domenica 13 novembre 2016

Zucchine gratinate con menta e pecorino

zucchini-gratinate

Avete degli ospiti improvvisi? Dovete preparare un buffet per tante persone? O semplicemente state tornando a casa stanche e non avete voglia di cucinare?

Questa ricetta è velocissima e vi basteranno pochi, semplici ingredienti.

Ingredienti
Zucchine
Pan grattato
Pecorino
Olio d’oliva
Sale grosso
Pepe
Menta

Preparazione
Tagliate a metà le zucchine, sia orizzontalmente che longitudinalmente, in modo da ottenere 4 pezzi per ognuna.
Prendete una teglia, cospargetela di olio e riponetevi le zucchine, appoggiandole dal lato della buccia, con la polpa verso l’alto.
Versate un filo d’olio e ricopritela con tutti gli ingredienti, uno strato alla volta, preferibilmente in quest’ordine: sale grosso, pepe, menta, pan grattato, pecorino e, di nuovo, un filo d’olio.
Infornate per circa mezzora in forno a 180°… et voilà!

Le vostre zucchine gratinate sono pronte. Potete gustarle anche fredde, inserendo questo piatto nel menù del vostro buffet.

Buon appetito!

 

Fonte fotografica | sbs.com.au

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F1 Brasile: Hamilton vince. Raikkonen paura

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F1, la gara di oggi in Brasile è finita con la vittoria di Lewis Hamilton. F1, Lewis Hamilton ha vinto il Gp di Brasile sotto una pioggia incestante. Il pilota ha combattuto fino alla fine in un Gran Premio costellato di botte ed uscite. Grande paura per Raikkonen pilota della Ferrari uscito a gran velocità. In molti avevano paura della salute del pilota. Alla fine, del 71 giro, Lewis Hamilton ha [...]

Autore: gigia78 | Categoria: Sport | Voti: 1 - Commenti: 0


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Se Zuckerberg avvelena prima Clinton e poi Renzi

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Farà Renzi la stessa fine di Hillary Clinton? Se è vero che l'assunzione del rischio Donald è stata la risposta della classe media americana impoverita alla supponente candidata di Wall Street, qualche timore per il destino del nostro Matteo dovrebbe affiorare in casa Pd. Non si bacia senza conseguenze la pantofola dei coniugi Moratti alla cena milanese per la raccolta fondi a favore del Sì. Una t [...]

Autore: HuffPo | Categoria: Politica | Voti: 3 - Commenti: 0


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Ritratto di Alicia Galant di Frida Kahlo: analisi completa dell’opera

Ritratto di Alicia Galant di Frida Kahlo: analisi completa dell’opera
ArteWorld.

Oggi conosceremo uno dei primi lavori realizzati da Frida Kahlo, popolare artista appartenente al mondo dell’arte contemporaneo. Frida Kahlo è stata una delle più prolifiche ed importanti artiste del Novecento, e tra i suoi lavori più importanti, abbiamo già analizzato l’Autoritratto con Bonito Lacrime di noci di cocco. Nelle prime fasi della sua carriera artistica, Frida realizzò anche il Ritratto di Alicia Galant, ed oggi ti parlerò proprio di questo lavoro.

Qui potrai leggere tutte le informazioni sul Ritratto di Alicia Galant, come data di realizzazione, dimensioni, luogo di conservazione ed analisi dell’olio su tela.

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“Ritratto di Alicia Galant” Frida Kahlo

Data di realizzazione: 1927

Dimensioni: 107 x 93 cm

Dove si trova: Dolores Olmedo Patiño Museum, Città del Messico, Messico

Questo è uno dei primissimi quadri realizzati da Frida Kahlo; quest’ultima, quando cominciò a dipingere, si dedicò alla realizzazione di ritratti, con protagonisti soprattutto, amici e membri della famiglia.

Alicia Galant era un’amica di Frida, e così quest’ultima si diede immediatamente da fare per realizzare un ritratto della donna.

