Il Rifugio Omio è un accogliente e bellissimo rifugio posto lungo il famoso Sentiero Roma in un anfiteatro naturale di pareti granitiche che raggiungono anche i 3000 metri di altitudine all’apice della Valle dell’Oro. Da qui si gode di una vista stupenda sulle vette più belle della zona, compreso il Monte Disgrazia.
Il Sentiero Roma, una tre giorni di cammino da Novate Mezzola fino a Chiesa in Valmalenco, è un percorso a tappe che coinvolge una rete di rifugi: da Novate Mezzola si arriva prima al rifugio Brasca, poi al rifugio Omio, seguito dal Gianetti, dall’Allievi, dallo Scotti e per finire dal rifugio Bosio in Valmalenco.
Per chi volesse raggiungerlo senza percorrere tutto questo lungo tragitto può seguire la via diretta partendo dai Bagni di Masino, nota località termale ora abbandonata. Si tratta di una camminata semplice e suggestiva di circa 2h30 con uno sviluppo di 930 metri di dislivello.
La bellezza di questo percorso risiede nel variegato alternarsi di ambienti che riempie il cuore ad ogni passaggio, appagando gli occhi per tutto ciò che hanno visto. Il sentiero si sviluppa attraverso svariati ambienti alpini incontrando boschi di faggi e abeti, quelli di betulle e pini, torrenti, sorgenti termali e cascate, valli chiuse e ariosi alpeggi. Il primo tratto che ci porta in quota è all’interno di un fitto bosco di faggi caratterizzato da pietre granitiche ricoperte da muschi al termine del quale giungiamo al Pian del Fango dove finalmente la nostra vista si apre e ci porta ad ammirare le cime della val Porcellizzo, tra cui svetta il Pizzo Badile. Da qui il sentiero riparte in salita all’interno di una bellissima pineta che ci porta dopo breve cammino all’imbocco della Valle dell’Oro, dove ci danno il benvenuto maestosi blocchi di granito.
Da qui il paesaggio cambia ancora lasciando il posto a un sentiero più aperto tra erba e sassi e piccoli ruscelli con qualche rado albero. Poco più avanti, passato un dosso erboso, si intravede il Rifugio Omio, con le sue rosse finestre, posto al centro di un anfiteatro naturale, ancora pochi passi e ci sediamo ad ammirare il paesaggio.
Da qui è possibile raggiungere il Rifugio Brasca e il Rifugio Gianetti o ridiscendere a valle per lo stesso sentiero oppure, seguendone un altro più lungo, costeggiare le pareti dell’anfiteatro appena osservato passando per la valle della Merdarola.
Cercasi nuovo gestore per il Rifugio Omio
Il rifugio Omio è stato costruito nel 1938 dalla SEM, la Società Escurionisti Milanesi, e da allora è stato gestito dalla famiglia Fiorelli, che – dopo quasi 80 anni di onorata attività in cui ha garantito l’accoglienza ad un numero incalcolabile di amanti delle alte cime – a partire da gennaio di quest’anno lascia il testimone. La SEM è in cerca di un nuovo rifugista… se qualcuno fosse interessato, la vita di montagna è li che aspetta…
Per info: segreteria@caisem.org
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