lunedì 24 ottobre 2016

La delegazione italiana in Crimea: le critiche dell’ambasciatore ucraino

Le seguenti affermazioni sono frutto della sola opinione dell’ambasciatore ucraino in Italia, Yevhen Perelygin, e non anche di Lookout News, che le pubblica esclusivamente per dovere di cronaca.

 

di Yevhen Perelygin, Ambasciatore di Ucraina in Italia

Abbiamo seguito con profonda amarezza la visita di una delegazione di consiglieri regionali italiani (esponenti della Lega Nord, membri dei consigli regionali di Veneto, Toscana, Lombardia, Liguria ed Emilia Romagna, ndr) nel territorio della Crimea occupata dalla Federazione Russa, che ha avuto luogo negli ultimi giorni nonostante numerosi avvertimenti da parte dei governi di Ucraina e Italia. In sintonia con la politica europea, l’Ambasciata di Ucraina in Italia ha più volte indicato ai consiglieri regionali italiani come questa missione in Crimea non aderiva né alle normative internazionali né a quelle in vigore in Ucraina, né tantomeno ai princìpi morali e ai valori comuni europei.

 

Tuttavia, la delegazione italiana ha preferito schierarsi apertamente con i responsabili dell’abbattimento del jet della Malaysia Airlines, oltre che della morte di decine di migliaia di ucraini. È noto all’Ambasciata che le cosiddette “autorità” della Crimea hanno preparato per gli ospiti italiani una sorpresa, forse anche gradita ad alcuni di loro, avendo arrestato il 12 ottobre, alla vigilia dell’arrivo della delegazione italiana, altri cinque tatari di Crimea con l’accusa di una presunta loro slealtà verso il regime russo occupante, aggiungendoli alle schiere dei perseguitati tatari e ucraini nelle carceri russe.

 

Crimea_mappa

 

Desta veramente stupore che questa visita abbia avuto luogo proprio nelle stesse giornate in cui i rappresentanti di tutti i parlamenti europei nell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa hanno adottato due risoluzioni sulle conseguenze dell’aggressione russa in Ucraina e delle violazioni dei diritti umani in Crimea, invitando Mosca ad “annullare l’annessione illegittima della Crimea e a ritirare le sue truppe dal territorio ucraino”. Inoltre, mentre i consiglieri italiani stringevano le mani alle “autorità” russe, in quei giorni si intensificavano i già pesanti bombardamenti russi ad Aleppo che hanno provocato la morte di centinaia di civili, inclusi tantissimi bambini.

 

La storia metterà certamente ogni cosa al suo posto. Probabilmente, si possono ignorare gli avvertimenti da parte dell’Ucraina, nonché sfidare la posizione dell’UE e del governo italiano in merito. Tuttavia, in generale,si potrebbe chiedere a questi consiglieri regionali italiani: “Come vi sentite a dormire nei luoghi dove prosegue il martirio quotidiano del popolo dei tatari di Crimea, con centinaia di prigionieri politici e migliaia di persone deportate come elementi indesiderabili?”. E ancora: “Come potete respirare la stessa aria dell’aggressore, e spiegare, ai vostri figli, le ciniche fotografie scattate presso il monumento all’invasore russo?”. Si potrebbe chiedere a queste persone persino che gusto hanno i vini di Crimea, rubati all’Ucraina, che per lunghi decenni ha sviluppato con considerevoli investimenti nell’industria vinicola di questa regione.

 

Crimea_Russia

 

Nonostante sia un atto grave e di grande provocazione, l’atteggiamento amichevole del governo e del popolo italiano nei confronti dell’Ucraina mi ispira fiducia. La speranza è quella di chiudere questa pagina vergognosa, che certamente non influirà sui successi conseguiti da una politica di scambio attenta e responsabile tra Italia e Ucraina. Successi che hanno arricchito le due nazioni amiche sul fronte degli scambi culturali, commerciali e umani, da sempre uniti da amicizia e valori condivisi.

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Fonte: http://www.lookoutnews.it/ucraina-crimea-lega-nord-ambasciatore-yevhen-perelygin/

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