“Ci hanno bloccato a Farindola, abbiamo aspettato un’ora e mezza e poi siamo saliti martedì. Abbiamo trascorso la notte, poi dopo le scosse ci siamo spaventati. Eravamo nella hall ad aspettare lo spazzaneve per scendere. Loro ci avevano detto di stare tranquilli e che quando sarebbe passato lo spazzaneve potevamo tornare a casa. Tornare nella camere era pericoloso, non abbiamo mai pensato che fosse una valanga, solo un forte terremoto”. Lo racconta in una conferenza stampa a Giulianova Giorgia Galassi, una delle superstiti della tragedia dell’hotel Rigopiano.
“Ho capito che posso superare i miei limiti. Voglio ringraziare tutti quelli che ci hanno aiutato, come il vigile del fuoco Francesco di Firenze che ci ha guidato in questo percorso ci ha fatto stare tranquilli. Eravamo vicini eravamo io lui e Francesca. I bambini non erano con noi erano distanti, siamo stati contenti quando ci hanno detto che erano fuori, non sentivamo la loro voce. E’ stato tutto improvviso nessuno se lo aspettava pensavo fosse terremoto. Eravamo tutti nel bar, nella sala del camino grande. Ci ho sempre creduto che qualcuno venisse a prenderci. – prosegue – Io sono dispiaciuta per le vittime, ho visto terrore nei loro occhi, poteva capitare anche a me o a Vincenzo (Forti, il suo compagno sopravvissuto, ndr). Ho conosciuto quelle persone. Io penso sempre a Francesca Bronzi, devo vederla appena possibile. Lei teneva molto a Stefano (il fidanzatino che avrebbe perso la vita, ndr)”.
Al momento dell’arrivo dei soccorritori ha esclamato: “Sono Giorgia, sono viva – prosegue – Abbiamo sentito rumori poi il nome di Mauro e abbiamo gridato di gioia”, continua. “I soccorritori ci hanno tenuto sù, ci parlavano. Ripetevano ‘siamo qui e non ce ne andremo fino a quando non vi tiriamo fuori‘”. “Vincenzo (il fidanzato che si e’ salvato con lei, ndr.) è stata la mia forza. Ha un carattere forte e trova sempre un motivo per andare avanti. Io e Vincenzo non ci siamo separati nemmeno un’ora. Lui ha aiutato anche l’altra ragazza (Francesca Bronzi, ndr). Io ero molto in pensiero per i miei genitori, la prima cosa che ho detto è stata ‘ditegli che stiamo bene’. La mia forza è stata lui, Vincenzo, ogni volta che pensavo di mollare lui mi tirava su”, ha aggiunto. “Non abbiamo mai mollato”, dice ancora Giorgia che manda un pensiero in ricordo di Stefano Feniello, deceduto nel disastro, e di vicinanza alla fidanzata, Francesca Bronzi, sopravvissuta e che era vicina a lei. Alla fine ha pianto parlando di Giulianova e dell’ affetto di chi ha sperato con la sua famiglia.
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