martedì 18 ottobre 2016

IBM BUSINESS CONNECT: "PERCHÈ L'INTERNET OF THINGS È FONDAMENTALE PER LA TRASFORMAZIONE DIGITALE DELLE IMPRESE?"

L’Italia rappresenta il 15,4% dell’intera manifattura europea e ciò significa detenere saldamente il secondo posto in Europa. A questa unicità - cui si legano l’alta concentrazione di beni culturali, il turismo quale fonte inesauribile di ricchezza, così come il genio, la creatività e l’intelligenza di noi italiani - fa da contraltare il ritardo digitale, attestato dall’indice DESI, che ci relega al 25° posto su 28 Paesi.

Industria 4.0 - Shutterstocl 


La discontinuità con il passato non si è mai manifestata in maniera così forte e la trasformazione è oggi una sfida epocale per ogni settore, per ogni cliente e per tutto il sistema Paese. Ecco perché questo è il momento di riconoscere alla tecnologia il suo potere differenziante, quella capacità di abilitare la trasformazione da cui dipende ogni sviluppo economico. 

Il Piano Nazionale Industria 4.0, presentato il 21 settembre dal Ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda, rappresenta sicuramente un segnale incoraggiante. L’iniziativa infatti ha messo in campo un significativo piano di interventi per il quadriennio 2017-2020.

Molte sono le agevolazioni a sostegno delle imprese, così come gli strumenti pubblici di intervento che valgono più di 10 miliardi di euro. Si prevede anche la nascita di un certo numero di Competence Center e Digital Innovation Hub nell'ottica di diffondere la cultura sul tema e provvedere alla formazione delle competenze necessarie. Ci sono, dunque, tutte le condizioni per favorire il grande salto tecnologico e culturale di questo Paese.

IBM BusinessConnect, in programma a Milano il 18 ottobre, vuole dare spazio proprio alla riflessione sullo ‘stato dell’arte’ dell’Internet of Things, illustrando la strategia IBM relativa a questo modello innovativo e fornendo una prospettiva degli scenari futuri. Avremo con noi esperti e ricercatori di livello internazionale e rappresentanti di aziende italiane che, proprio in questo ambito, hanno messo in campo progetti e servizi innovativi. Con vantaggi per il business e per la nostra quotidianità di cittadini.

Il confronto di idee ed esperienze resta alla base di ogni successo, per tutti.

Incontrarvi a IBM BusinessConnect sarà per me un’occasione preziosa di arricchimento. 

Enrico Cereda - Amministratore Delegato IBM Italia


Fonte: http://www.gravita-zero.org/2016/10/ibm-business-connect-perche-linternet.html

Il Premio Nobel per la Letteratura a Bob Dylan

CRONACA – La tradizione vuole che ogni anno il premio Nobel per la letteratura venga assegnato il primo giovedì dopo quelli per la Chimica e per la Fisica. Stavolta abbiamo dovuto aspettare fino al 13 ottobre per veder premiato Bob Dylan, compositore cantautore statunitense che nella lungimirante classifica di Rolling Stones è considerato il secondo artista più importante di tutti i tempi, subito dopo i The Beatles. I Toto Nobel non se lo aspettavano di certo, quest’anno: la ragione addotta dall’Accademia Svedese è “for having created new poetic expressions within the great American song tradition” [per aver creato nuove espressioni poetiche all’interno della straordinaria tradizione della canzone americana]. Nel 2014 il riconoscimento è andato alla giornalista e scrittrice Svetlana Aleksievich, nel 2015 allo scrittore Patrick Modiano; meno inaspettato, se non altro per i suoi lettori, il premio del 2013 conferito ad Alice Munro. Come vengono scelti i candidati? Dopo il premio a Bob Dylan risulta ogni anno un po’ meno chiaro. Si tratta di proposte fatte dai membri dell’Accademia Svedese (seguendo anche le vaghe indicazioni di Alfred Nobel), dai presidenti di istituzioni linguistiche di tutto il mondo e dai più importanti docenti di letteratura. Come ogni anno le previsioni hanno fatto il possibile [...]


Fonte: https://oggiscienza.it/2016/10/13/nobel-letteratura-2016-bob-dylan/

Paolo Buonvino & Skin - Renaissance


La sigla della serie televisiva I Medici. [...]

Autore: WebTV | Categoria: Video | Voti: 1 - Commenti: 0


Fonte: http://www.blog-news.it/metapost/paolo-buonvino-skin-renaissance

GIORNATA MONDIALE DELL’OSTEOPOROSI: CONVEGNO A MANTOVA IL 15 OTTOBRE

In occasione della Giornata mondiale dell’osteoporosi, si terrà a Mantova sabato 15 ottobre un convegno scientifico per fare il punto sulla prevenzione e la terapia dell’osteoporosi in Italia.



Il convegno “Prevenzione, diagnosi e terapia dell’osteoporosi. Un modello di gestione integrata ospedale-territorio”, è organizzato dal Dott. Lorenzo Ventura che negli anni passati ha operato a lungo nell’Ospedale Carlo Poma di Mantova e dal prof..Andrea Giustina (Univesità di Brescia)-

L’evento si terrà il 15 ottobre nell’Aula Magna della Università di Mantova, in via Angelo Scarsellini, 15, con inizio alle 9,30. La sessione aperta al pubblico avrà invece inizio alle 15 (vedi programma in allegato).

L'osteoporosi, come è noto, è una malattia cronica che vede lo scheletro soggetto a perdita di massa ossea caratterizzata dal punto di vista clinico da fratture da fragilità, da elevata disabilità e mortalità e da rilevanti ripercussioni sul piano socio-economico.

Obiettivo del convegno è quello di aggiornare la classe medica, in particolare i medici di medicina generale, e individuare e proporre un efficiente modello assistenziale territoriale integrando le competenze dei medici di medicina generale e degli operatori sanitari operanti nelle strutture pubbliche.

La parte finale del Convegno sarà aperta alla popolazione al pubblico che potrà partecipare attivamente al dibattito con medici e specialisti.

Il convegno è sponsorizzato anche da Educazione Nutrizionale Grana Padano che ha sempre sottolineato come l’elevato tenore in calcio del Grana Padano DOP permette di garantire adeguati apporti di leucina, che favorisce la lipolisi ed aiuta la salute dell’osso.


