sabato 14 gennaio 2017

Francia: la Le Pen favorita nelle elezioni presidenziali ma ostacolata dai “poteri forti”

di Luciano Lago La candidata nazionalista Marine le Pen sbaraglia totalmente nei sondaggi Francois Fillon, il candidato repubblicano della destra globalista. Secondo Paris Match, si è verificato già da questi giorni il sorpasso della Le Pen sugli altri candidati, ed in particolare rispetto al candidato neoliberista e preferito dei grandi potentati finanziari che appoggiano questo politico che contende la nomina alla Le Pen. Il terzo candidato, lo specialista bancario, Macron del partito En Marcha, si attesta solo al 17% . Nell'ultimo sondaggio la Le Pen ha ottenuto un 26,5% dei consensi contro il 24% di Fillon, risultando quindi la favorita al primo turno. Questo risutato avviene nonostante che il Fillon abbia cercato inseguire la Le Pen sui suoi stessi temi, in particolare sulla quota di ripartizione in Europa dei rifugiati, sul pericolo dell'islamizzazione e presentando una sua ricetta per garantire l'integrazione delle masse di immigrati in Francia. La Le Pen ha ottenuto il suo maggiore gradimento facendo un discorso chiaro e senza equivoci: rifiutando le politiche migratorie di Bruxelles e promettendo, in caso di sua vittoria, un referendum per uscire dall'euro e dalla Unione Europea, vista come un sistema oligarchico che risulta lontano dalle aspirazioni e dagli interessi dei popoli europei. Inoltre la Le Pen ha contestato in blocco la politica estera francese dichiarandosi a favore dell'uscita della Francia dalla NATO e dalla subordinaziobe servile della Francia agli interessi i Washington. Il politologo francese Jesus Conde ha spiegato che nel mondo è in corso una rivoluzione di carattere nazionalista dovuta in massima parte alla debolezza dei leaders occidentali. "Il nazionalismo, il protezionismo e la xenofobia sono i problemi che dovrà affrontare ora il mondo. La debolezza dei leaders occidentali, con in testa Obama ed Hollande, ha creato una situazione per cui oggi viviamo in una società più pericolosa e con maggiori minacce", segnala Conde. "Si tratta di una rivoluzione su scala mondiale, Trump da una parte, Wilders ed adesso Le Pen, si tratta di un movimento che può anche essere sano ma è un messaggio forte contro il globalismo progressista e contro la sinistra in Occidente". L'ascesa della Le Pen ha determinato una grande preoccupazione nei circoli della sinistra mondialista in tutta Europa ed a Bruxelles , visto che la Francia da sola potrebbe determinare la fine dell'Unione Europea come fino ad oggi era conosciuta. Questo spinge le centrali del potere politico e mediatico, dominate dalla sinistra globalista, ad imbastire una forte campagna di convincimento per l'opinione pubblica, diretta a manifestare i pericoli e le incognite di una svolta politica in senso nazionalista, in caso di una vittoria del Front National. Non è escluso che saranno lanciate contro la Le Pen le medesime accuse che sono state utilizzate contro Trump, di essere una quinta colonna di Putin in Francia e di lavorare a favore della Russia. Le prime avvisaglie si vedono già sui principali giornali e sulle reti televisive francesi. Sono in gioco grandi interessi che si vedrebbero minacciati nel caso di una svolta politica radicale in Francia che avrebbe immediate ripercussioni in Europa. Questo spiega il rifiuto delle banche francesi alla richiesta di finanziare la campagna politica della Le Pen, fatto questo che potrebbe spingere la Le Pen a cercare fonti di finanziamento in altri paesi. Con l'ostilità manifesta dei grandi media, delle banche e dei circoli finanziari, si intravedono i primi grossi ostacoli che si frappongono alla possibile vittoria della candidata nazionalista francese. Fonte: Paris Match


Fonte: http://www.controinformazione.info/francia-la-le-pen-favorita-nelle-elezioni-presidenziali-ma-ostacolata-dai-poteri-forti/

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