domenica 12 febbraio 2017

Elogio del dilettante: anche la scienza lo insegna

Di tutte le parole che nell’uso corrente assumono una connotazione errata, dilettante è forse quella più oltraggiata. «È un dilettante!» afferma con disprezzo il borioso esperto. «Il suo è un atteggiamento dilettantesco» commenta il professionista impaludato nelle sue certezze.

Ma chi è davvero il dilettante? Semplicemente colui che si occupa di una scienza, di un’arte o di qualsiasi altro argomento per puro amore, per la passione e la gioia che ne riceve. Per diletto, appunto. Solo per questo si distingue dagli altri, cioè da coloro che si dedicano agli stessi studi e agli stessi interessi per il proprio guadagno, poiché costoro si dilettano del denaro che con tali impegni si procurano.

La maggior arte di noi ha rispetto per gli “specialisti” e sfiducia verso i dilettanti. Convinti che nessuno possa prendere qualcosa sul serio senza lo sprone della necessità e del bisogno.

E se fosse vero il contrario? La storia dell’umanità è ricca di esempi. Del resto per il professionista la ricerca è solo un mezzo, mentre per il dilettante è lo scopo. Solo chi si occupa di qualcosa con amore e passione può andare oltre, valicare il già conosciuto. Spesso proprio dai dilettanti sono nati le grandi imprese.

Nel campo della ricerca scientifica uno straordinario numero di scoperte è stato compiuto da outsider e autodidatti che accesi da un’idea hanno saputo abbattere le barriere innalzate dalla cultura e la tradizione accademica.

Heinrich Schliemann, un commerciante arricchito, scoprì Troia e la civiltà micenea solo grazie al suo entusiasmo e all’ingenua fiducia nella veridicità dei poemi omerici. Fu avversato in ogni modo dalla critica ufficiale contemporanea e successivamente alcune delle sue prime interpretazioni si sono rivelate sbagliate, ma il suo lavoro ebbe il merito di aprire un capitolo inesplorato della protostoria del Mediterraneo e quindi del mondo intero.

Anche Cristoforo Colombo quando scoprì l’America credette di avere incontrato l’India. Forse che questo sminuisce la sua scoperta? Si potrebbe continuare per giorni e giorni con simili esempi. Benjamin Franklin, senza frequentare ginnasi e università, divenne oltre che un illustre politico anche un notevole scienziato. Galvani, lo scopritore dell’elettricità, in realtà era un medico. Faraday, uno dei maggiori scienziati di ogni tempo, cominciò come rilegatore di libri. Samuel Morse, che costruì il primo telegrafo, era un pittore.

La diffidenza verso i dilettanti e i profani è la diffidenza dell’uomo medio verso il genio. L’uomo che procede sulla strada battuta disprezza chi si avventura lungo un cammino impervio, dove non si vedono solide basi a cui appoggiarsi.

Quando il cammino intrapreso si espone sui sentieri della spiritualità, la diffidenza e la protervia dei detentori della conoscenza si fanno ancora più feroci. Francesco d’Assisi non prese mai i voti sacerdotali. La ricchezza del suo carisma è tipica del dilettante. Come la sua grande libertà mentale. Ma la rivoluzione amatoriale di Francesco è stata cannibalizzata dai professionisti. Non potendo contrastare la sua azione dirompente, la Chiesa di Roma l’ha spenta gradualmente con lo stesso contributo dei francescani. Quando frate Elia, ministro generale dell’Ordine dal 1232 al 1239, fece erigere la doppia grande basilica di Assisi, consumò il primo grande tradimento dello spirito francescano. Quell’edificio solenne e imponente non rispetta Francesco povero e umile.

Della Porziuncola, simbolo totalizzante dell’esperienza francescana, rimane solo la minuscola chiesetta sperduta all’interno della gigantesca Santa Maria degli Angeli, che la sovrasta, la inghiotte e la umilia. Quando i professionisti prendono il sopravvento sui dilettanti può succedere anche questo.

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA
La riproduzione è consentita esclusivamente con la seguente citazione: Fonte rivistanatura.com

L'articolo Elogio del dilettante: anche la scienza lo insegna sembra essere il primo su .

Acquista Online su SorgenteNatura.it


Fonte: http://www.rivistanatura.com/elogio-del-dilettante/

Nessun commento:

Posta un commento