Fonte: http://www.gravita-zero.org/2016/10/giornata-mondiale-dellosteoporosi.html

Al vertice di Kigali per eliminare l’uso di idrofluorocarburi come refrigeranti

AMBIENTE – In un brutto periodo per i patti internazionali che tutelano i diritti umani, venerdì scorso è stato ratificato con una rapidità insolita l’Accordo di Parigi che sostituisce il defunto Protocollo di Kyoto e ridà senso alla Convenzione delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici. Venerdì prossimo si attende un’altra buona notizia da Kigali, in Ruanda, dove i delegati dei Paesi firmatari della Convenzione di Vienna per la protezione dello strato d’ozono stratosferico sono riuniti discutere e approvare un emendamento al Protocollo di Montreal. (Altri buoni segnali, dati i rischi per la salute umana e animale dei raggi ultravioletti dai quali l’ozono ci ripara: sopra il polo Sud il “buco” inizia a restringersi, a Nord lo strato si rimpolpa…) Del Protocollo di Montreal si dice spesso che è una rara success story, uno dei pochi accordi mondiali che abbia raggiunto lo scopo. Dal 1987 a oggi, i firmatari hanno ridotto del 98% i clorofluorocarburi o CFC– i gas refrigeranti più diffusi all’epoca – e secondo alcune stime entro fine anno si arriverà alla riduzione del 100%. La storia era iniziata male. Nel 1974, i chimici dell’Università della California a Irvine, Mario Molina e Sherwood Rowland (1), avevano pubblicato su Nature un modello teorico che prevedeva l’erosione dell’ozono da parte dei CFC ed è [...]


Fonte: https://oggiscienza.it/2016/10/13/effetto-serra-idrofluorocarburi-refrigeranti/

Manovra economica, il giudizio della commissione Ue prima del referendum costituzionale

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Una cosa è certa a Bruxelles sulla manovra economica italiana: il giudizio della Commissione europea arriverà al massimo alla fine di novembre. Quindi assolutamente prima del referendum costituzionale del 4 dicembre. Lo riferiscono all’Huffington Post fonti del dipartimento economico della Commissione Ue, facendo notare come il giudizio sulle leggi di bilancio di tutti gli Stati membri arrivi semp [...]

Autore: Pennybags | Categoria: Politica | Voti: 1 - Commenti: 0


Fonte: http://www.blog-news.it/metapost/manovra-economica-giudizio-della-commissione-prima-del-referendum-costituzionale

Cosa vuol fare il governo con Equitalia

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Sabato sera, durante la presentazione della legge di stabilità, il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha annunciato che nei prossimi mesi sarà abolita Equitalia, la società che tra le altre cose ha in concessione la riscossione delle imposte. Le sue funzioni saranno attribuite all’Agenzia delle entrate, l’organo che già oggi controlla Equitalia. Si tratta di una misura che Renzi aveva già annun [...]

Autore: ilPostino | Categoria: Politica | Voti: 7 - Commenti: 0


Fonte: http://www.blog-news.it/metapost/cosa-vuol-fare-governo-con-equitalia

RICERCA. VENERDÌ A TORINO TRE GURU MONDIALI DEI BIG DATA INCONTRANO LE ORGANIZZAZIONI NON PROFIT ITALIANE

Venerdì 21 ottobre, alle ore 9, in via XX Settembre 31 a Torino, la Fondazione CRT ospiterà tre “guru” mondiali dei Big Data, che incontreranno il mondo delle organizzazioni del non profit in occasione del workshop gratuito “Data for Good”. Si tratta della prima tappa del progetto “Dati per il Sociale e lo Sviluppo” che, con il coordinamento scientifico della Fondazione ISI, vede Fondazione CRT, Fondazione Cariplo e Compagnia di San Paolo impegnate nel comune obiettivo di mettere la scienza dei dati al servizio delle organizzazioni non profit. 


Big Data - Shutterstock
Big Data - Shutterstock 

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Dopo gli interventi del Segretario Generale di Fondazione CRT Massimo Lapucci, del Segretario Generale di Compagnia di San Paolo Piero Gastaldo e del Direttore Generale di Fondazione Cariplo Sergio Urbani, sono previsti gli speech dei tre guru:    
Miguel LuengoOroz è il primo data scientist delle Nazioni Unite, attualmente a capo di una squadra di esperti che aiuta numerose agenzie dell’Onu a innovarsi attraverso l’uso dei dati, nonché fondatore di MalariaSpot.org: una piattaforma che usa videogiochi e crowdsourcing per combattere la malaria e altre malattie infettive su scala globale. 

Carlos Castillo, data scientist, è direttore della Ricerca in Data Science presso EURECAT, il centro tecnologico della Catalogna: con più di 75 pubblicazioni in conferenze di alto profilo, il suo lavoro ha avuto un impatto significativo nella ricerca scientifica incentrata sulla qualità e credibilità dei contenuti del Web. Nel suo libro più recente “Big Crisis Data: Social Media in Disasters and Time-Critical Situations” tratta l’uso dei Big Data come risposta alle emergenze umanitarie e alle catastrofi naturali.

David Gutelius è tra i fondatori di The Data Guild, un incubatore di prodotti digitali basato a Palo Alto, in California, dove la scienza dei dati incontra l’ingegneria, il design e la sociologia. Nel 2011 ha lavorato allo sviluppo del più grande progetto di machine learning nella storia del governo Americano: il programma CALO (dove è stato creato Siri, l’assistente vocale nei dispositivi digitali Apple) e attualmente lavora come consulente per numerosi enti pubblici e privati, tra cui il World Economic Forum e il programma InHealth della Johns Hopkins University.
Interverrà inoltre il Direttore scientifico di Fondazione ISI Ciro Cattuto
È previsto il servizio di traduzione simultanea per gli speech in inglese.


