In media, le città in inverno presentano una temperature di 2-3 gradi centigradi superiore a quella dei boschi. Per questo motivo, tanti uccelli scelgono riparo proprio nei centri abitati, per cercare di far fronte al clima rigido e alla scarsità di cibo.
La tentazione di aiutare i piccoli volatili è sempre tanta, ma come fare per non sbagliare e non scegliere cibo pericoloso per gli uccellini? Innanzitutto è bene sapere quali specie rimangono in città: molti uccelli insettivori, come le rondini, gli usignoli e i cuculi sono costretti a partire verso il continente africano. Le specie che riescono a meglio adattarsi sono quelle che rimangono alle nostra latitudini. Tra queste ci sono il merlo, il pettirosso, la capinera e il fringuello, giusto per citarne alcuni.
Come sottolinea la Lipu, la Lega italiana protezione uccelli, i volatili in inverno hanno bisogno di cibo e di un posto sicuro e possibilmente riparato.
Il cibo adatto ad ogni specie
Ogni specie ha esigenze particolari: la cinciarella, la cinciallegra e il picchio muratore sono molto golosi di arachidi, semi di girasole, pinoli sgusciati ma anche di frutta secca tritata come noci e nocciole.
Il merlo, il pettirosso, la capinera e la passera scopaiola, invece, si nutrono di briciole dolci. Vi libera quindi a piccoli pezzettini di panettone oppure di biscotti.
Infine, la passera d’Italia, il verdone, il fringuello, e cardellino sono uccelli granivori. La scelta migliore, in questo caso, sarebbe quella di optare per una miscela di semi vari (tra cui miglio, canapa, avena, frumento), semi di girasole e mais spezzato, che si possono trovare con facilità nei negozi di alimenti per animali.
È bene ricordare che – a prescindere dalla specie – non bisogna mai dare cibo salato o piccante alle uccelli: potrebbe essere per loro tossico.
Non solo mangiatoie
In commercio si trovano tante graziose casette per gli uccelli. Se decidete di acquistarne una, meglio scegliere quelle realizzate in materiali naturali, come il legno.
Basta però davvero poco per costruirne una da da soli, anche con materiali di recupero come le vecchie cassette.
Una bottiglia vuota e tagliata può diventare, invece, una perfetta mangiatoia da appendere. In alternativa, si possono infilare le arachidi con del fil di ferro e riempire di grasso la retina degli agrumi.
La mangiatoria e le casette vanno posizionate ad almeno mezzo metro di altezza, in un posto tranquillo e non frequentato dai gatti.
È importante, infine, non riempire eccessivamente le mangiatoie. Per evitare che il cibo si deteriori meglio piccoli e frequenti rabbocchi.
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