L’ultima volta che, nella storia del Pianeta, la superficie degli oceani è stata così calda fu circa 130mila anni fa, durante l’ultimo periodo interglaciale. Allora il livello dei mari s’innalzò tra i 6 e i 9 metri rispetto a quello attuale.
Queste informazioni si ricavano dagli studi del paleontologo Jeremy Hoffman, del Museo delle Scienze della Virginia (Usa), che ha analizzato gli antichi strati di roccia e di ghiaccio dell’ultimo periodo interglaciale della Terra (tra 129.000 e i 116.000 anni fa).
«Questo periodo della storia della Terra è molto interessante – afferma Hoffman – perché le sue temperature erano analoghe a quelle attuali, ma la massa di CO2 nell’atmosfera era ai livelli dell’era preindustriale moderna».
L’incertezza dei dati
I ricercatori spesso partono dal presupposto che il riscaldamento globale avvenga in modo uniforme su tutto il Pianeta. «In realtà non avviene così» spiega Hoffman.
«Anche se il Pianeta si sta globalmente riscaldando, in alcuni punti le temperature sono in effetti diminuite. Quindi, se i ricercatori stimano la temperatura media del Pianeta in un’epoca remota attraverso alcune rilevazioni e carotaggi puntuali, quel dato è valido per un’area circoscritta e non può dirci molto sulla reale situazione climatica dell’epoca».
Consapevoli di questo, i ricercatori stanno mettendo a punto tecniche di estrapolazione dei dati sempre più sofisticate e raccogliendo dati dai luoghi più disparati (dal profondo degli oceani ai ghiacci dell’Antartide) per costruire dei modelli di studio del clima più attendibili.
Con la loro ricerca, Hoffman e i suoi colleghi hanno calcolato che, all’inizio dell’ultimo periodo interglaciale, le temperature del Pianeta erano analoghe a quelle rilevate negli anni 1870-1889, ma che nei successivi 4.000 anni la temperatura media è lentamente salita ai livelli del periodo 1995-2014. Una crescita allora diluita in 4.000 anni, ma che ora è avvenuta in soli 114! Un record mai visto in 66 milioni di anni.
È questo un ulteriore indizio che siano le attività umane e il rilascio di grandi quantitativi di CO2 nell’atmosfera ad accelerare, con l’effetto serra, il naturale corso dei cambiamenti climatici.
L’allarme oceani
Queste scoperte sollevano preoccupazioni sul futuro livello degli oceani. Dal 1901 il livello dei mari è già salito di circa 20-25 cm – secondo i dati della Environmental Protection Agency – e si prevede un rapido innalzamento di quasi 1 m per la fine del secolo. Questo significa che, negli Stati Uniti soltanto, 25 milioni di persone vivono in località minacciate dalle maree.
«Ci stiamo avvicinando a condizioni degli oceani che non si verificavano sul nostro Pianeta da più di 120mila anni» conclude Hoffman.
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Fonte: http://www.rivistanatura.com/allarme-rosso-per-gli-oceani/
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