lunedì 17 ottobre 2016

Obiezione di coscienza sull’aborto: ecco perché è un’aberrazione etica

GRAVIDANZA E DINTORNI – Maria è romena, ma vive da tempo in Italia. È infermiera in un reparto di oncologia, ha 42 anni e aspetta un bambino. Ha trovato da poco “l’uomo della sua vita”, come dice lei, e nonostante l’età non più giovanissima è arrivata subito una gravidanza. Per i primi controlli, Maria si rivolge al reparto di ginecologia e ostetricia dell’ospedale in cui lavora. Nessuno le parla di diagnosi prenatale. Anzi: se lei chiede informazioni, i medici tendono a rassicurarla sul fatto che il bambino starà bene. Con l’avanzare delle settimane, però, Maria decide di non voler correre rischi e richiede un’amniocentesi, che infine rivela quello che non avrebbe mai voluto sentirsi dire: il bimbo è affetto dalla sindrome di Down. Maria e il compagno pensano, riflettono, ripensano e alla fine la donna comunica la volontà di interrompere la gravidanza alla ginecologa, che le prescrive una visita psichiatrica.  Al termine della visita, però, la psichiatra dichiara a Maria che non vede ragioni per le quali non possa portare avanti la gravidanza. Ormai disperata, lei torna dalla ginecologa che finalmente, pur dicendole di essere contraria all’aborto, le indica un altro centro al quale rivolgersi. Qui le viene spiegato che [...]


Fonte: https://oggiscienza.it/2016/10/14/obiezione-coscienza-aborto-italia-etica/

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