Si tratta di un ritratto stilizzato della donna, con delle forme molto allungate e con uno stile pittorico che ricorda molto, quello degli artisti del Rinascimento, come il Bronzino, il Parmigianino e Sandro Botticelli, i quali erano artisti molto ammirati da Frida.

La posa del soggetto in quest’opera, ricorda molto quelle delle donne aristocratiche dei secoli scorsi, e probabilmente era ispirata ad un importante ritratto realizzato proprio dal Bronzino ed intitolato Eleonora di Toledo.

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“Ritratto di Eleonora di Toledo” Agnolo Bronzino

Il chiarore della pelle di Alicia è in netto contrasto con lo scuro ambiente circostante, che lascia presupporre l’influenza dell’Art Nouveau nello stile di Frida.

In quegli anni, l’Art Nouveau era molto in voga, e Frida non fu assolutamente esente dal suo fascino, a tal punto che decise di riproporre alcune delle sue caratteristiche all’interno di quest’opera.

Alicia indossa un vestito viola con una scollatura ad U rossa, che mette in risalto la sua pelle molto chiara; inoltre, è seduta su una sorta di poltrona blu, che si evidenzia in primo piano rispetto a tutto il resto della composizione.

 

Ritratto di Alicia Galant di Frida Kahlo: analisi completa dell’opera
ArteWorld.



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Nuoro, un chilo e mezzo di esplosivo su cancello di casa della commissaria della Asl di Lanusei

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Un chilo e mezzo di esplosivo che solo per un caso non è esploso. La miccia infatti si è spenta, e l’attentato, che avrebbe dovuto far saltare il cancello della casa della commissaria della Asl di Lanusei, Grazia Cattina, in via delle Sorgenti a Ilbono, è fallito. L’ordigno, composto da un tubo innocenti lungo 30 … [...]

Autore: inkiesta | Categoria: Cronaca | Voti: 1 - Commenti: 0


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Autoritratto con Bonito di Frida Kahlo: analisi completa dell’opera

Autoritratto con Bonito di Frida Kahlo: analisi completa dell’opera
ArteWorld.

Andiamo a studiare un popolare quadro di Frida Kahlo, realizzato nel 1941 e che vede proprio la stessa artista, protagonista della tela. Non è certo il primo autoritratto di Frida Kahlo che vediamo: abbiamo già analizzato l’Autoritratto con il ritratto del dottor Farill e l’Autoritratto con Stalin, i quali sono due quadri fondamentali nella carriera di Frida. Oggi continueremo a parlare di questa artista con l’Autoritratto con Bonito.

Qui potrai leggere tutte le informazioni su questo Autoritratto con Bonito di Frida Kahlo: data di realizzazione, dimensioni della tela, dove si trova, storia e descrizione dell’opera.

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“Autoritratto con Bonito” Frida Kahlo

Data di realizzazione: 1941

Dimensioni: 55 x 43,4 cm

Dove si trova: Collezione privata, U.S.A.

Proprio nel Dicembre del 1940, prima della realizzazione di questa tela, Frida Kahlo e Diego Rivera si sposarono nuovamente a San Francisco, a seguito della loro precedente separazione, avvenuta a causa del gran numero di tradimenti da parte di Diego, e soprattutto, dopo l’ultima relazione extraconiugale avuta con Cristina, la sorella di Frida.

Dopo essersi riuniti, Frida ricevette la notizia che suo padre, Guillermo Kahlo, era morto; venuta a conoscenza di questo terribile evento, Frida decise di ritornare a vivere nella casa di famiglia, a Coyoacán, in Messico.

Poco dopo il suo ritorno in Messico, Frida cominciò a lavorare a questo olio su tela.

Frida si ritrasse con uno sguardo triste e l’espressione malinconica, poiché era in lutto per la scomparsa del padre; a sottolineare maggiormente questo aspetto, c’è l’abbigliamento scuro, il mancato utilizzo di gioielli, ed infine, l’assenza di fiori tra i capelli di Frida.