Laura Opalio

Fondazione CRT


Fonte: http://www.gravita-zero.org/2016/10/ricerca-venerdi-torino-tre-guru.html

Dall’ossigeno intrappolato nei ghiacci uno sguardo sul passato della Terra

AMBIENTE – L’ossigeno dell’atmosfera terrestre sta diminuendo e i ricercatori non hanno ancora capito perché. Ma niente panico: non siamo alle porte di una catastrofe planetaria. Il livello di ossigeno del nostro pianeta si è abbassato dello 0,7% negli ultimi 800 000 anni. Una diminuzione lentissima ma costante che è stata rilevata da un gruppo di ricercatori dell’Università di Princeton durante lo studio della composizione delle bolle d’aria intrappolate in alcuni campioni di ghiaccio prelevati in Groenlandia e in Antartide e che potrebbe essere cruciale per ipotizzare quale sarà il futuro della Terra. I risultati della ricerca sono stati pubblicati su Science. Al momento i ricercatori stanno avanzando delle ipotesi per spiegare il fenomeno. La prima riguarda l’aumento dell’erosione: un maggior numero di sedimenti esposti all’ossidazione ridurrebbe il livello di ossigeno atmosferico. Un’altra possibile causa è rappresentata dal cambiamento climatico considerato sul lungo periodo. Escludendo il presente secolo e quello precedente, negli ultimi milioni di anni si è osservato un leggero calo complessivo delle temperature globali. Prima della rivoluzione industriale – e del conseguente consumo di enormi quantità di combustibili fossili – gli oceani si stavano raffreddando e ciò potrebbe avere dato il via a quella che i ricercatori hanno definito [...]


Fonte: https://oggiscienza.it/2016/10/18/ossigeno-ghiacci-atmosfera-clima/

Pechino Express: Vincono Innamorati, Emiliani eliminati, Flop ascolti

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Pechino Express: Gli Innamorati vincono tappa. Eliminati gli Emiliani. Puntata ricca di sorprese quella andata in onda, ieri sera, di Pechino Express. In viaggio con i concorrenti del reality condotto da Costantino della Gherardesca c’è Valerio Scanu. Quest’ultimo su Twitter ha raccolto numerosi consensi di pubblico tanto che l’hasthag #ValerioScanu era quello tra i più cliccati. Peccato che per l [...]

Autore: gigia78 | Categoria: Cultura e Spettacoli | Voti: 1 - Commenti: 0


Fonte: http://www.blog-news.it/metapost/pechino-express-vincono-innamorati-emiliani-eliminati-flop-ascolti-1

Riforma Costituzionale e globalizzazione

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In una recente trasmissione televisiva, Luciano Violante (esponente del Pd troppo noto perché si debba dire chi è) ha giustificato la riforma costituzionale con le necessità del momento: “Nel mondo della globalizzazione la democrazia deve essere decidente”. (Come se qualcuno volesse una democrazia non decidente) sottintendendo con questo che il governo deve avere le mani libere dai troppi impacci [...]

Autore: Dandyna | Categoria: Politica | Voti: 3 - Commenti: 0


Fonte: http://www.blog-news.it/metapost/riforma-costituzionale-globalizzazione

ROSSO MARTE. LA GRANDE AVVENTURA DELL'UOMO NELLO SPAZIO

Nell’antichità si riteneva che il pianeta Marte – osservato, temuto e ammirato per il suo colore, un rosso inquietante e minaccioso – potesse scatenare guerre, conflitti e passioni fra gli uomini. La vicenda che lo riguarda comincia all’alba del genere umano, già nel III millennio a.C., con racconti e leggende, e da allora il Pianeta Rosso non ha mai cessato di esercitare il suo fascino, accendendo l’ardore conoscitivo e dando impulso a sperimentazioni scientifiche e tecnologiche via via più avanzate. 

A partire dalle osservazioni di Giovanni Schiaparelli, che grazie alla scoperta dei “canali” nella seconda metà dell’Ottocento avanzò l’ipotesi della presenza di vita (addirittura intelligente secondo alcuni), passando attraverso la febbrile ricerca dell’acqua, che impegnò generazioni di studiosi, fino alle missioni che consentiranno all’uomo di sbarcare direttamente sulle sabbie rosse, Marte oggi rappresenta sempre più “il pianeta della porta accanto”, oggetto dello sforzo intellettuale così come dell’immaginario collettivo terrestre. Il pianeta diventa non solo metafora dell’altrove, gemello possibile e affine alla Terra, ma ricettacolo di speranze e sforzi, campo di prova delle potenze mondiali, simbolo di dimostrazione tecnologica e, in tempi recentissimi, concreta possibilità di sopravvivenza. 

Con Rosso Marte Giovanni Caprara, testimone diretto di numerose missioni dai centri di controllo negli Stati Uniti e in Russia, offre una ricognizione attenta sul passato e sui progetti attuali e futuri della scienza: fra i successi delle sonde “Mariner” e i tonfi delle sovietiche “Mars”, fra le moderne rover, ovvero i robot che perlustrano autonomamente il pianeta, e i piani di Terraforming, la trasformazione dell’ambiente marziano in una specie di “seconda Terra”, si va alla scoperta di come il sogno su Marte sia diventato realtà scientifica. Con un’attenzione speciale per l’Italia (numerosi sono gli scienziati e i tecnologi italiani protagonisti), che, da Schiaparelli in poi, non ha mai smesso di guardare il cielo e, soprattutto, il rosso Marte. 

Giovanni Caprara è editorialista scientifico del “Corriere della Sera” e ha seguito le missioni marziane al JPL della Nasa a Pasadena e all’IKI di Mosca. È autore di numerose pubblicazioni sulla storia della scienza e dell’esplorazione spaziale tradotte in Europa e negli Stati Uniti, tra cui: Il libro dei voli spaziali (1984) per Vallardi; Alla scoperta del sistema solare (1993, con Margherita Hack), Abitare lo spazio (1998), Era spaziale (2007), per Mondadori; L’avventura della scienza (2009) per Rizzoli; Breve storia delle grandi scoperte scientifiche (1998), Storia italiana dello spazio (2012) per Bompiani e The Complete Encyclopedia of Space Satellites (2000) per FireFly. È co-autore di Space Exploration and Humanity – A historical encyclopedia (ABC-CLIO, 2010). È inoltre curatore della sezione “Spazio” del Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia di Milano. Nel 2000 ha ricevuto il premio “ConScientia” come giornalista scientifico dell’anno, premio delle università milanesi; nel 2010 l’“European Science Writers Award” della European Science Foundation e nel 2016 il “Premio per la comunicazione scientifica” della Società Italiana di Fisica (SIF). Dal 2011 è presidente dell'UGIS, Unione Giornalisti Italiani Scientifici. In riconoscimento della sua attività di divulgatore, l’International Astronomical Union ha battezzato in suo onore un asteroide in orbita tra Marte e Giove.

