Le origini di questa razza sono oscure e difficili da decifrare, in quanto spesso legate a credenze popolari e leggende.
Dato certo è la sua antichità, alcuni studi effettuati al carbonio 14 identificano alcuni antenati di questa razza a ben 14.000 anni fa!
Nato come cane da caccia, l’ Akita divenne in breve tempo un simbolo di pura nobiltà e veniva tenuto in grande considerazione. Nelle famiglie nobili esistevano vere e proprie disposizioni in merito al trattamento riservato al cane (venivano inclusi anche guinzagli e collari d’oro), venne addirittura creato un vocabolario specifico per rivolgersi al cane o per parlare di lui!
Nonostante il grande fulgore, questa razza rischiò per ben due volte la completa estinzione, la prima per una epidemia di rabbia nei primi del ‘900. La seconda volta fu a causa della seconda guerra mondiale e dell’importazione in Giappone del Pastore Tedesco.
Ad aiutare il declino di questa razza furono sicuramente i continui incroci con altre razze per ottenere maggiori prestazioni in combattimento.
Proprio da questi incroci nacque un altro tipo di Akita, questa razza mostrava evidenti tracce di sangue molossoide, ed è stata selezionata in America producendo il cosiddetto “Akita americano”.
Grazie al lavoro sapiente di alcuni appassionati e studiosi, l’ Akita giapponese è stato all’oggi riportato al suo originale splendore, tanto da essere riconosciuto come “Monumento naturale nazionale del Giappone”.
Aspetto
Nel complesso questa cane da un’idea di profonda nobiltà.
L’aspetto è tipico dello Spitz, con forte costituzione e ossatura robusta. Gli arti sono forti e ben sviluppati.
La testa è ampia con stop marcato, il muso si assottiglia dalla base alla punta.
Il tartufo è largo e nero. Le orecchie sono triangolari, arrotondate in punta e inclinate in avanti.
Gli occhi sono piccoli, anch’essi di forma triangolare.
La coda è grossa e ben dotata di pelo, attaccata alta e portata arrotolata sul dorso.
Il pelo e corto e folto, i colori ammessi sono: fulvo, sesamo, tigrato e bianco. Tutti i colori devono presentare l’urajiro, ovvero del pelo bianco ai lati del muso, sotto la mascella, sulla gola, sul petto, sul ventre, sul lato inferiore della coda e nella parte interna degli arti.
La taglia misurata al garrese si aggira attorno ai 67cm per i maschi e 61cm per le femmine.
Caratteristiche e attitudini dell’ Akita
La fama dell’ Akita di “cane nobile” è tale per un motivo: questa razza infatti ha una grande predisposizione nell’enfatizzare la sua regalità e nello schifare qualunque altro essere vivente lo circondi!
Infatti lo vedremo raramente sciogliersi in quelle effusioni tipiche di altri cani, piuttosto comunicherà la sua gioia in maniera molto composta e mai esagerata.
Nei confronti degli estranei sarà quasi sempre gelido e distaccato, quando un vostro parente entrerà in casa il chiaro messaggio dell’Akita sarà: “oh, è arrivata la servitù? Non li degnerò nemmeno di uno sguardo”.
Tuttavia questo carattere non deve far pensare a una freddezza d’animo, quanto piuttosto a un modo tutto particolare di esprimersi.
È un gran lavoratore, ma la sua fiducia e collaborazione si ottengono con grande pazienza e predisposizione alla comunicazione. È anche un gran cacciatore, motivo per cui va tenuto spesso sott’occhio.
Questi cani hanno una naturale tendenza alla rivalità con cani dello stesso sesso, l’onta ricevuta da altri cani (secondo il suo punto di vista “inferiori”) andrà lavata a suon di botte, motivo per cui fin da cucciolo sarà necessaria un notevole e costante lavoro di socializzazione.
Con i bambini “di casa” sa essere molto paziente e comprensivo, meno con quelli estranei.
In generale l’ Akita è un cane estremamente fedele, molto legato al proprietario, collaborativo e in grado di creare un rapporto di intesa magico, legato a silenzi e semplici sguardi carichi di affetto (salvo quelle volte in cui sbaglierete e lui distoglierà lo sguardo schifato).
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