Sulla spalla della donna, si trova Bonito, il suo pappagallo, il quale, era venuto a mancare poco tempo prima.

Nonostante si tratti di una tela con soggetto triste e malinconico, lo sfondo su cui si staglia la protagonista sembra essere ricco di vita e fiorente: probabilmente, questo dipinto rappresenta il tema della vita e morte, un elemento ricorrente in molti lavori di Frida Kahlo.

Autoritratto con Bonito di Frida Kahlo: analisi completa dell’opera
ArteWorld.



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Ha riaperto il Bataclan

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La sera di sabato 12 novembre Sting ha tenuto un concerto al Bataclan, la sala da concerti di Parigi dove 90 persone morirono negli attentati del 13 novembre 2015 mentre suonavano gli Eagles of Death Metal. Sting, che ha 65 anni, ha cantato davanti a circa 1.500 spettatori e tra loro c’erano anche alcuni familiari delle persone morte quella sera e alcuni sopravvissuti. Sting ha iniziato dicendo in [...]

Autore: ilPostino | Categoria: Cultura e Spettacoli | Voti: 1 - Commenti: 0


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"Con il referendum l'Italia torna alla guida della Ue"

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"Se sale lo spread vuol dire che l'Italia è sulla strada giusta". Ad un mese dal voto sul referendum costituzionale le borse scommettono contro Renzi. Il professor Giuseppe di Taranto, ordinario di economia alla Luiss, spiega a Today.It: "Ecco chi ricatta l'Italia" [...]

Autore: Giusy | Categoria: Politica | Voti: 25 - Commenti: 0


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Massimo D'Alema: "Al di là del risultato del referendum dopo il voto non mi occuperò più di politica italiana"

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"Comunque vada a finire, che vinca il Si e che vinca il No, quando finisce questa campagna elettorale tornerò pienamente al mio lavoro, quello di presiedere la Fondazione culturale dei Socialisti europei a Bruxelles e quindi non mi occuperei della politica italiana". Lo ha affermato l'ex premier Massimo D'Alema a margine della tre giorni di 'Alternative-associazione a sinistra' a chi gli chiede se [...]

Autore: Pennybags | Categoria: Politica | Voti: 3 - Commenti: 0


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Tanzania in inverno per assistere alla Grande Migrazione al Serengeti

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Il Parco Nazionale del Serengeti è tra i più importanti parchi protetti dell’Africa orientale, dichiarato patrimonio dell’UNESCO e da sempre una delle principali attrazioni turistiche della Tanzania. È forse la regione più rappresentativa dell’ecosistema della savana subsahariana, soprattutto perché ospita una quantità considerevole di meravigliose specie animali: gnu, zebre, gazzelle, leopardi, ghepardi, elefanti, rinoceronti.

Il Serengeti ogni anno fa da scenario alla cosiddetta Grande Migrazione, una transumanza di animali erbivori, soprattutto di zebre e gnu, fra alcuni dei parchi più importanti della Tanzania: smuovendo il terreno con gli zoccoli e con le loro feci, questi animali contribuiscono al rinnovamento annuale del manto erboso del parco.
La Grande Migrazione segue il ciclo delle piogge, così che quando i pascoli si esauriscono, le mandrie devono spostarsi per cercare nuove disponibilità di cibo: nel periodo tra dicembre e marzo, proprio nei pressi del lago Ndutu a sud del parco Serengeti, più di 2 milioni di animali tra gnu, gazzelle e zebre scelgono di fermarsi in questi spazi sconfinati per dare alla luce i loro piccoli. I cuccioli sono poi pronti ad aprile per seguire gli adulti e partecipare alla transumanza alla ricerca di nuovi pascoli e acqua per sopravvivere.