Giovanni Caprara
ROSSO MARTE
La grande avventura dell’uomo nello spazio
Utet, pp. 264, 16 euro. ebook compreso nel prezzo
Con inserto fotografico a colori



Fonte: http://www.gravita-zero.org/2016/10/rosso-marte-la-grande-avventura.html

Ricerca, divertimento, industria: il fiorente traffico internazionale di animali e piante

APPROFONDIMENTO – Lo scorso 5 ottobre, a Johannesburg in Sudafrica, si è conclusa una importante conferenza internazionale, la COP 17 della Convenzione sul commercio internazionale delle specie minacciate di estinzione, comunemente nota come CITES. Firmata nel 1976 a Washington, la CITES regolamenta lo sfruttamento commerciale di flora e fauna, con lo scopo di proteggere le specie più minacciate dall’estinzione. Il trattato CITES è uno dei principali e più antichi trattati internazionali che riguardano la biodiversità. È stato ratificato da quasi tutti i Paesi del mondo (182 stati più l’Unione Europea). La sua formulazione fu portata avanti da parte dello stesso organismo internazionale che redige la Lista Rossa delle specie minacciate, l’Unione Internazionale per la Conservazione della natura (IUCN), composta principalmente da scienziati, dopo che le Nazioni Unite tennero nel 1972 una grande conferenza chiamata Conferenza delle Nazioni Unite sull’Ambiente Umano, da cui, oltre a CITES, scaturì anche l’idea della lista dei luoghi patrimonio dell’umanità dell’UNESCO. La mappa illustra i Paesi con più biodiversità, secondo i dati della Banca Mondiale. La biodiversità è calcolata sul GEF, un indice (0 il minimo, 100 il massimo) che combina il numero delle specie presenti in un Paese, il loro grado di minaccia e la [...]


Fonte: https://oggiscienza.it/2016/10/18/commercio-animali-piante-rischio-estinzione/

Libia, una poltrona per tre

di Alfredo Mantici

 

Nonostante il sostegno della comunità internazionale, il Governo di Accordo Nazionale di Fayez al Serraj che dallo scorso mese di marzo tenta di riportare un minimo di ordine nel caos libico appare sempre più in crisi, inadeguato e debole. Dopo il colpo di stato del 15 ottobre, le milizie islamiste fedeli a quello che potremmo definire il “governo autonomo” di Tripoli retto da Khalifa Ghwell, fomentate dalla massima autorità religiosa libica ossia il gran Mufti della Capitale, hanno preso il controllo del Rixos Hotel, sede dell’esecutivo Serraj, e di altri palazzi governativi. Da allora, la situazione in Libia, per quanto riguarda le prospettive di pacificazione del Paese, è tornata in alto mare.

 

Durante il golpe il premier Serraj si trovava a Tunisi, dove si era riunito con i suoi più stretti collaboratori per tentare di elaborare una proposta politica in grado di consentirgli di formare un esecutivo e di riportare un minimo di stabilità nel Paese. Stando a quanto scrive Libya Herald, il premier del Governo di Accordo Nazionale è rientrato a Tripoli solo oggi, martedì 18 ottobre, poiché fino a ieri le condizioni di sicurezza nella capitale non gli avevano permesso nemmeno di accedere alla base navale di Abu Sitta, bombardata con razzi dalle milizie islamiste fedeli al cosiddetto parlamento di Tripoli e allo stesso Ghwell, che ora si proclama capo del “Governo di Salvezza Nazionale”.

 

La proposta di Ghwell

Nelle ore successive all’assalto degli edifici istituzionali, Ghwell ha dichiarato che “Il Consiglio Presidenziale (quello che Serraj chiama “Governo di Accordo Nazionale”, ndr) ha avuto molte possibilità di formare un governo, ma ha fallito trasformandosi in un esecutivo illegale”. Il leader golpista ha ora intenzione di mettere in piedi una nuova amministrazione, formata da rappresentanti del suo esecutivo e da esponenti del parlamento di Tobruk (fino ad ora rivale del parlamento di Tripoli) e ha dichiarato di aver già preso contatti con il suo “collega” di Tobruk, l’altro primo ministro Abdullah Al Thinni.

 

Ghwell(Khalifa Ghwell)

 

Si tratta di una mossa molto scaltra in quanto il parlamento di Tobruk è schierato con il generale Khalifa Haftar, l’uomo forte della Cirenaica le cui truppe hanno assunto il controllo delle principali installazioni petrolifere libiche nelle ultime settimane e godono dell’aperto sostegno egiziano nonché del supporto militare francese. È stata proprio l’incapacità del premier Serraj di raggiungere un accordo con Al Thinni e con Haftar, infatti, ad allontanare le prospettive della formazione di un governo unitario e credibile. Così, la mossa di Ghwell scompiglia tutte le carte in tavola e rende la posizione di Serraj ancora più precaria, nonostante il sostegno ricevuto sinora dalle Nazioni Unite.

 

L’imbarazzo delle Nazioni Unite

L’inviato speciale in Libia per l’ONU, Martin Kobler, si è affrettato a condannare il golpe del 15 ottobre affermando che “quest’azione è destinata a essere fonte di ulteriore disordine e insicurezza e deve finire per garantire la salvezza del popolo libico”. Disordine e insicurezza regnano però sovrani in Libia, mentre Al Serraj dal suo esilio a Tunisi si è appellato alle milizie che ancora gli restano fedeli affinché “mettano in carcere tutti quelli che hanno cospirato per il golpe e tutti coloro che tramano per costituire un governo parallelo”. Un appello che ha scatenato alcuni isolati scontri nelle strade della capitale ma che è sostanzialmente destinato a cadere nel vuoto, visto che le milizie fedeli al suo governo non ricevono la paga da sei mesi e sembrano voler restare alla finestra, per sfruttare eventualmente la nuova situazione e possibilmente cambiare bandiera.

 

 Gentiloni_Kerry_Kobler(Roma, conferenza sulla Libia del 13 dicembre 2015: da sinistra Kerry, Gentiloni e Kobler)

 

 

La posizione dell’Italia

L’Italia, che finora ha sostenuto il governo di Serraj e che con la cosiddetta “Operazione Ippocrate” ha inviato un contingente di medici, infermieri e soldati in Libia, com’era prevedibile (e come era stato previsto da Lookout News) si trova ora in una posizione estremamente delicata. Perché un conto è inviare aiuti umanitari a un governo stabile e legittimo, un altro è schierarsi con una delle fazioni che si affrontano in un conflitto civile. Roma ha puntato molto, forse troppo, su Fayez Al Serraj, così ora ci troviamo alleati di un esecutivo che rischia di trasformarsi rapidamente in un governo in esilio in Tunisia.

