martedì 17 gennaio 2017

Le statue inquietanti del lago Natron

Nei pressi del lago Natron non è raro trovare carcasse di animali naturalmente mummificate. Lo spettacolo – tetro e affascinante allo stesso tempo – ha ispirato anche il fotografo Nick Brandt che, nel suo libro Acrossed the Ravaged Land, ha dedicato alcuni scatti proprio a questo fenomeno, riposizionando i resti degli animali nelle loro pose abituali.
«Nessuno sa per certo come gli animali muoiano, ma pare che sia il riflesso delle acque a confonderli», ha detto il fotografo britannico.

 

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Il fenomeno non è ancora del tutto chiaro. Secondo alcuni, gli animali sarebbero morti per cause naturali e – in assenza di predatori – le carcasse ancora integre sarebbero state poi ricoperte dal sale delle acque del lago, venendo per sempre cristallizzate nella posizione in cui si trovavano al momento del loro ultimo respiro.
Di certo, c’è che il pH dell’acqua del lago Natron è estremamente basico, con valori del tutto simili a quelli dell’ammoniaca. Inoltre, qui le temperature raggiungono spesso i 60 gradi Celsius.

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Il mistero dei fenicotteri

C’è però un animale che è in grado di sopravvivere alle acque del lago Natron: il fenicottero. I tre quarti della popolazione mondiale di fenicottero minore (Phoeniconaias minor) vivono proprio in questa regione del continente africano e molti di essi sono soliti nidificare proprio vicino a questo bacino. La scarsità di predatori in quell’area rappresenta, infatti, una condizione ottimale per questi uccelli, che possono deporre e covare le uova in tutta tranquillità.
Ma cosa permette ai fenicotteri di sopravvivere in un ambiente tanto ostile? I ricercatori non sono ancora del tutto concordi, ma secondo alcuni questo sarebbe reso possibile dallo strato protettivo corneo che questi volatili hanno sulle zampe e sul becco.

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Fonte: http://www.rivistanatura.com/natron-statue-inquietanti/

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