Il tour operator Impronte Wilderness Safari, da sempre in un’ottica di turismo differente, rispettoso della natura, dei suoi ritmi e dei suoi abitanti, organizza un tour di gruppo in Tanzania dal 24 febbraio al 5 marzo 2017, per assistere a questo momento magico della Grande Migrazione.
Ogni giorno si organizzano safari fotografici , e dalle camere di stoffa dei campi tendati si possono ammirare i famosi tramonti d’Africa, quelli che squarciano il cielo rendendo tutto rosso fuoco; assistere alla nascita dei cuccioli sarà l’esperienza più bella e coinvolgente che difficilmente dimenticherete.

L’itinerario nel dettaglio è il seguente:

24-25 febbraio 2017: ITALIA-ARUSHA (1 notte)
Partenza dall’Italia con volo di linea. Dopo il disbrigo delle formalità doganali, incontro con la guida e trasferimento al The Arusha Hotel o similare.

26-27-28 febbraio 2017: SERENGETI NDUTU (3 notti)
Dopo la prima colazione in hotel, molto presto al mattino partenza con la nostra 4×4 privata in direzione Serengeti Sud nell’area di Ndutu. Sistemazione in campo tendato.

1-2-3 marzo 2017: SERENGETI SERONERA (3 notti)
Presto al mattino trasferimento nelle sconfinate praterie del Serengeti, 3 giorni di esplorazione nell’area di Seronera alla ricerca di leoni, leopardi, elefanti e altre specie di antilopi che vivono nel Parco Naturale. Sistemazione in campo tendato.

4 marzo 2017: SERENGETI-NGORONGORO (1 notte)
Dopo la colazione e il safari fotografico del mattino, trasferimento a Ngorongoro Conservation Area. Safari lungo il percorso. Arrivo nel pomeriggio e sistemazione in campo tendato.

5 marzo 2017: NGORONGORO-KILIMANJARO
Presto al mattino discesa nel cratere alla ricerca dei rinoceronti e altri varie specie di predatori. Pranzo nel parco, nel pomeriggio trasferimento a Kilimanjaro Airport.

Quota a persona a partire da 3700,00 €

 

Per info e prenotazioni:

Impronte Wilderness Safari
Via Cimabue, 22 Lido DI Camaiore (LU)
Tel: 0584 630817
info@iwsafari.com
www.iwsafari.com
Ufficio Stampa: Elisa Santomauro
info@impronteviaggi.com
diretto: 3498366230

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Stefano Bettarini a Verissimo:"Simona è la mamma dei miei figli"

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Stefano Bettarini a Verissimo ha detto di provare verso Simona Ventura un grande rispetto. Stefano Bettarini ospite di Verissimo, storica trasmissione di Canale 5 condotta da Silvia Toffanin è tornato a parlare dei suoi tradimenti nei confronti di Simona Ventura. Stefano Bettarini, infatti, desidera fare pace con l'ex moglie. L'ex calciatore a Verissimo ha confidato di aver capito di sbagliare com [...]

Autore: gigia78 | Categoria: Cultura e Spettacoli | Voti: 1 - Commenti: 0


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Lo schema binario, il referendum e i calzini

Lo si diceva l'altro giorno: dopo la vittoria di Trump la dinamica [...]

Autore: votAntonio | Categoria: Politica | Voti: 3 - Commenti: 0


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Attentati di Parigi: a un anno dalle stragi dell’ISIS

di Luciano Tirinnanzi

@luciotirinnanzi

 

Quello che abbiamo visto accadere a Parigi il 13 novembre non è diverso da quello che è accaduto a Beirut il giorno precedente e che accade più o meno ogni giorno a Baghdad e in altri luoghi: morte, devastazione, insicurezza diffusa. Per quanto ci colpisca e ci preoccupi la minaccia portata dallo Stato Islamico nel cuore dell’Europa, dobbiamo cercare di essere obiettivi e non cadere vittime dell’egocentrismo occidentale: non tutto quello che sta accadendo in Siria e in Iraq è legato al nostro ruolo nel mondo.