 

Intanto, l’ISIS è ancora presente a Sirte, dove i jet americani hanno compiuto negli ultimi tre giorni 36 incursioni a sostegno delle milizie di Misurata che da mesi tentano di espellere le forze del Califfato dalla loro ultima roccaforte libica. Anche di fronte a ciò, Tripoli e Tobruk intrecciano manovre politico-militari miranti a eliminare il governo evanescente che l’Italia sostiene.

 

Sirte(Un’area di Sirte liberata dai miliziani di ISIS, 14 ottobre 2016)

 

Forse è giunto il momento per il governo italiano di riflettere sul nostro impegno in Libia con più realismo e pragmatismo, evitando che nostri contingenti si trovino d’ora in avanti al centro di un ginepraio incontrollabile e siano considerati non più come un sostegno per tutto il popolo libico (com’era nelle intenzioni che hanno portato all’avvio della “Operazione Ippocrate”), ma sostenitori di una delle parti in causa. Con le conseguenze che purtroppo è facile immaginare, nel ricordo di quanto è successo ai nostri soldati in Libano negli anni Ottanta, e in Somalia negli anni Novanta.

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Fonte: http://www.lookoutnews.it/libia-tripoli-golpe-khalifa-ghwell/

L'Allieva supera gli ascolti del GF VIP. Boom su Twitter

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Grande successo di pubblico per L'Allieva, fiction con Lino Guanciale e Alessandra Mastronardi. L'allieva, la fiction con protagonista Alessandra Mastronardi e Lino Guanciale ha superato in termini di ascolti il Grande Fratello Vip. Naturalmente, la produzione esulta per questo risultato che conferma la buona qualità della serie televisiva. Due puntate ricche di emozioni, in quanto, hanno approfon [...]

Autore: gigia78 | Categoria: Cultura e Spettacoli | Voti: 1 - Commenti: 0


Fonte: http://www.blog-news.it/metapost/allieva-supera-gli-ascolti-del-vip-boom-twitter-1

Il Pd prima che sia troppo tardi

Agf Nove anni fa ero tra i fondatori del Partito Democratico. Con orgoglio, speranza, fiducia, cambiando la prospettiva di vita e lavoro. Lavorando con Walter Veltroni all'epoca ho visto nascere un partito, esperienza unica, una comunità con moltissimi giovani, moltissimi capelli grigi e bianchi. Da allora c'è chi ha cambiato strada, chi non c'è più, chi non sento più, chi non si occupa di politic [...]

Autore: voxpopuli | Categoria: Politica | Voti: 3 - Commenti: 0


Fonte: http://www.blog-news.it/metapost/prima-che-sia-troppo-tardi

LA PASSIONE PER LA MATEMATICA SI CHIAMA “MATH”


Ti sei sempre chiesto a cosa serva realmente la matematica nella vita di tutti i giorni? Non hai mai capito la bellezza nascosta dietro a tutti quei ragionamenti numerici? O forse la ami già e sei curioso di vederne il lato divertente? 

Giovedì 13 ottobre 2016 presso il Teatro Colosseo, via Madama Cristina 71, Torino alle ore 17.45 si terrà l’incontro a ingresso libero “A cosa serve la matematica” per festeggiare il 21° anniversario dello Stage di Matematica “MATH” dell’Associazione Subalpina Mathesis, come speciale GiovedìScienza OFF. 

A mostrare il grande fascino della matematica, “spina dorsale” di tutte le scienze, il matematico Eduardo Sáenz de Cabezón, docente di matematica dell’Università di La Rioja (Spagna) che, con un umorismo coinvolgente in un ambiente informale spiegherà il significato reale di questa materia.

Questo evento apre la stagione dei consueti incontri gratuiti di GiovedìScienza, che da novembre a marzo ogni giovedì presso il Teatro Colosseo (Torino) alle 17.45 avvicinano la scienza al grande pubblico attraverso conferenze, dimostrazioni, esperimenti di laboratorio, spettacoli teatrali e filmati.
Susanna Villa


Fonte: http://www.gravita-zero.org/2016/10/la-passione-per-la-matematica-si-chiama.html

Cannella e cervello: scienza di una spezia

APPROFONDIMENTO – È un’aggiunta gustosa nei dolci, nelle caramelle, nel tè e nella cioccolata soprattutto ora che è arrivato l’autunno, ma sebbene sia una spezia non si ricava né dai frutti né dai semi di una pianta. La cannella proviene invece dai tronchi di alberi sempreverdi della famiglia Lauraceae, grandi anche più di 10 metri e dotati di grandi foglie e fiori bianchi un po’ anonimi, riuniti in infiorescenze. È la lavorazione dei ramoscelli, tagliati con la tecnica del ceduo, pressati e preparati fino ad arrivare all’interno della corteccia, che porta nelle cucine di tutto il mondo la polvere o le “stecche” di cannella, bastoncini profumati e color nocciola dalla forma che ricorda un po’ un foglio di carta arrotolato. La maggioranza della produzione commerciale di “vera cannella” di Ceylon, Cinnamomum verum, arriva dallo Sri Lanka, ed è considerato il prodotto più puro. Ma questa e le altre specie da cui deriva la spezia (C. cassia, C.burmanni, C. loureroi, C. citriodorum, C. tamale) sono state introdotte nel corso degli anni in vari Paesi tropicali come Malesia, Indonesia, Madagascar, Vietnam e Seychelles. La cosiddetta cannella cinese è Cinnamomum cassia, ampiamente usata anche in Europa in particolare per la produzione di dolci [...]


