che non è mai stato diffuso … [...]

Autore: votAntonio | Categoria: Politica | Voti: 1 - Commenti: 0


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Padova, Bitonci contro il consigliere “traditore”. E in consiglio la maggioranza si scatena: “Pezzente, pezzo di m…”

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La claque era nutrita e piuttosto ben organizzata. Un profluvio di cartelli a senso unico, agitati nella sala del consiglio comunale di Padova: “Avanti sindaco Bitonci” “Continua così sindaco” “I padovani sono con te sindaco” “Grazie per quello che fai per i padovani” “Sindaco stai facendo un miracolo”. Si agitavano i vessilli di Fratelli d’Italia, … [...]

Autore: votAntonio | Categoria: Politica | Voti: 3 - Commenti: 0


Fonte: http://www.blog-news.it/metapost/padova-bitonci-contro-consigliere-ldquo-traditore-rdquo-consiglio-maggioranza-scatena-ldquo-pezzente-pezzo-hellip-rdquo

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Autore: votAntonio | Categoria: Politica | Voti: 3 - Commenti: 0


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Indonesia, l’orgoglio folle dei terroristi condannati

di Luciano Tirinnanzi

@luciotirinnanzi

 

Due condanne contro la jihad indonesiana hanno messo in carcere due sospetti fiancheggiatori dello Stato Islamico che il 14 gennaio 2016 hanno seminato il panico nelle strade di Giacarta, quando il centro della capitale è stato colpito da una serie di attacchi kamikaze, esplosioni e sparatorie portati da un commando composto da circa dieci uomini, cinque dei quali sono stati uccisi.

 

Ma quel che colpisce di queste sentenze – Dodi Suridi, 23 anni, sostenitore dello Stato Islamico, è stato condannato a dieci anni di reclusione per aver confezionato una delle bombe utilizzate il giorno dell’attentato, mentre Ali Hamka, 48 anni, è stato condannato a quattro anni per aver fornito di armi e munizioni per l’attacco – è la serenità con la quale entrambi hanno accolto il verdetto. Sorridenti, orgogliosi, si sono presentati in aula alzando a favore di telecamera il dito al cielo in riferimento ad Allah, un tipico gesto degli islamisti che intendono indicare il loro rispetto e la loro fede nell’unico dio.

 

Dodi Suridi (foto in apertura) ha dichiarato di accettare la condanna perché fa parte “del rischio di essere un terrorista”, e Ali Hamka (nella foto in basso) mentre veniva portato via dalla corte ha gridato Allahu akbar, Dio è grande, e ha sorriso ai giornalisti presenti in tribunale, consapevole di quanto vere fossero le parole del giudice Achmad Fauzi, quando ha dichiarato che le azioni di questi uomini avevano “disturbato la comunità e scosso la vita della nostra nazione”.

 

Ali_Hamka_ISIS(Ali Hamka)

 

Il comportamento temerario dei due terroristi è l’ennesima dimostrazione dell’orgoglio folle che accompagna i “martiri di dio” nel loro percorso verso la morte o, quantomeno, il carcere duro. Sembra che per questi soggetti valga più una condanna che un’assoluzione. Il perché gli psicologi provano a spiegarlo da tempo, arrivando a conclusioni tuttavia parziali.

 

Corrado De Rosa, psichiatra e autore del libro Nella mente di un jihadista (Corriere della Sera), spiega così laloro psicologia: “Va letta in una logica di gruppo: è impossibile separare le condotte dei jihadisti dal contesto che le ha determinate. Uno dei loro meccanismi di difesa è la proiezione. Sono mossi da un narcisismo insano che spinge alla ricerca di gratificazione a tutti i costi”.

 

Il terrorismo nel Sud-Est asiatico

Mentre Suridi e Hamka comparivano in tribunale, a Giacarta un uomo armato di machete e di bandiera dello Stato Islamico si è scagliato contro alcuni ufficiali di polizia, prima di essere da loro ucciso, a riprova di come la questione terrorismo islamico sia una sfida ormai quotidiana.

 

In Indonesia, la nazione con il più alto numero di musulmani al mondo, prevale un Islam moderato. Anche se le analisi dei flussi di foreign fighter verso Siria e Iraq degli ultimi mesi hanno confermato la presenza di diversi militanti indonesiani. Anche Malesia e Singapore si trovano oggi a fronteggiare una minaccia islamista che, sebbene non ancora fuori controllo, dimostra come il problema sia concreto anche nel Sud-Est asiatico.

 

Abu Bakar Bashir(Abu Bakar Bashir, leader di Jemaah Islamiya)

 

Secondo le divisioni antiterrorismo dell’Indonesia e della vicina Malesia, negli ultimi tempi la leadership di Jemaah Islamiya avrebbe avviato un progetto d’integrazione con il gruppo con base nelle Filippine Abu Sayyaf al fine di creare una fazione “distaccata” dello Stato Islamico nel Sud-Est asiatico, sfruttando i diffusi focolai di tensione nazionalista ed etnico-religiosa presenti nella regione. Ne sarebbe promotore un ex docente universitario, Mahmud Ahmad, già finito nella lista nera delle autorità malesi dall’aprile del 2014. Altra figura ricercata dalle autorità indonesiane è il militante islamista Abu Wardah, conosciuto negli ambienti radicali come “Santoso”. Rifugiato nella giungla dell’isola di Sulawesi, l’uomo è considerato tra i sostenitori più influenti dello Stato Islamico in Indonesia.

 

L’ultimo attacco terroristico a Giacarta si era verificato nel 2009, quando vennero presi di mira gli hotel Marriott e Ritz (9 morti). In precedenza, nell’ottobre del 2002, sull’isola di Bali nella zona turistica di Kuta tre esplosioni simultanee causarono la morte di 202 persone. All’epoca i sospetti caddero immediatamente sul gruppo islamista Jemaah Islamiya, il cui leader, l’influente Abu Bakar Bashir, ha giurato fedeltà al Califfo Abu Bakr Al Baghdadi tradendo la storica alleanza con Al Qaeda.

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Lampo Candreva: l'Inter soffre, vince di misura e salva la panchina di de Boer

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Costretta a vincere per non salutare anzitempo l'Europa, l'Inter ha sofferto contro il Southampton prima di trovare il guizzo vincente nella ripresa. Dopo la rete dell'ex laziale, espulsione di Brozovic e assalto finale degli inglesi. De Boer vince la prima in Europa e salva la panchina. [...]

Autore: Gatchaman | Categoria: Sport | Voti: 1 - Commenti: 0


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Unesco: passa la risoluzione sulla Spianata delle Moschee. Proteste di Israele

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Il provvedimento richiama Israele al rispetto dello status quo concordato dopo il '67 [...]

Autore: Pennybags | Categoria: Politica | Voti: 4 - Commenti: 0


Fonte: http://www.blog-news.it/metapost/unesco-passa-risoluzione-sulla-spianata-delle-moschee-proteste-israele