 

Quando il presidente francese Francois Hollande afferma comprensibilmente “siamo in guerra”, rischia di fare un errore che potrebbe costare alla Francia più di quanto il suo governo immagini. Quando il presidente russo Vladimir Putin parla di allestire una “coalizione come contro Hitler”, prende l’esempio sbagliato. E la ragione è che questa non è la nostra guerra, non lo è mai stata e non dovrebbe esserlo d’ora in avanti. Siamo certo coinvolti in un contesto geopolitico complicato e in cui è arduo districarsi, ma lasciarsi tirare dentro il caos mediorientale potrebbe essere un passo fatale per la nostra sicurezza di qui ai prossimi anni.

 

L’attentato di Parigi come propaganda

Esiste un’interpretazione da non sottovalutare circa la ferita di Parigi. E cioè che la vile strage compiuta sotto i nostri occhi non è altro che un gesto di propaganda del jihadismo islamico. Un atto che reca con sé un messaggio preciso: “state fuori dal Medio Oriente, perché questa guerra che non vi riguarda”. Un segnale rivolto ai decision maker internazionali, riuniti contemporaneamente al G20 in Turchia e al tavolo di Vienna, proprio mentre si decidevano le strategie future da attuare nella crisi siro-irachena.

 

C’è una certa incoerenza e una certa confusione sotto il cielo della politica euroccidentale, che presto potrebbe indurci a compiere scelte strategiche sbagliate, sull’onda dell’emozione per atti che sono sì intollerabili, ma che vengono compiuti proprio perché i terroristi hanno la certezza di provocare simili reazioni. Conosciamo gli interessi russi nella guerra siriana, ma quali sarebbero i reali interessi europei in Siria e Iraq, tali da giustificare un intervento di terra? Quali, ad esempio, quelli dell’Italia? Perché mai il nostro paese dovrebbe infilarsi in un conflitto armato a Raqqa e non concentrarsi invece su Tripoli, Sirte o Bengasi? Abbiamo più interessi in Libia o in Siria? Le risposte non sono facili né univoche, ovviamente.

 

French policemen stand next to a victim on the sidewalk outside a cafe near the Bataclan concert hall following fatal shootings in Paris

 GLI ATTENTATI DI PARIGI: LA NOTTE DEL 13 NOVEMBRE 2015

Sunniti contro sciiti

Il problema dell’Europa non è di stampo religioso, “Islam versus Occidente”, ma semmai di tipo socio-politico. Mentre invece la guerra in Medio Oriente è un problema interno solo al mondo musulmano e riguarda la contrapposizione difficilmente risolvibile – anche perché va avanti a fasi alterne da oltre mille anni – tra due versioni inconciliabili della religione maomettana, l’inconciliabilità tra Sunna e Shia. Una contrapposizione millenaria che oggi non si porta avanti con le sciabole, ma con armi sofisticate ed esplosivi capaci di grandi e ignobili stragi.

 

Esiste ormai una frattura insanabile all’interno di Paesi dove queste due anime convivono forzatamente e dove le frontiere non sono più riconosciute dai loro abitanti. Anche perché quei confini furono disegnati dalle potenze coloniali d’Occidente esattamente un secolo fa, senza tener conto di tali differenze etniche e religiose. Oggi quelle contraddizioni sono riesplose violentemente: le primavere arabe hanno risvegliato le popolazioni che vivono sotto quelle bandiere e avviato una guerra proprio come avvenne in Europa tra protestanti e cattolici nel Seicento.

 

Finché non si arriverà a una pace di Westfalia tra sunniti e sciiti, dunque, la guerra intestina al mondo arabo-musulmano continuerà. Con o senza il nostro intervento. Per quanto sia difficile da digerire, vale la pena ricordare alle cancellerie occidentali che solo paesi come Iran, Arabia Saudita, Egitto e Turchia, insieme ai diretti interessati Siria e Iraq, hanno la titolarità e il diritto di decidere per il loro futuro. Come potremmo noi occidentali, che illo tempore gettammo i semi del disastro futuro, imporre oggi la pace? L’ultima volta che abbiamo tentato – invasione USA in Iraq del 2003 – non è finita bene.