Fonte: https://oggiscienza.it/2016/10/18/cannella-effetti-salute/

Dabiq, la profezia e la sconfitta dello Stato Islamico

di Luciano Tirinnanzi

@luciotirinnanzi

“L’ultima ora non verrà fino a quando i Romani non giungeranno ad al-Amaq o Dabiq. Un esercito composto dai migliori (soldati) dei popoli della terra in quel momento giungerà da Medina (per contrastarli). Quando si disporranno in fila, i romani diranno: non state tra noi e quelli (i musulmani) che hanno preso prigionieri. Lasciateci combattere insieme a loro. Ma i musulmani diranno: No, per Allah, non staremo mai tra voi e i nostri fratelli che volete combattere. Loro (i musulmani) combatteranno e un terzo dell’esercito fuggirà, cosa che Allah non potrà mai perdonare. Un altro terzo, che sarà costituito da eccellenti martiri agli occhi di Allah, sarà ucciso e il restante terzo, che non sarà messo alla prova, vincerà e loro saranno i conquistatori di Costantinopoli”.

 

Sono queste le parole del famoso Hadith (gli aneddoti sulla vita del Profeta Maometto che fanno parte della Sunna, testo sacro dell’Islam dopo il Corano) che ha offerto ai jihadisti un senso escatologico alla guerra da loro combattuta in Siria e in Iraq, preconizzando un imminente “Armageddon”, ossia un giudizio finale, proprio intorno alla cittadina siriana di Dabiq. Così importante che il magazine della propaganda del Califfato ne ha preso ufficialmente il nome, dopo che gli uomini di Al Baghdadi hanno conquistato questo sito.

 

Un simbolo per gli islamisti

Secondo la profezia, dunque, Dabiq è il luogo prescelto per il ritorno del Mahdi (il Messia). In questo luogo Gesù – sì, proprio Gesù Cristo, poiché il figlio di Maria è riconosciuto come profeta anche dall’Islam – scenderà nuovamente sulla terra e porterà la vittoria su coloro che si oppongono alla Sharia, cioè i “Romani”, intesi qui come occidentali, crociati, infedeli.

 

L’importanza di questa profezia per lo Stato Islamico è divenuta evidente per la prima volta quando il boia del Califfato divenuto famoso col nome di Jihadi John, rivelatosi poi un foreign fighter britannico, in uno dei numerosi video della loro truculenta propaganda annunciava entusiasta l’avvenuta decapitazione dell’americano Peter Kassig, nel novembre del 2014. “Eccoci, bruciando il primo crociato americano a Dabiq, in trepidante attesa che arrivi il resto dei vostri eserciti” aveva detto.

 

Dabiq(La copertina del magazine Dabiq che annuncia la battaglia finale contro i crociati)

 

Abu Musab al-Zaraqawi, ispiratore del futuro Stato Islamico e già leader Al-Qaeda in Iraq (è stato ucciso da un attacco aereo americano il 7 giugno 2006), era solito citare queste parole: “La scintilla è stata accesa qui in Iraq, e il suo calore continuerà a intensificarsi fino a che non brucerà completamente gli eserciti crociati a Dabiq”. Lo disse al tempo dell’invasione americana, mentre si adoperava per costituire la resistenza islamista che anni dopo avrebbe partorito proprio i dirigenti dell’attuale Stato Islamico.

 

Conquista e perdita di Dabiq

Nell’agosto del 2014 il Califfato è in piena fase di espansione ed entra anche a Dabiq, dove distrugge il santuario di Sulayman ibn Abd al-Malik, un Califfo Omayyade che regnò nel 700 d.C., corroborando così la profezia contenuta nello Hadith e dando ulteriore lustro alla propria campagna militare. Questo nonostante Dabiq non abbia alcuna particolare rilevanza militare, essendo poco più che un villaggio nel nord-est della Siria, a soli dieci chilometri dal confine con la Turchia e a poche decine di distanza da Aleppo.

 

Tanto è vero che il 16 ottobre 2016 un gruppo di turcomanni siriani appoggiati dalla Turchia ha riconquistato Dabiq quasi senza colpo ferire: un comandante dell’opposizione siriana ha definito infatti minima” la resistenza opposta dagli uomini di Al Baghdadi. Contrariamente al solito modus operandi (spesso è stato chiesto loro di difendere fino all’ultimo uomo le proprie roccaforti), dunque, i miliziani si sono ritirati spontaneamente.

 

Dabiq_ISIS(Dabiq, 17 ottobre 2016: ribelli siriani alle porte dell’ex roccaforte jihadista)

 

Il dato, vista l’importanza simbolica del luogo, è solo all’apparenza inatteso. Invece, questa scelta è ben comprensibile se si pensa all’attuale strategia dello Stato Islamico, che nel perdere terreno è costretto a farsi pragmatico, a serrare i ranghi e a salvare i propri uomini per non dover subire ulteriori cocenti sconfitte. Secondo le fonti sul campo, i miliziani di stanza a Dabiq si stanno ora dirigendo più a sud, ad Al Bab, anch’essa non lontana da Aleppo ma decisamente più importante per la strategia di guerra califfale, poiché la città – in mano allo Stato Islamico – si trova in una posizione strategica e conduce sia verso Aleppo sia verso Raqqa, l’ultima vera roccaforte rimasta al Califfato da quando Mosul è cinta d’assedio.

 

Il cerchio si stringe intorno al Califfo

Ankara, che da mesi ha rotto gli indugi ed è penetrata tanto in Siria quanto in Iraq, ha dichiarato per mezzo del ministro degli Esteri, Mevlut Cavusoglu, che “Il prossimo obiettivo è naturalmente Al Bab” e ha confermato che ormai Dabiq è “completamente sotto controllo”. Chi plaude alle ripetute sconfitte dello Stato Islamico non deve però rallegrarsi circa il futuro della guerra siriana poiché, dove si elimina un esercito o una milizia, ecco che ne riappare subito un altro. Sostituendo una forza occupante con un’altra, come i turcomanni al posto dell’ISIS, non farà della Siria un luogo più sicuro né il fatto ci avvicina alla fine delle ostilità.

 

Al Baghdadi(Il Califfo Abu Bakr Al Baghdadi)

 

Se si vuol credere ancora alle profezie, un altro Hadith afferma che l’Armageddon cui fa riferimento la profezia di Dabiq non si avrà prima che sia giunto il dodicesimo Califfo. Il che, se vogliamo contare anche Abu Bakr Al Baghdadi, ci pone in un momento storico di passaggio che è più o meno a cavallo tra il Settimo e l’Ottavo Califfo.

