domenica 22 gennaio 2017

Il lino delle fate e le sue sorelle

Le stipe sono specie ben diffuse su tutto il territorio italiano, anche se spesso rischiano di passare inosservate, data l’assenza di colori appariscenti. Appartengono alla famiglia delle Poaceae, più comunemente, ma impropriamente, dette Graminaceae. Le stipe sono piante erbacee decisamente alte (fino a 80 centimetri), con una durata di vita biennale o perenne, dato che portano le loro gemme al livello del suolo, riuscendo a sopravvivere alle stagioni invernali grazie alla protezione loro offerta dalla lettiera o dalla neve.
Hanno un portamento cespitoso, vale a dire che presentano ciuffi fitti di foglie che si dipartono direttamente dal suolo. I nomi volgari (lino delle fate piumoso, piumette, piumini, pennacchini, stuzzichella, sternutella) si riferiscono al ciuffo di “peli” biancastro e piumoso che sormonta le infiorescenze a pannocchia che portano i fiori e quindi i frutti (lemmi). Questi “piumini” in realtà sono costituiti dai prolungamenti dei frutti, le reste, che sono lunghe, flessuose e ricurve.

Dove e quando

Il genere Stipa è diffuso nelle zone tropicali e temperate di tutto il mondo, diffusione favorita dai lemmi che facilitano la dispersione dei semi. Nella sistematica attuale Stipa pennata costituisce un gruppo polimorfo di numerose specie che si distinguono fra loro per caratteri di scarsa evidenza, come la pelosità più o meno pronunciata di diverse parti della pianta. Per questo motivo, fino a pochi decenni fa, le diverse specie non venivano distinte. Tra le stipe italiane del gruppo della Stipa pennata si trovano alcuni endemismi, legati a un territorio molto ristretto o a un habitat particolare, che spesso sono più rare rispetto alla specie più comune che dà il nome all’intero gruppo. In generale, sono piante che vivono su terreni calcarei, preferibilmente rupestri, in prati e pascoli collinari e montani, sassosi e aridi.
Qui, infatti, la competizione con altre specie è molto ridotta, tanto che in molti terreni abbandonati le stipe ormai predominano, come avviene nel Gargano. Non mancano, però, esempi di stipe particolari che prediligono terreni serpentinosi (S. etrusca, endemica di Toscana, Alto Lazio ed Emilia) o gessosi (S. austroitalica subsp. frentana, endemica della zona tra Abruzzo e Molise).

di Donatella Cabrini

Tratto da La Rivista della Natura 1/2008

© RIPRODUZIONE RISERVATA
La riproduzione è consentita esclusivamente con la seguente citazione: Fonte rivistanatura.com

L'articolo Il lino delle fate e le sue sorelle sembra essere il primo su .



Fonte: http://www.rivistanatura.com/il-lino-delle-fate-e-le-sue-sorelle/

Nessun commento:

Posta un commento