APPROFONDIMENTO – Lo scorso 5 ottobre, a Johannesburg in Sudafrica, si è conclusa una importante conferenza internazionale, la COP 17 della Convenzione sul commercio internazionale delle specie minacciate di estinzione, comunemente nota come CITES. Firmata nel 1976 a Washington, la CITES regolamenta lo sfruttamento commerciale di flora e fauna, con lo scopo di proteggere le specie più minacciate dall’estinzione. Il trattato CITES è uno dei principali e più antichi trattati internazionali che riguardano la biodiversità. È stato ratificato da quasi tutti i Paesi del mondo (182 stati più l’Unione Europea). La sua formulazione fu portata avanti da parte dello stesso organismo internazionale che redige la Lista Rossa delle specie minacciate, l’Unione Internazionale per la Conservazione della natura (IUCN), composta principalmente da scienziati, dopo che le Nazioni Unite tennero nel 1972 una grande conferenza chiamata Conferenza delle Nazioni Unite sull’Ambiente Umano, da cui, oltre a CITES, scaturì anche l’idea della lista dei luoghi patrimonio dell’umanità dell’UNESCO. La mappa illustra i Paesi con più biodiversità, secondo i dati della Banca Mondiale. La biodiversità è calcolata sul GEF, un indice (0 il minimo, 100 il massimo) che combina il numero delle specie presenti in un Paese, il loro grado di minaccia e la [...]
Fonte:
https://oggiscienza.it/2016/10/18/commercio-animali-piante-rischio-estinzione/
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