 

Quanti Califfi ancora dovranno emergere dal Medio Oriente non è dato sapere ma è probabile che, morto Al Baghdadi e sconfitto il suo Stato Islamico, se non saranno spente le fiamme della guerra riemergeranno nuove e più gravi minacce alla pace, secondo uno schema non dissimile da quello già proposto dall’ISIS nel 2014. Ed ecco che già il leader di Jabhat Fateh Al Sham (ex Fronte Al Nusra), Abu Mohammed Al Julani, non sembra lontano dal volersi candidare a prossimo “Califfo di tutti i musulmani”.

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Fonte: http://www.lookoutnews.it/siria-dabiq-isis/

I grandi investitori internazionali pronti a scattare il 5 dicembre

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Bisogna riconoscere che Renzi ha una fame smodata di investimenti stranieri. Non ha ancora finito di contabilizzare le decine di miliardi di... [...]

Autore: quartopensiero | Categoria: Politica | Voti: 1 - Commenti: 0


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Matteo Renzi verso Bruxelles passando per Washington: "L'Ue pensi ai migranti e non allo zero virgola"

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Andare a Bruxelles passando per Washington è un giro lungo che finora Matteo Renzi non aveva mai fatto. Il fatto che - per una coincidenza di eventi e opportunità - lo faccia questa settimana, la dice lunga sulla portata della sfida: è quella definitiva per il premier italiano, impegnato nella battaglia referendaria, quella più importante della sua carriera politica. Sarà da Barack Obama alla cena [...]

Autore: votAntonio | Categoria: Politica | Voti: 3 - Commenti: 0


Fonte: http://www.blog-news.it/metapost/matteo-renzi-verso-bruxelles-passando-per-washington-pensi-migranti-non-allo-zero-virgola

QUBIT GENERATION: LA RIVOLUZIONE QUANTISTICA NEI COMPUTER DI DOMANI

Sarà Catalina Curceanu, prima ricercatrice dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e membro della Foundational Question Institute (FQXi), a parlare di un tema importantissimo per la fisica (e non solo) del XXI secolo. E tutto in occasione  del Festival della Scienza di Genova, in una conferenza che si terrà al Palazzo Ducale, Sala del Maggior Consiglio Piazza Matteotti, 9 il 1 novembre, alle 18:30.

La prima ricercatrice INFN Catalina Curceanu 

La Meccanica Quantistica (MQ) si ritrova in tutto ciò che ci circonda, anche dentro noi stessi: dalla spiegazione della struttura atomica, fino alla chimica e alla biologia. Questa grandiosa teoria fisica, nata agli inizi del Novecento, è persino alla base di tecnologie moderne quali il telefonino o il computer. Saremmo dunque tentati di pensare che la Meccanica Quantistica non abbia più segreti. Non è così! Nonostante il suo enorme successo, la fisica dei quanti è al centro di un vivace dibattito sulla sua interpretazione e sui suoi possibili limiti. Il famosogatto di Schrödinger ne è una prova concreta. Oltre ad impegnarsi a fondo per trovare una soluzione a questo paradosso, gli scienziati pensano di sfruttare proprio le bizzarre proprietà quantistiche per spalancare le porte a nuove tecnologie, molto diverse da quelle attuali. Tra queste, il computer quantistico è in prima fila! La sinfonia dei quanti, che sfrutta la sovrapposizione di stati e l’entanglement, potrebbe, dunque, regalarci il potentissimo computer quantistico, conducendoci dalla bit-generation alla qubit-generation. Una vera e propria rivoluzione quantistica!

Catalina Curceanu è prima ricercatrice dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e membro della Foundational Question Institute (FQXi). Dirige un gruppo di ricercatori che svolge esperimenti all’acceleratore DAFNE dei LNF-INFN e nei laboratori sotterranei del Gran Sasso. Vincitrice di premi e riconoscimenti internazionali, quali il 2016 award Women in Physics Lecturer dell’Australian Institute of Physics, è autrice di più di 250 pubblicazioni scientifiche e del libro Dai buchi neri all’adroterapia. Un viaggio nella Fisica Moderna (Springer). Oltre al lavoro di ricerca, svolge un’intensa attività di divulgazione scientifica.

Ingresso: Biglietti Festival
Prenotazione: consigliata

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Fonte: http://www.gravita-zero.org/2016/10/qubit-generation-la-rivoluzione.html

La matematica è donna?

APPROFONDIMENTO – La scarsa presenza di donne nelle materie STEM (cioè scienze, tecnologia, ingegneria e matematica) rappresenta da sempre una maglia nera per l’accademia. Una situazione che spesso si cerca di riequilibrare con politiche che funzionano molto più sul piano teorico che su quello pratico. Uno dei punti focali individuati nel rapporto Unesco “Unesco science report- Towards 2030” è la necessità di intervenire in ogni fase della vita delle donne che operano nel settore scientifico: molte donne tendono infatti ad abbandonare gli studi e la carriera accademica, secondo una modalità che ricorda un rubinetto che perde acqua. La precarietà e la difficoltà di conciliare la vita accademica con scelte di tipo familiare pone spesso le donne davanti a un bivio: questo “rubinetto virtuale” finisce per perdere –  poco a poco – ricercatrici e studiose che abbandonano l’ambito universitario. Per poterci focalizzare su una disciplina in particolare, coglierne meccanismi specifici e realizzare un confronto internazionale, in quest’articolo abbiamo deciso di realizzare un focus sulla presenza delle donne nella matematica. Il contesto europeo Già da una prima occhiata, i grafici elaborati dall’associazione European Women in Mathematics ci aiutano a comprendere che la situazione tra Nord e Sud Europa è profondamente diversa. Paesi [...]


Fonte: https://oggiscienza.it/2016/10/13/matematica-donna-ricerca-accademia/

Obama dichiara cyber war alla Russia

di Alfredo Mantici

 

Per tradizione il presidente degli Stati Uniti nell’ultimo anno del suo mandato viene definito – senza intenti dispregiativi – una Lame Duck”, un’“anatra zoppa”, in quanto la sua capacità di intervento sulle principali questioni di politica interna ed estera viene ritenuta limitata a causa dell’imminenza fisiologica dell’abbandono del potere.

 

Barack Obama, a poche settimane dalla scadenza del suo mandato, sembra intenzionato a smentire questa tradizione, mostrando un attivismo di tutto rispetto non soltanto in politica estera – il suo segretario di stato John Kerry è impegnato in serrati colloqui con la sua controparte russa sulla questione siriana – ma anche in politica interna e, in particolare, a sostegno della campagna presidenziale della sua collega di partito Hillary Clinton.

