La Francia si trova costretta a intraprendere l’abbattimento in massa di una grande quantità di anatre (circa un milione), per fermare l’espandersi dell’epidemia da virus H5N8, altamente patogeno. Per scongiurare il dilagare dell’influenza aviaria tra i volatili allevati per la produzione di foie gras, già nello scorso dicembre in Francia erano state abbattute numerose anatre d’allevamento, con un duro colpo alla produzione industriale di foie gras destinato alle Feste natalizie. Il governo cerca ora in questo modo di contenere l’epidemia ed evitare che si trasmetta in tutta Europa attraverso gli uccelli selvatici.
Una pratica barbara
La nuova epidemia accende i riflettori sia sulle storture degli allevamenti intensivi in genere, sia sul particolare tipo di allevamento per la produzione di foie gras, nel quale le anatre vengono nutrite a forza in modo innaturale, con un tubo infilato direttamente nello stomaco, per provocare negli uccelli il cosiddetto “fegato grasso”: pratica vietata in Italia e condannata dall’UE.
Nuovi focolai di aviaria da ottobre in Europa
Secondo il Governo francese, dallo scorso ottobre sono stati individuati focolai in 13 Paesi dell’Europa: Austria, Croazia, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Olanda, Polonia, Romania, Serbia, Svezia, Svizzera e Ungheria.
In Francia la maggior parte dei contagi sono avvenuti in allevamenti del Sudovest del Paese, ma sono stati registrati anche casi tra le anatre selvatiche nel Nord.
Nelle ultime settimane in Germania il virus H5N8 è stato trovato in circa 500 esemplari di uccelli selvatici e circa 7.000 tacchini sono stati abbattuti dopo che un caso di contagio da influenza aviaria è stato scoperto in una fattoria della Bassa Sassonia.
In Italia, invece, per ora non è stato segnalato nessun caso, come confermato dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie (IZS Venezie).
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