Dei danni causati dalle specie aliene abbiamo tante volte parlato sulle pagine di questo quotidiano. Ora, però, una ricerca condotta dall’Università tedesca TU Darmstadt, e pubblicata sulla rivista scientifica Nature, ha approfondito la questione, prendendo in esame l’influenza delle specie alloctone sugli insetti impollinatori.
Lo studio è stato fatto a Mahé, l’isola più grande dell’arcipelago delle Seychelles. Gli scienziati hanno condotto le ricerche sulla sommità della montagna dell’isola, dividendo l’area in due zone: la prima è state epurata dalla flora aliena, mentre l’ecosistema della seconda area è rimasto immutato.
Nel giro di appena otto mesi, l’efficienza degli insetti impollinatori nell’area ripulita è sensibilmente aumentata.
Ma non solo: a tornare a ripopolare l’area sono stati anche uccelli, rettili e farfalle esclusivi di questi luoghi.
Secondo i ricercatori, si tratta di una prova che dà speranza ai processi di conservazione ambientale. «Questo esperimento mostra che, almeno in parte, il degrado di un determinato ecosistema è un processo reversibile», ha detto alla Bbc l’autore dello studio Christopher Kaiser-Bunbury.
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