 

La pace è possibile solo tra i paesi mediorientali

Sono allora e inevitabilmente questi paesi i principali (anche se non unici) protagonisti di una fase storica che sta completamente rivoluzionando la geopolitica della regione. E sono sempre loro ad avere l’obbligo di risolvere la situazione, sedersi a un tavolo e concordare la fine delle ostilità. Chi divide la storia in buoni e cattivi difficilmente digerirà questo pensiero, ma anche chi afferma di sapere chi sono i buoni e i cattivi in questa guerra è quantomeno presuntuoso.

 

Sconfiggere lo Stato Islamico è certo un bene, ma questo non fermerà le convinzioni ideologiche e religiose dei suoi fiancheggiatori, né fermerà i processi geo-economici e gli effetti distorsivi che essi comportano. Se l’Islam non promuoverà un processo di pace, infatti, dopo lo Stato Islamico conosceremo un nuovo mostro che ne raccoglierà l’eredità, come l’ISIS ha raccolto le ceneri di Al Qaeda e dei baathisti iracheni.

 

Articolo pubblicato il 19 novembre 2015

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Fonte: http://www.lookoutnews.it/parigi-attentati-bataclan-anniversario/

Serie A1 volley femminile, 5a giornata: vittorie in trasferta per Busto Arsizio e Montichiari

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Serie A1 di pallavolo femminile: sabato 12 novembre 2016 nei due anticipi Montichiari ha battuto Modena 2-0 e Busto Arsizio ha vinto a Bergamo 3-1. [...]

Autore: SportNews | Categoria: Sport | Voti: 1 - Commenti: 0


Fonte: http://www.blog-news.it/metapost/serie-volley-femminile-giornata-vittorie-trasferta-per-busto-arsizio-montichiari

Referendum, la navetta rallenta davvero il percorso delle leggi?

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La Stampa pubblica oggi questa infografica che si riferisce a uno degli argomenti del referendum sulle riforme costituzionali che andrà in scena il 4 dicembre. I numeri servono a sfatare l’argomento elettorale della navetta tra camera e senato, presentato come uno dei problemi che affliggono il parlamento rallentando l’approvazione delle leggi. Ma quanto pesa la navetta nell’attività legislativa?M [...]

Autore: girotondini | Categoria: Politica | Voti: 4 - Commenti: 0


Fonte: http://www.blog-news.it/metapost/referendum-navetta-rallenta-davvero-percorso-delle-leggi

Divorzio Jolie-Pitt: Angelina avrà la custodia dei figli?

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Dopo la decisione del divorzio, i due avrebbero raggiunto un accordo non definitivo. Ma il sito Tmz smentisce. Angelina Jolie e Brad Pitt avrebbero raggiunto un accordo, sebbene provvisorio, sulla custodia dei figli dopo il divorzio. La notizia giungerebbe proprio da un portavoce dell’attrice che ha anche aggiunto come i bambini, d’età compresa fra gli 8 e i 15 anni, sebbene rimarranno sotto la cu [...]

Autore: Vips | Categoria: Cultura e Spettacoli | Voti: 1 - Commenti: 0


Fonte: http://www.blog-news.it/metapost/divorzio-jolie-pitt-angelina-avr-custodia-dei-figli

Berlusconi su Trump, il referendum e il futuro

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Silvio Berlusconi ha dato a Francesco Verderami un’intervista pubblicata sabato sul Corriere della Sera, lunga e dai toni molto equilibrati e “istituzionali”: analizzando la vittoria di Trump senza mostrarne grandi simpatie, prendendo le distanze dalla destra, spiegando le ragioni tecniche e di analisi del quadro sociale e politico per cui sta predicando la vittoria del No al referendum costituzio [...]

Autore: ilPostino | Categoria: Politica | Voti: 3 - Commenti: 0


Fonte: http://www.blog-news.it/metapost/berlusconi-trump-referendum-futuro