 

Non soltanto il presidente e sua moglie Michelle non si risparmiano quando si tratta di intervenire pubblicamente a favore di Hillary, ma il capo della Casa Bianca minaccia addirittura di dichiarare cyber guerra alla Russia, colpevole di essere all’origine delle imbarazzanti rivelazioni pubblicate da Wikileaks, il sito di Julian Assange famoso per aver violato i sistemi informatici di molti governi, che il 12 ottobre scorso ha messo in rete migliaia di mail intercorse tra la candidata democratica e il capo della sua campagna elettorale, John Podestà. Si tratta di una corrispondenza indubbiamente scomoda perché rivela, tra l’altro, che Hillary Clinton ritiene che l’Arabia Saudita – che finanzia generosamente la sua campagna – e il Qatar siano responsabili del sostegno economico ai jihadisti dell’ISIS.

 

La reazione dell’Amministrazione Obama a queste rivelazioni è stata furiosa e molto più vivace di quella dei diretti interessati. Fonti della Casa Bianca, pur senza fornire alcuna prova, hanno immediatamente dichiarato che il presidente è convinto che dietro Assange – da anni rifugiato nell’ambasciata dell’Ecuador a Londra per sfuggire a una richiesta di estradizione svedese e americana – ci siano i servizi segreti russi e che gli hacker che hanno penetrato i sistemi informatici del Comitato Nazionale Democratico abbiano agito per ordine del Cremlino, intenzionato a intervenire direttamente nella campagna elettorale americana.

 

Julian Assange(Il fondatore di Wikileaks Julian Assange)

La dichiarazione di guerra 2.0 di Obama

Per rispondere per le rime a questa asserita ingerenza russa negli affari interni americani, Obama avrebbe ordinato alla CIA di predisporre i piani per una intrusione informatica di “rappresaglia” nelle comunicazioni istituzionali di Mosca allo scopo di trovare spunti informativi in grado di “mettere in imbarazzo” Vladimir Putin e il suo governo. La notizia di questa “dichiarazione di guerra 2.0” è stata data il 14 ottobre dalla rete televisiva americana NBC che, citando anonimi funzionari dell’Agenzia di spionaggio statunitense, ha parlato di una covert operation decisa dalla Casa Bianca per contrastare le “nauseanti tattiche” del presidente russo.

 

Le stesse fonti hanno sottolineato che sulla questione non ci sarebbe consenso unanime ai vertici dell’Amministrazione Obama. Infatti, uno degli anonimi funzionari della CIA interpellati dalla NBC ha sostenuto che “mettere in imbarazzo Putin potrebbe essere difficile perché non c’è nulla che gli Stati Uniti possano fare senza provocare una inadeguata risposta russa. Per esempio se pubblichiamo i conti bancari di Vladimir Putin, che facciamo quando i russi rispondono rendendo pubblici i movimenti bancari del conto di Barack Obama?”.

 

Di fronte allo scoop della NBC, l’entourage del presidente americano non ha potuto che confermare le informazioni fatte filtrare dagli anonimi funzionari della CIA. Il vice presidente Joe Biden, intervistato il 14 ottobre nell’ambito del seguitissimo programma televisivo Meet the press ha dovuto ammettere la fondatezza delle rivelazioni sulla pianificazione di un attacco informatico ai danni del Cremlino, sostenendo che “stiamo mandando un messaggio a Putin, un messaggio che arriverà quando noi lo decideremo e nelle circostanze che garantiranno un suo forte impatto”.

 

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La reazione della Russia

Le reazioni russe alle nuove minacce della Casa Bianca sono state molto nette. Da un lato il portavoce del Cremlino, Dimitry Peskov, ha definito le accuse americane “un non senso”, aggiungendo che “ogni giorno migliaia di hacker tentano di penetrare i siti istituzionali della Russia, senza che per questo Mosca punti il dito contro gli Stati Uniti […] le minacce contro Mosca e contro il governo russo sono senza precedenti anche perché sono state confermate dal vice presidente degli Stati Uniti”.

 

Dall’altro lato, l’ambasciatore russo alle Nazioni Unite, Vitaly Churchin, si è detto preoccupato perché “la situazione (dei rapporti tra USA e Russia, ndr) è veramente cattiva, probabilmente la peggiore dal 1973 (ai tempi della guerra del Kippur, ndr)”.

 

Insomma, la situazione appare decisamente seria e merita almeno due considerazioni ambedue negative. La prima riguarda Obama, il quale decide di alzare il livello della tensione nelle relazioni internazionali non per seri motivi di difesa della stabilità globale, ma per sostenere la campagna elettorale del candidato del suo partito. La seconda si riferisce alla manifesta incapacità della sua Amministrazione di pianificare un’operazione clandestina della CIA senza che nel giro di ventiquattr’ore solerti “fonti anonime” non ne rivelino tutti i dettagli alla stampa. Quello della cyber guerra è pertanto probabile che passerà alla storia come l’ennesimo flop di un’Amministrazione che negli affari internazionali, negli ultimi otto anni, non ha certo brillato.

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Fonte: http://www.lookoutnews.it/usa-russia-cyber-war-cia/

Warley Museum: il museo più piccolo del mondo è dentro una cabina telefonica

Un villaggio dello Yorkshire ha creato quello che potrebbe essere il museo più piccolo al mondo trasformando una cabina telefonica in disuso: il risultato ha lasciato tutti senza parole. [...]

Autore: mynews24 | Categoria: Altro | Voti: 1 - Commenti: 0


Fonte: http://www.blog-news.it/metapost/warley-museum-museo-piccolo-del-mondo-dentro-una-cabina-telefonica

Cosa ha detto Matteo Renzi sulla legge di stabilità

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Sabato 15 ottobre il presidente del Consiglio Matteo Renzi e il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan hanno presentato la legge di stabilità per il 2017, il più importante documento finanziario prodotto dal governo nel corso dell’anno. Gli interventi principali sono quelli sulle pensioni, che costeranno 7 miliardi nel prossimo triennio. Gli interventi includono la 14esima per le pensioni più ba [...]

Autore: maradesnuda | Categoria: Politica | Voti: 3 - Commenti: 0


Fonte: http://www.blog-news.it/metapost/cosa-detto-matteo-renzi-sulla-legge-stabilit